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Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

Lunedì, 03 Agosto 2020 19:30

Magut Race ad Elisa Capponi e Giacomo Laini

Sabato 1 agosto si è svolta a Songavazzo (BG) la sesta edizione della Magut Race, ovvero la corsa del muratore dove i concorrenti devono portare in spalla un sacco di cemento da 25 kg lungo una ripida salita che in soli 170 metri ne guadagna 50 di dislivello.

Sportivi dilettanti e professionisti, ma anche autentici muratori, si sono cimentati in questa prova breve quanto sfiancante. Ed infatti a trionfare non è stato uno “specialista”, ma il bresciano di Angolo Terme Giacomo Laini che ha anche stabilito il record della gara in 1’50”. Gara accesissima con ben dieci atleti nell’arco di dieci secondi. Al femminile vittoria di Elisa Capponi in 3’13”, all’esordio in questa insolita competizione.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

 

Mercoledì, 29 Luglio 2020 00:28

Le vedove del sito GPS

E’ durato circa una settimana la chiusura del sito di una nota casa fornitrice di apparecchiature GPS. Diciamo una settimana, ma di certo c’è chi ha contato giorni, ore e forse anche i minuti. Quelli che avranno provato e riprovato a connettersi, mille volte, inutilmente. Per quale motivo? Forse non conosciamo bene tutte le potenzialità del portale, ma gli apparecchi personali funzionavano. Era possibile rivedere sulle varie videate dell’orologio l’allenamento di corsa o in bicicletta o negli altri sport. Distanze, tempi, battiti cardiaci ecc ecc. Insomma tutti i dati.

Ma allora cosa mancava tanto alle vedove del portale GPS? Si, OK, chi si fa allenare a distanza non poteva mandare il link al coach, però uno poteva organizzarsi raccogliendo e trasmettendo ugualmente i dati.

Quindi perché tanto sconforto sui social e beninteso, non soltanto sul profilo della casa in questione? Come mai il loro centralino telefonico è stato letteralmente preso d’assalto? Un fiume di email spedite alle loro caselle postali?

Forse il problema era quello che non si poteva mostrare bene l’impresa del weekend agli amici di Facebook? Da cosa derivava questa schiavitù che sembrava renderere il problema comparabile ai giorni del lockdown più duro, quando non si poteva correre?

E poi, come mai facevano a praticare sport i nostri padri, senza uno straccio di GPS al polso? Ma veramente si divertivano ugualmente? Non ci credo.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Giovedì, 23 Luglio 2020 20:34

La corsa dei muratori torna sabato 1 agosto

Ecco una comunicazione dedicata a quelli che si lamentano se devono prendere la confezione da 6 bottiglie dell’acqua minerale al supermercato e trasportarla per un metro scarso fino al carrello. A Songavazzo (BG), nel pomeriggio di sabato 1 agosto, si svolgerà la sesta edizione della Magut Race. Ovvero la corsa del muratore in quanto questo è il significato dialettale di magut nel bergamasco, ma anche in altre provincie come ad esempio Milano e Brescia.

I concorrenti dovranno affrontare una breve ma ripidissima salita all’ombra di una verdeggiante pineta, lungo un percorso di 170 metri di sviluppo, con un dislivello di 50 metri, portandosi sulle spalle un sacco di cemento dal peso di 25 kg. Cemento gentilmente offerto da un colosso del settore che dalla prima edizione sostiene gli organizzatori. Lo scorso anno, fra oltre cento partecipanti, si aggiudicò la prova il bergamasco Daniel Guerini con il crono finale di 1’55”. 

