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Feb 04, 2019 Vittorio Camacci 3456volte

San Benedetto del Tronto (AP) - 17^ Maratona sulla Sabbia

La partenza La partenza Foto Alberto Cicchini

3 febbraio - Passano inevitabilmente gli anni ma il "mitico" Francesco Capecci, 703 maratone all'attivo, continua ad offrire, insieme ai suoi amici del Club Supermaraton, un appuntamento unico in Italia come la Maratona sulla Sabbia, che si disputa in pieno inverno sulla battigia della Riviera delle Palme, attraverso un circuito di 7 chilometri da ripetere più volte. 

Una maratona unica, indimenticabile, che ogni anno cambia a seconda dei capricci del mare e del vento, con le mareggiate che portano via le migliaia di orme lasciate dai passi degli atleti nel silenzio tra la sabbia e le onde. E' senza dubbio una delle manifestazioni più dure e nello stesso tempo più originali e spettacolari del circuito, una prova un po' estrema che si corre sulla superficie sabbiosa, spesso poco compatta, con pendenze trasversali e, a volte, con l'inevitabile impatto nell'acqua. Ogni anno Francesco scuote il capo e si lamenta per le difficoltà, ma è merito suo se il grigio mare d'inverno sambenedettese si riempie magicamente del multicolore ed allegro mondo podistico. 

Un clima quasi primaverile ha accolto gli oltre 200 coraggiosi podisti, in gran parte appartenenti al funambolico e guascone mondo dei "Supermaratoneti", divisi in cinque diverse competizioni: la 50 chilometri, la maratona, la mezza e le non competitive di 7 e 14 chilometri che hanno dato vita ad un variopinto carosello di passaggi ed arrivi sul traguardo dello Stabilimento del Circolo Nautico Ragn' A Vela.

Purtroppo ci sono stati dei problemi sul percorso dovuti alla mareggiata del giorno precedente che, pur rendendo la sabbia discretamente compatta verso sud, ha allagato alcuni tratti di spiaggia a nord costringendo gli atleti alla salita fino alla ciclabile per percorrerne lunghi tratti, falsando così lo spirito della competizione.

Nella classica maratona di 42,195 chilometri ha vinto nettamente il disegnatore marocchino, da quasi 20 anni trapiantato nelle Marche, Rachid Hallabou in 3h05'11". Di poco spessore tecnico invece la prova femminile con la vittoria della leccese Valeria Rizzo in 4h35'29". 

Vittorie di prestigio invece nella 50 chilometri con il nazionale "ultra" biellese Stefano Velatta che sembrava volare tra il cielo e le acque, trionfando in 3h12'32", davanti al concittadino Massimo Sinigaglia (3h39'10") ed al romagnolo Luca Cagnani (3h52'31"). La romagnola Raffaella Romani si è imposta tra le donne con l'ottimo tempo di 4h33'51" sulla palermitana Alisia Calderone (4h45'45") e sull'abruzzese Alessandra Liberati (5h11'08").  

Nella mezza maratona il successo è stato conquistato dall'abruzzese Luca Alberto Mincioni in 1h27'21", mentre tra le donne ha primeggiato la corregionale Chiara Zurli in 1h44'23". 

Non c'è che dire: la curiosità di affrontare questa competizione originale ed il clima festoso del popolo dei Supermaratoneti, che ogni anno promette di tornare, decretano il successo di questa manifestazione di impronta folk-casereccia su cui quest'anno per la prima volta pende l'oscura ombra del doping. Infatti, ad inizio gara, sono stati effettuati controlli su alcuni atleti da parte dei NAS.

 

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