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Ott 23, 2019 Francesca Andone 3341volte

La Maratonina di Cremona fa 18

Due ali di partenti Due ali di partenti Salvo Liuzzi - Roberto Mandelli

20 ottobre - La Maratonina di Cremona arriva alla 18esima edizione. Per me, cremonese in temporaneo esilio, questa è la gara più importante e nulla può impedirmi di essere presente, anche se, come ogni anno, qualche acciacco compare proprio nei giorni precedenti: ma tenuta su da coloratissimi tape, e malgrado un inaspettato mal di denti, sono pronta a correre e ad emozionarmi per le vie della mia città.
Amo questa manifestazione, tutto è a portata di mano, basta muoversi di poche decine di metri e trovi consegna pettorali, partenza, deposito borse, ristoro etc… non c’è bisogno di prendere navette o di vagare per la città. Al contempo tutto è abbastanza ampio da essere facilmente fruibile anche nei momenti di maggior affollamento. Mi piace perché è Cremona che si apre e accoglie la manifestazione, in quel weekend c’è la Maratonina e questo ha la priorità su tutto, negli anni precedenti addirittura erano stati chiusi alcuni lavori in corso per permetterne il corretto svolgimento. A dimostrazione che l’evento è parte integrante della città, diverse associazioni danno un contributo mettendo a disposizione i propri iscritti. Così, lungo il percorso o nei punti di accoglienza trovi gli scout, i ragazzi di Thisability e volontari di tutte le età.
La maratonina di Cremona ha fatto un enorme passo avanti nel 2016, quando ha cambiato percorso: da allora 15 km sono interamente in città e la gara è diventata una splendida cartolina itinerante. Si parte da Corso Vittorio Emanuele, passando davanti allo storico Teatro Ponchielli, poi superato il suggestivo passaggio lungo il fiume Po, si toccano i principali monumenti della città: la chiesa del santo Patrono, la residenza del liutaio Antonio Stradivari, Palazzo Cittanova, la Chiesa di Sant’Agata, la chiesa San Luca (risalente al 1100) e quella di San Michele. Dal 13° km al 18° si esce in campagna , sicuramente il pezzo più duro psicologicamente, ma rientrando sai che ormai il peggio è passato e vedi in lontananza l’altissimo Torrazzo che si avvicina e resisti alla fatica immaginando l’arrivo trionfante in Piazza Duomo.
Lungo il percorso la vera differenza la fa il pubblico, la città vive questo evento come una festa. Gruppi che incitano gli amici, bambini che fanno il tifo per i loro papà e nel frattempo battono il 5 a tutti gli atleti; ma le più scatenate sono le signore di una certa età, pronte ad incitare ogni donna che vedono passare. È una inaspettata ed emozionante solidarietà femminile, proveniente da chi è nato in anni in cui, purtroppo, lo sport in rosa non era così diffuso. In alcuni punti della città il tifo è assordante, campanacci, fischietti, applausi, passandoci in mezzo mi viene la pelle d’oca: se riguardo il gps noto dei km in cui ho tenuto andature velocissime e corrispondono ai punti di maggior tifo. Un amico ha corso con il beniamino locale, Mauro Cattaneo, che da anni vince il premio come primo cremonese, mi ha detto che gareggiare con lui è stato come volare perché al suo passaggio era un boato continuo e chiamavano il suo nome da ogni angolo.
I ristori sul percorso sono sempre abbondanti e ben collocati: il primo, che solitamente è il più critico, è in una zona ampia, con tavoli da entrambi i lati. Da alcuni anni la HMC vuole ridurre l’impatto ambientale e nei ristori sono state intelligentemente abolite le bottigliette di plastica, sostituite da bicchieri di carta riempiti con acqua dell’acquedotto locale.
L’arrivo non tradisce le aspettative, si soffre lungo il breve tratto in salita di via Sicardo, ma poi accompagnati da due ali di folla festante, si calpesta il tappeto blu che porta all’arrivo collocato proprio in pizza Duomo, all’ombra di quel Torrazzo che da lontano ha accompagnato gli atleti per tutto il percorso. Dopo il traguardo la logistica è ineccepibile, si vede che negli anni gli organizzatori hanno saputo cogliere i giusti spunti per migliorarsi. La consegna delle medaglie avviene circa 100 m più avanti, quindi non c’è alcun intasamento o sovraffollamento dopo l’arrivo e ci si può anche fermare qualche secondo per fare una foto. Usciti dalle transenne, nell'ampia piazza Stradivari sono collocati i tavoli del ristoro finale e il tendone per il pasta party. Scendendo, vi sono altre postazioni dove i volontari ritirano il chip (agganciato al pettorale) e consegnano il pacco gara. Una borsa ricca, con l’immancabile, ma sempre apprezzata, stecca di torrone, olio, cioccolata, generi alimentari vari e una bandana, regali che si aggiungono alla maglietta consegnata insieme al pettorale. Attraversando la strada si possono ritirare le sacche con i propri indumenti, nello stesso punto in cui si sono consegnate. Dal momento dell’arrivo sei accompagnato ai passaggi successivi e tutto scorre facilmente anche per chi, come me, arriva nei momenti di maggior afflusso.
La gara dei top runner a Cremona rimane sempre spettacolare e molto veloce, tutti gli anni c’è un grandissimo livello sia fra le donne che fra gli uomini e quest’anno il record maschile non è stato battuto per soli 2 secondi. Fra le donne come prima italiana, dietro alle imprendibili keniane, è arrivata Claudia Gelsomino (SF 50), un’atleta affezionata alla manifestazione cremonese e che ogni anno fa registrare ottimi tempi.
La Maratonina di Cremona ha quindi superato l’esame di maturità a pieni voti! Nonostante la concomitanza di altre gare (vedi la vicina Parma) gli iscritti totali sono stati quasi 2500: 1955 alla 21km e i 400 alla staffetta (arrivati 1764+356). Il percorso è vincente, lo spettacolo fra gli atleti d’élite e gli amatori non manca, l’organizzazione tecnica è perfetta, la supervisione del percorso da parte delle forze dell’ordine e dei volontari è impeccabile, ma è il pubblico lungo le strade che fa la differenza. In un calendario che ormai è ricchissimo di manifestazioni molto vicine fra loro, queste sono le cose su cui deve puntare una gara, l’organizzazione e l’accoglienza della città.

