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Dic 10, 2018 3797volte

Vito Intini, record mondiale 12h su tapis roulant

Vito Intini Vito Intini Foto Facebook

8 dicembre - Nuovo record per Vito Intini che sabato scorso, a Reggio Emilia, è riuscito nell'impresa di battere il record mondiale della 12 ore di corsa sul tapis roulant: per lui 152,500 km che migliorano il precedente primato di 148,120 km stabilito nel 2016 da Daniele Baranzini.

Il 49enne ultramaratoneta di Putignano, in provincia di Bari, e tesserato per l’ASD Amatori Putignano, presso il centro maratona della Maratona del Tricolore nel PalaBigi di Reggio Emilia,  dopo il via alle ore 7.00 si è reso protagonista dell’ennesima impresa su tapis roulant della sua carriera, dopo aver già ritoccato per due volte di seguito il primato mondiale delle 24 ore, che gli appartiene con 253,83 km.

Questa la sua tabella di marcia durante le 12 ore: 
ORA KM VELOCITÀ MEDIA
1 13,000 4’36” 13,000 
2 26,530 4’33” 13,148 
3 40,130 4’29” 13,375 
4 53,830 4’27” 13,457 
5 63,550 4’43” 12,709 
6 78,860 4’33” 13,143 
7 92,460 4’32” 13,208 
8 105,300 4’33” 13,162 
9 117,540 4’35” 13,060 
10 128,720 4’39” 12,870 
11 140,920 4’41” 12,811 
12 152,500 4’44” 12,666 

In particolare, Vito è passato alla maratona in 3h09’, ai 50 km in 3h43’, ai 100 km in 7h3’04” (record italiano), andando in crisi verso la nona ora, passando a camminare, per poi riprendersi e tornare a correre fino al termine delle 12 ore.

Ecco le parole del protagonista, espresse in suo post apparso sui social il giorno dopo l’impresa: “Ci sono volute più di ventiquattrore prima che io fossi in grado di scrivere qualche mia riflessione sull’ultima prestazione fatta con il Tapis Roulant sulla distanza di 12 ore. Il risultato finale è mostruoso e anche se in apparenza facile in realtà è stato pieno di insidie e grosse difficoltà psicofisiche.
L’idea è nata cinque mesi fa e condivisa solamente con mia moglie Marica. Non avevo ancora chiaro dove e quando provare l’assalto al Record Mondiale ma nella testa c’era. Il detentore era Daniele Baranzini, un caro amico e compagno di viaggio nel mondo delle ultramaratone. Ero presente quando riuscì nell’impresa di fare 148,120 km. Nello stesso contesto che era l’Expo di Milano 2015 ebbi la fortuna di correre con Ivan Cudin ottenendo un risultato che valeva il record del mondo della 12 ore in staffetta di oltre 175 km ( si corre per 12 ore dandosi il cambio ogni 10 km). Ma il merito di quel record va sicuramente ad Ivan che riusciva a recuperare nella sua frazione di 10 km il tempo che perdevo nella mia frazione di 10 km nelle ultime 3/4 ore.
Luglio 2018, inizio la preparazione che durante l’estate è composta principalmente da corsa di fondo lento la mattina sul Tapis Roulant e la sera su percorsi ondulati al ritmo di 5:30”/6:00” al km. Ezio, Stefano, Gianni, Vincenzo e tanti altri compagni di allenamento che si sono dovuti “sacrificare”. Nel mese di agosto sfioro 800km di allenamento e a settembre raggiungo uno streak ( giorni consecutivi) di 80 giorni con quasi 2000 km segnando una media di 25 km al giorno. Le mie vacanze estive sono lì tra mare e corsa.
Ad ottobre cambio tipo di allenamento. Più vicino alla preparazione della maratona.
Il ponte del 1° novembre faccio 4 maratone in 4 giorni sul Tapis Roulant (3:05’/3:02’/2:59’/2:57’) sono pronto... ma non ho ancora la certezza della data ed il luogo.
Solamente il 20 novembre mi viene confermato dal presidente della Maratona di Reggio Emilia ed il CTR del dott. Citarella che si può fare l’8 dicembre durante l’Expo della maratona. Il giorno dopo faccio un test di 6 ore di corsa e mi accorgo che sono in una forma strabiliante. Da lì in poi ho corso pochissimo e l’ultima settimana sono stato completamente fermo.
L’alimentazione è molto importante... sempre tutti i giorni della vita! Niente alcool, niente fumo, niente cibo spazzatura. Ho eliminato nelle ultime settimane caffeina, cioccolato, tutto ciò che stimola la dopamina e abbassa la resilienza psichica.
Questo Record Mondiale è nato sotto la bandiera del NO DOPING, ma ho voluto andare oltre NESSUN MEDICINALE (antinfiammatori, antidolorifici,... ) NESSUN STIMOLANTE (caffè, tè, guaranà,...). Se record doveva essere allora nella forma più pura possibile. È mio figlio Peter l’artefice di questo modo di vedere il mondo.
Acqua di cocco, succo di barbabietola rossa, spirulina e clorella, barrette di cocco e zenzero, latte di mandorla......
Dedico molto tempo ai dettagli ed agli aspetti mentali. Ogni giorno ci lavoro. Non basta allenarsi bene e dirsi sono pronto ce la faccio, ma l’introspezione quotidiana anche se noiosa e apparentemente senza relazione verso il gesto della corsa è la chiave vera che può distinguerci.
Se non avessi lavorato su questi aspetti mi sarei fermato sicuramente durante le ultime 3 ore di corsa. Il senso di fatica e a tratti di dolore fisco erano tali da spezzare ogni buona volontà di propositi ...mi scende una lacrima al pensiero di aver superato una tale situazione.
Dunque è fatta 152,500 km, passiamo ai ringraziamenti: il mio unico grande amore, mia moglie Marica ...quanta pazienza; mio figlio Peter per i confronti sul cibo ( non ditelo a nessuno non vuol essere nominato); gli Amatori di Putignano simbolo di un paese compatto e di gente meravigliosa, in particolare Francesco Ricchi sempre disponibile ai miei capricci; il dottore Robert Citarella del CTR di Reggio Emilia (anche suo figlio) ed il suo staff attentissimi sulle mie condizioni di salute; Paolo Mandelli, presidente della maratona di Reggio Emilia; tutti i concittadini di Putignano che ancora un volta hanno dovuto seguirmi da lontano senza poter essere presenti... ma vi ripagherò presto; Alessandro Annovi di Isodrops per le sue proteine liquide senza zuccheri d’aiuto negli allenamenti lunghi; a tutti voi che mi avete incitato per tutte queste ore. Mi venivano letti i vostri messaggi: GRAZIE!; al caro amico Pasquale Tria che ci osserva dall’alto; Pietro Trabucchi psicologo dello sport; infine l’associazione IUTA che mi ha avvicinato alla ultramaratona
Mi perdonino coloro che ho dimenticato ma non ho ancora ripristinato tutti gli zuccheri nel cervello”. 

Da parte mia, non posso che chiudere con i complimenti al mio corregionale Vito!

 

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