Appuntamento a Songavazzo in via Pineta 71 a partire dalle ore 15.00. La prova cronometrata avrà inizio alle ore 17.00. Per ulteriori informazioni potete consultare il sito www.fly-up.it.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Col comunicato uscito ieri dal titolo:" Linee guida per la ripresa delle gare individuali e di gruppo - Approvate con Delibera Presidenziale n. 59 del 13.07.2020 saranno in vigore nelle Regioni che hanno aperto a gare di gruppo o di prossimità” la FCI da sostanzialmente il via libera alle gare in gruppo senza alcuna limitazione. Nelle disposizioni allegato si legge anche quanto segue: “In tale ambito, sempre per i sopra citati presupposti, si ritiene di conseguenza, per la fase della competizione in senso stretto, che possa ritenersi come totalmente superata e non più obbligatoria la necessità del distanziamento di 2 metri (già peraltro non prevista per gli accompagnatori di minorenni e disabili). Ciò significa, conseguentemente, che è da ritenersi superata anche la necessità di distanziamento per atleti in scia, per come riportato per estrapolazione da quanto nello studio aerodinamico svolto sui runner: “Towards aerodynamically equivalent COVID19 1.5 m social distancing for walking and running.” AA.VV. B. Blocken , F. Malizia , T. van Druenen , T. Marchal. Si ritiene opportuno specificare che tale superamento del distanziamento per atleti in scia è da ritenersi superato sia su strada che su pista”.

In buona sostanza basta distanze di sicurezza e tutti insieme appassionatamente. Per il momento, dalla FIDAL arrivano solo tenui segnali di fumo… Tanto loro le gare in pista le hanno già sistemate. I master su strada possono aspettare. Buonanotte a tutti.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Si torna a fare sul serio anche per il Club del Miglio che durante il lockdown ha tenuto attivi i suoi affezionati partecipanti con ben tre prove virtuali ed ora riesce a mettere in piedi un edizione 2021 del circuito. La parola al patron Fulvio Frazzei:

“Ebbene si, Rodolfo, la lunga attesa sta per finire! Con soddisfazione siamo in grado di annunciare che, seppur in forma ridotta, anche quest'anno il Club del Miglio proporrà un programma gare di tutto rispetto. Sarà un calendario con un regolamento speciale e speriamo temporaneo, per soddisfare a tutte le norme di sicurezza indicate, regole che sono in continua evoluzione”.

Quando partirete?

Cominceremo sabato 5 settembre con il 30° Miglio Ambrosiano/1° Trofeo Don Kenia Run. Località ancora da definire, ma presumibilmente non lontano da Milano. Anticipiamo che almeno per gli atleti assoluti le partenze saranno ordinate per tempi di accredito. Iscrizioni tramite il sistema FIDAL entro il martedì precedente e conferma il giovedi. Nella mattinata di venerdì verranno pubblicate le serie ed i relativi orari di partenza. Non sarà possibile iscriversi il giorno della manifestazione. Queste norme varranno per tutte le prove.

Sappiamo che per la prima prova ci sarà una partenza col botto?

“Esatto. Stiamo preparando una serie elite eccezionale sia a livello maschile che femminile, con il tentativo di miglioramento del primato italiano sulla distanza da parte di Yeman Crippa e della migliore prestazione albanese da parte di David Nikolli...un evento imperdibile!”

Gli altri appuntamenti?

“Il sabato successivo, 12 settembre, sarà l'Atletica Lonato protagonista di questa ripresa con il tradizionale Miglio di Lonato giunto alla 21^ edizione. Percorso nel centro storico ancora in fase di definizione per garantire il corretto rispetto delle norme Anticovid indicate dalla federazione. 21^ edizione anche per il Miglio di Piero che gli amici dell'Athletic Team propongono come agli arbori in edizione autunnale. Il 10 ottobre concluderemo là dove si sarebbe dovuta iniziare l'annata. Una ripresa per dare un senso alla nostra stagione!”

Il Passaporto, ovvero l’abbonamento per le gare che è anche un segno di vicinanza all’organizzazione, sarà comunque disponibile?

