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Ago 27, 2019 3455volte

Laterza (TA) - 2° Trofeo Madonna del Carmine

La partenza La partenza Foto Roberto Annoscia

25 Agosto - L’incubo della pioggia, di un nuovo rinvio dopo quello del 13 luglio, ha devastato l’animo degli organizzatori quando nel primo pomeriggio, contro ogni previsione, il cielo è diventato grigio, il boato dei tuoni ha rotto il silenzio e l’acqua ha cominciato a venir giù copiosa… 
Per fortuna, non è durata tantissimo, le nuvole grigie si son spostate nei paraggi, un timido sole ha fatto capolino, è tornata la tranquillità, anche se la pioggia ha elevato ancor più il tasso di umidità.                 

In Piazza Vittorio Emanuele si è potuto levare l’arco gonfiabile di arrivo e partenza, sistemare le transenne, definire gli ultimi particolari di un lavoro che dura un anno; anzi quest’anno, tredici mesi, considerando il rinvio! 

Sempre gentili ed ospitali tutti i soci della Nuova Atletica Laterza, a cominciare dal presidente Lorenzo Tucci, passando per Mariangela Di Lena e chiudendo con Alessio Catucci, la ... barba più bella del Corripuglia, accolgono uno ad uno gli atleti convenuti, tranquillizzandoli sulla tenuta del clima. 

Bagni chimici e struttura fissa sono a disposizione degli atleti, si comincia con la distribuzione di pettorali e chip; il costo dell’iscrizione è fissato a sette euro con premio di partecipazione completo, compresa la canotta tecnica; un euro in meno, per chi rinuncia al premio tecnico e si accontenta di alimentari ed integratori. 

“Solo” 238 gli iscritti Fidal: il periodo di festa distrae notevolmente, se si considera che un mese fa erano 305 i nomi presenti nella lista; per fortuna compensano un centinaio di liberi, che potenziano i numeri della manifestazione.   Partenza prevista per le ore 18:00, l’umidità si è leggermente ridotta, anche se ogni movimento induce a sudare. 

Molto viva la speaker della manifestazione, Mariangela Di Lena, che svestiti i panni di addetta alle iscrizioni, comincia la sua lunga performance di presentatrice, con la bravura di non rimanere mai in silenzio, creando sempre interesse. 

Solite operazioni pre-gara, con vestizione, riti, inizio del riscaldamento e posizionamento dietro la linea di via; la novità è che la non competitiva partirà 5 minuti prima della gara Fidal, sulla distanza di 6 chilometri. Numerosi 'liberi', però, preferiscono la distanza dei 10 km, e intelligentemente sono raggruppati in fondo al plotone degli agonisti. 

E’ il momento dell’Inno di Mameli, le cui note risvegliano l’orgoglio italico, seguito dalla benedizione di don Peppino, il locale Parroco: tutto è adesso davvero pronto. L’ok dei vigili locali del tracciato e via, partono i liberi preceduti da tre ottimi handbiker. 

Cinque minuti e questa volta il via è per tutti i restanti partecipanti: si parte veloce, gli atleti invadono le strade di Laterza. Il tracciato prevede inizialmente il giro nella splendida città vecchia, per tornare dopo due chilometri sul punto di via e avviarsi verso il punto più lontano, da dove tornare verso il traguardo. 

Il tracciato è fortemente tecnico, numerosi sono i cambi di direzione e di pendenza, non ci si annoia mai, anche perché si sprecano anche risorse a... bestemmiare ("ma che colpa ne ha Dio se sei un podista scarso?", disse un tale).

Tracciato per atleti allenati e in condizione; per gli altri da affrontare con il giusto rispetto, per arrivare decentemente al traguardo. 10 chilometri quasi esatti, blindato al traffico, sempre sorvegliato, due punti di ristoro con acqua, davvero non c’è da lamentarsi. 

La gara vede nei primi chilometri un trio al comando: Cangiulli, Quarato e Rizzi, il successo finale è nelle loro gambe; al femminile, come da previsione, comanda Milena Casaluce, segue Landriscina più staccata. 

In casa propria il buon Rizzi, prima del ritorno al nord per il suo lavoro di insegnante, ci tiene particolarmente a fare bella figura ed esagera tallonando Cangiulli e Quarato: ben presto, però, è costretto a rallentare, lasciando andar via la coppia dei fuggitivi; tra le donne, Casaluce è saldamente al comando, tranne sorprese la vittoria è sua. 

