Tempi “proibitivi” per qualificarsi nel 2026 alla Maratona di Boston
In Italia fa molto caldo e quindi già correre per pochi chilometri diventa una sfida. Non a caso tanti runner escono alla mattina presto oppure sfruttando le tenebre. Però il pensiero delle gare future resta bene in mente. Tra gli obiettivi dei maratoneti, c’è anche la Boston Marathon, gara iconica, nata nel 1896, sulla scia della prima maratona olimpica e tassello fondamentale per chi vuole completare le sei Major Marathon: Tokyo, Boston, Londra, Berlino, Chicago e New York.
Da Boston però arriva una doccia fredda che visto la situazione meteo non sembrerebbe una cattiva notizia, salvo poi quando si va a vedere di cosa si tratta, la BAA - Boston Athletic Association ha annunciato che gli standard di qualificazione per i corridori dai 18 ai 59 anni saranno cinque minuti più veloci a partire dalla gara 2026. E vabbè, cosa sarà mai? Beh forse è il caso che guardiate l’immagine di apertura del pezzo. Per gareggiare un SM35 dovrà stare sotto le 3 ore (ovvero farsi una maratona a 4e16 al chilometro). Un SM50 in 3h20 (media 4e44), sopra gli ottant'anni bisogna comunque arrivare prima delle cinque ore (4h50)... Per le signore non va molto meglio: SF35 3h30, sotto i 5 al mille e via di questo passo. Ma la BAA non fa sconti per nessuno, nemmeno ai partecipanti in sedia a rotelle, anche per le wheelchair i limiti sono belli tosti.
Le iscrizioni per la maratona di Boston 2026 sono previste per l'8-12 settembre 2025. E la prossima gara si svolgerà il 20 aprile 2026, con l'edizione 2027 fissata per il 19 aprile. Quindi allenatevi duramente altrimenti è il caso di rinunciare o cercare qualche greencard. Cosa ne pensate? Se avete dei commenti scriveteci qui sotto!
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
1 commento
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Martedì, 17 Giugno 2025 18:59 inviato da Fabmarri
Quando partecipai io, da cinquantenne (2003) non ricordo se il tempo qualificante fosse 3.35 o 3.45, comunque ci rientravo. Seppi però che una famosa agenzia viaggi emiliana garantiva la partecipazione a chiunque, purché si accontentasse di partire in ultima fila. Chissà se è ancora così.