NB Per il prossimo valuterei se possibile una griglia in più, eravamo in troppi in quella ‘bianca’; e aumenterei la band che suonano lungo il percorso.

 CLASSIFICA MASCHILE

1 MBURUGU JAMES MURITHI RUN 2GETHER 01:01:35
2 NYAKUNDI SIMBA DICKSON RUN 2GETHER 01:02:11
3 KISORIO HOSEA KIMELI ATL. VIRTUS CR LUCCA 01:04:39

CLASSIFICA FEMMINILE

1 MOSETI WINFRIDAH MORAA ATLETICA 2005 1:09:24
2 JEROTICH LENAH ATLETICA 2005 1:13:35
3 WAWERU ESTHER WANGUI RUN 2GETHER 1:14:09

Aggiungo qui le impressioni di un altro cremonese, Alessandro Tegagni, da Run To Me e per un ‘tipo particolare’ di partecipanti

RunToMe: Sveglia all'alba per montare il gazebo, il nostro punto di ritrovo. Accoglienza per chi farà per la prima volta una gara sulla distanza dei 21 km, per chi affronterà la staffetta, per chi donerà un sorriso come spingitore. Tutti vestiti di arancione, colori sociali, per l'occasione, con le proprie speranze, le proprie ansie, con i propri sorrisi. Chi è più esperto cerca di tranquillizzare i nuovi. Correre nella propria città dona una responsabilità maggiore, dare sempre il massimo, si gioca in casa. Non si deve sbagliare, questo è il pensiero comune. Il gruppo dà sollievo, speranze, qualche parola per sollevare lo spirito, abbracci calorosi, e visi conosciuti. Un pregara è sempre così, un misto di mille emozioni, mille persone, mille parole. Tutto ciò è in preparazione dei successivi 21,0975 metri in cui verranno messi su strada tutti i nostri pensieri. RunToMe, da sempre, promuove la condivisione e l'aiuto reciproco. In gara ci si è aiutati senza esitare, chi era in difficoltà, chi in crisi o dolorante.., basta una parola, un gesto. Il traguardo deve essere il superamento dei nostri limiti, delle nostre paure e ansie. Lo sport è questo, miglioramento di noi stessi. Il nostro gruppo arancione era presente con i propri atleti in tutte le sfaccettature della gara. L'esperienza degli spingitori è stata straordinaria, donare sorriso a chi non può, per difficoltà fisiche, correre, chi non può godere della gioia di muoversi. Accompagnarli, spingerli, ridere con loro, incitare tutto il pubblico, vedere le facce dei ragazzi di Go On è impagabile. Go On è da supportare, da festeggiare, da applaudire per tutto lo sforzo che fanno. Loro come tutte le altre associazioni scese in piazza, che si sono messe in gioco. RunToMe è vicina a loro e ha voluto dare il proprio supporto con quattro atleti che si sono scambiati il turno di spingitore, oltre che mandare atleti per le staffette oltre che per la mezza maratona. Il gruppo arancione ha concluso col sorriso, applaudito dal folto pubblico. Cremona ha risposto presente, cittadini educati, grande tifo ovunque si sia passato, gente che applaudiva dai balconi, che incitava. Grazie Cremona, Grazie Cremonesi, Grazie RunToMe.

Comunicato ufficiale: http://podisti.net/index.php/cronache/item/5109-cremona-18-mezza-maratona-citta-di-cremona.html

Informazioni aggiuntive

Fonte Classifica: Comitato organizzatore

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