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Nov 03, 2018 3340volte

Gli atleti elite al via della maratona di New York

Shalane Flanagan Shalane Flanagan Foto di Stefano Morselli

Inevitabile cominciare da Geoffrey Kamworor (Kenya), vincitore di New York 2017 dopo un entusiasmante duello con Wilson Kipsang. Poi sono tanti i potenziali protagonisti di una gara che spesso ha visto i pronostici ribaltati: se guardiamo i personal best sui 42195 metri, Lelisa Desisa (Etiopia) si presenta col miglior tempo di accredito (2:04:45), oltre ad essere salito sul terzo gradino del podio nel 2017. Solo pochi secondi di differenza per il connazionale 22enne Shira Kitata, che ha fatto registrare un ottimo 2:04:49 alla maratona di Londra proprio nel 2018. Ci riprova Abdi Adirahman, 7° nel 2017, così come Shadrack Biwott, probabilmente il migliore degli americani al via, insieme a Alex Monroe (al debutto), e Chris Derrit. Certamente tanta curiosità attorno a quel grande atleta che risponde al nome di Bernard Lagat (USA), più volte campione mondiale sulle distanze dei 1500, 3000 e 5000 metri. Oggi, 43enne, ci cimenta nella sua prima maratona, dopo aver testato nel 2018 la mezza distanza, corsa in 1:02’. Molti altri potranno essere protagonisti il prossimo 4 novembre e chissà che qualche europeo, come Florent Caelen-Belgio e John Mellor-GBR,non possa inserirsi nelle posizioni che contano.

I favoriti della NYCM 2018


Anche al femminile si comincia proprio da Shalane Flanagan (USA), trionfatrice forse un po’ a sorpresa nella gara del 2017. Sempre in casa americana ci sono buone aspettative su Allie Kieffer, 5^ con personal best (2:29:39) nella scorsa edizione, Stephanie Bruce e Molly Huddle. 

Ma le attenzioni e i favori del pronostico sulla carta sono per Mary Keitany (Kenya), già tre volte vincitrice a New York ed in possesso di un fantastico personale, 2:17:01, con il quale ha vinto la maratona di Londra nel 2017. Nei suoi dintorni dovrebbe trovarsi la connazionale Vivian Cheruiyot, che ha vinto a Londra nel 2018 realizzando la sua miglior prestazione in 2:18:31. Sembrerebbe difficile insidiare le due keniane, ma oltre alle americane, anche le etiopi Mamitu Daska Moleta, Serkalem Biset Abrha e Netsanet Gudeta potrebbe dire la loro in una maratona complicata, anche a causa di un percorso piuttosto impegnativo.Purtroppo per noi mancherà Sara Dossena, peraltro unica europea in grado di competere ad alti livelli.

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