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Ago 15, 2022 2482volte

Monaco di Baviera – Europei di maratona, bene Giovanna Epis, male gli uomini

Epis campionessa italiana, Reggio Emilia 2020 Epis campionessa italiana, Reggio Emilia 2020 foto SMorselli/RMandelli

15 agosto - Gran bella prova di Giovanna Epis al campionato europeo: finisce con un ottimo quinto posto in 2h29:06 in una gara che l’ha vista protagonista fino agli ultimi chilometri. Anna Incerti chiude qui la sua lunga carriera (42^, 2h44’11).

Inutile nasconderselo, c’è tanta delusione in campo maschile, forse troppe aspettative in particolare su Iliass Aouani. Baldanzoso sin dai primi chilometri aveva fatto ben sperare, dopo il suo fantastico esordio nel 2022 alla maratona di Milano (2h08’34), qui ha concluso al 19esimo posto in 2h15’34. Immagino sia il primo ad essere rimasto male di questa prestazione: problemi fisici? Altro? In ogni caso avanti tutta, in fondo è solo all’inizio della sua carriera, sono certo ci darà tante soddisfazioni.

Tutto sommato benino Daniele Meucci, rimasto coi primi sino verso il km 35, ha chiuso al 13esimo posto in 2h14’22. Stefano La Rosa è 33esimo in 2h17’57, ritirato Daniele D’Onofrio. Una menzione a parte per il valdostano Renè Cuneaz: si piazza al 22esimo posto, col tempo di 2h15’55, ma forse sono in pochi a sapere che ... non doveva esserci. Nominato riserva (come ti prepari per una gara di quel livello, probabilmente per niente?) poi succede che prima Yassine El Fathaoui e poi Eyob Faniel devono rinunciare per infortunio e un mese prima ti dicono che correrai la maratona europea. A quel punto… come ti alleni? Oltretutto ricordiamo sempre che ha un lavoro nella vita; un plauso a questo atleta.

La gara maschile a mio avviso ha avuto uno dei finali più belli di sempre, col tedesco Richard Ringer (un personale  di 2h08’49 ottenuto alla maratona di Siena nel 2021) che negli ultimi 50 metri brucia l’israeliano Maru Teferi dopo un recupero entusiasmante; terzo posto con Gashau Ayale. Questi i tempi finali: 1) Ringer 2h10’21 2) Teferu 2h10’23 3) Ayale 2h10’29. 

Dal comunicato Fidal

Ci ha provato, ha lottato. Bel quinto posto per Giovanna Epis nella maratona degli Europei di Monaco di Baviera. L’azzurra chiude con il tempo di 2h29:06, nella gara vinta dalla polacca Aleksandra Lisowska (2h28:36), al termine di una prova coraggiosa, in cui la maratoneta italiana era rimasta fino a tre chilometri dal traguardo nel gruppo delle cinque migliori, prima di staccarsi negli ultimi tremila metri. Argento alla croata Matea Parlov (2h28:42), bronzo all’olandese Nienke Brinkman (2h28:52), di un soffio sulla tedesca Miriam Dattke (2h28:52). Quarantaduesimo posto per l’altra azzurra in azione, l’oro di Barcellona 2010 Anna Incerti (2h44:11). Nella gara maschile il migliore degli azzurri è Daniele Meucci, tredicesimo, con i migliori fino al trentatreesimo chilometro (2h14:22). Iliass Aouani frenato dai crampi negli ultimi dieci chilometri: è diciannovesimo (2h15:34). Ventiduesimo invece il debuttante in Nazionale René Cuneaz (2h15:55), trentatreesimo Stefano La Rosa (2h17:57), ritirato Daniele D’Onofrio. Rocambolesco il finale della maratona maschile: l’israeliano Maru Teferi (2h10:23), che viaggiava in solitaria verso il traguardo, viene clamorosamente ripreso negli ultimi metri, quando sembrava fatta, quasi sulla linea d’arrivo, dal tedesco Richard Ringer (2h10:21) che fa impazzire il pubblico di casa. Israele sul podio anche con il bronzo di Gashau Ayale (2h10:29). Nelle classifiche a squadre, al femminile oro Germania, argento Spagna, bronzo Polonia, al maschile oro Israele, argento Germania, bronzo Spagna, con gli azzurri quinti.

EPIS: "VOLEVO UNA GARA DI TESTA" - “Sono più che soddisfatta, per me vale come una medaglia - le parole di Giovanna Epis, primato personale di 2h25:20 lo scorso dicembre a Valencia - volevo fare una gara di testa e così è stato, ci ho creduto fino alla fine: anche se stavo lottando per una medaglia pensavo solo a vivermi il momento. Era il piano che avevamo studiato con coach Giorgio Rondelli: metterci lì e correre, senza pensare a niente. Speravo in una gara non troppo lenta perché poi, in quel caso, ci sarebbe stato un cambio netto. E infatti è venuta una prova discreta, 2h29 non è un tempo da buttare. Il percorso non era facilissimo, c’erano varie curve e due strappetti. Al trentanovesimo, con il caldo che è uscito in tarda mattinata, ho sofferto tanto. L’ultimo chilometro è stato infinito. Ma sono felice. Quando ho questa maglia addosso corro sempre più forte: quest’anno ho fatto tre Nazionali e ognuna è andata molto bene. L’azzurro mi dà mille cariche in più. A settembre mi sposo, domani mancano tre settimane, finalmente posso pensare al matrimonio con Luca...”.

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