In buona forma, sulle sue strade di allenamento, il brillante laertino Gabriele Cangiulli (Don Milani Mottola), stacca nel finale l’avversario e si presenta solitario sul traguardo in 33:25, bissando il successo di un anno fa. 
Ottima gara per Francesco Quarato (Pianeta Sport Massafra) che conclude in 33:52 in seconda posizione; terzo Rizzi, comunque contento per il piazzamento. 
Sempre costante, presente e sportivo, Giuseppe Mele (Dynamyk Palo del Colle) è quarto in 36:55, seguito dal mai domo Mino De Mito (Atletica Amatori Cisternino), quinto in 36:59, e dal mitico siepista Roberto Rubino (Athletic Academy Bari), sesto in 37:26. Al settimo posto, il primo atleta della squadra organizzatrice, il capace Daniel David che chiude in 38:20, applauditissimo dalla gente locale; già in bella mostra a Bernalda, si conferma il bravo Claudio Flore (Cral Trasporti Torinesi), ottavo in 38:29, che precede il sempre competitivo Angelo Saulle (Ikkos Atleti Taranto), nono in 38:39, e il volenteroso Giovanni Prisco (Atletica San Giovanni Bosco Palagianello), non ancora la meglio, decimo in 38:43. 

Tra le donne, domina sin dal primo metro e meritatamente si afferma Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitonto) in 42:55; sempre elegante, Maria Carmela Landriscina (Trani Marathon) è seconda in 44:22, davanti alla emergente ginosina Ilaria Pizzulli, tesserata per Pisa Road Runners Club, terza in 46:16. 
Con piacere troviamo al quarto posto la giovanissima Angelica Coviello (Nuova Atletica Bitonto) in 46:43, davanti alla grintosa Patrizia Pricci (Running Team D’Angela Sport Turi), quinta in 47:08, e alla fattiva Margherita Pignatelli (Asd Triathlon Taranto), sesta in 48:17. Settimo posto per la determinata Eufemia Quaranta (Podistica Grottaglie) in 48:43, che precede l’intramontabile Anna Francione (Runners Ginosa), ottava in 48:57, la grintosa Giusy Russo (Atletica Talsano), nona in 49:38, e la decisa Roberta D’Alconzo (Runners Ginosa), decima in 49:51. 

A chiudere gli arrivi (203 totali) in campo femminile, la costante Angela Mondelli (Pedone Riccardi Bisceglie), che invogliata e nell’occasione  affiancata dal marito Giancarlo Tricarico, è giunta a correre e concludere anche gare dure come questa in 1h13:14; in campo maschile, l’irriducibile Vito Armento (Runners Ginosa), più forte dei dolori e dei relativi problemi, giunge al traguardo in 1h20:06. 

Lodati tutti i liberi giunti al traguardo, con la maggior parte che non si è accontentata della distanza breve e ha percorso gli interi dieci chilometri: li invitiamo per la prossima stagione a tesserarsi con la società organizzatrice, partecipando alla prossima edizione.    

Buon ristoro finale con focaccia, acqua e lattine di the, il tutto distribuito a volontà… Pronte quasi immediatamente le classifiche: grazie al preciso lavoro dei Giudici del Gruppo di Taranto e di Cronogare, la società addetta al rilevamento elettronico dei tempi, si procede con la cerimonia di premiazione. 

Trofeo e ricco cesto di prodotti alimentari ai primi assoluti, Cangiulli e Casaluce; cesto di prodotti alimentari ai primi tre di ciascuna categoria per fascia di età, differente secondo la posizione, il tutto alla presenza dell’avvenente miss. 

Ultimo atto, il riconoscimento (originale targa) alle prime tre società per numero complessivo di arrivati: vince il Club Runner 87 Castellaneta con 20 finisher su Runners Ginosa (17) e Taranto Sportiva (15). 

La foto di gruppo della Nuova Atletica Laterza, i saluti di Mariangela, la manifestazione è conclusa. 

Alla seconda edizione, il Trofeo Madonna del Carmine si conferma altamente positivo: da considerare che quest’anno hanno sostanzialmente dovuto provvedere a realizzare due manifestazioni in mese, causa il suddetto rinvio. C’è, oddio, un punto negativo, il ristretto numero di partecipanti, ma questo non dipende da loro…

 

 

 

 

 

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