“Si. Proporremo un'edizione del Passaporto Straordinaria 2020 al costo di 15 euro (da quest'anno 6 euro a gara) per i nostri fedelissimi che siamo sicuri non vorranno farci mancare anche quest'anno il loro supporto. Invitiamo quindi a segnalare la volontà di acquistare il Passaporto segnalandoci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. il numero preferito che come gradita tradizione sarà nominativo e vi accompagnerà nelle tre prove”.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

 

Lunedì, 13 Luglio 2020 17:34

One Run chiude con 5700 partecipanti

Si è appena conclusa “One Run – La corsa di ognuno, la corsa di tutti”, la prima 10km phigital da correre in strada da soli nel pieno rispetto delle normative, ma insieme a un'intera community online di runner e appassionati. 5.700 partecipanti in tutte le venti regioni d'Italia, con una partecipazione significativa nelle città di Milano e Roma, per un totale di 43.345 chilometri percorsi: una corsa definita dagli organizzatori: “simbolo di rinascita e solidarietà che ha registrato numeri importanti, che riflettono la voglia dei runner di ripartire e tornare a correre, per animare e far rivivere le strade della propria città e fare del bene. L’impegno dei partecipanti e i chilometri percorsi hanno permesso di “sbloccare” delle donazioni a favore di Make-A-Wish Italia, Onlus che opera su tutto il territorio nazionale aiutando bambini affetti da gravi patologie a ritrovare la forza fisica ed emotiva per combattere la malattia, e di realizzare i desideri dei piccoli Antonio e Katia”. 

A chiudere l’evento si è svolta la cerimonia finale trasmessa in diretta streaming sui canali social di One Run e sul sito ufficiale. L’evento conclusivo è stata l’occasione per proclamare i vincitori delle categorie in gara e nominare i runner che hanno ottenuto i punteggi migliori nelle classifiche per il passo più veloce, per il migliore corridore under 34 e per chi ha percorso più chilometri. 

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Nella transizione dalle competizioni virtual alle gare “vere”, segnaliamo volentieri questa non competitiva che avrà luogo domenica 19 Luglio all’Idroscalo di Milano.

Almostthere in collaborazione con Corro Ergo Sum organizza questa prova cronometrata gratuita sui 5000 metri con partenza distanziata. Si corre attorno al noto specchio d’acqua compiendo quasi un giro completo che è di circa 6200 metri. Come riportato dal regolamento: “Secondo la normativa in atto, prevista dall’ultimo DPCM, dovrà essere evitata qualsiasi modalità di assembramento. Pertanto partenza e arrivo avranno un posizionamento differente e lo svolgimento prevederà una partenza singola a cronometro ogni minuto. Ad ogni partecipante verrà comunicato l’orario di partenza (8.01, 8.02, 8.03…) che dovrà essere rispettato puntigliosamente per una corretta rilevazione dei tempi (non è previsto l'uso di chip). Non sarà possibile prendere il via in orario diverso da quello comunicato. A ogni runner verrà consegnato poco prima del via un cartellino con numero di partecipazione come riconoscimento al timing finale”. 

Iscrizioni gratuite on line cliccando qui entro venerdì 17 luglio alle ore 23.59. Non saranno accettate le iscrizioni pervenute oltre questo termine o il mattino della gara. Essendo una non competitiva non sono previsti premi di classificazione, ma solo riconoscimenti speciali eventualmente assegnati ad insindacabile giudizio da almostthere e Corro Ergo Sum che invitano i runner partecipanti a presentarsi in zona partenza (sempre mantenendo il distanziamento sociale) pochi minuti prima del via e a lasciare la zona arrivo nell’immediato fine corsa. Non sono previsti spogliatoi, punti ristoro o un ristoro finale. Non saranno prodotte classifiche. Sarà tuttavia resa pubblica la lista dei tempi registrati, ordinata in ordine cronologico rispetto all'orario di partenza.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

 

Venerdì, 10 Luglio 2020 14:02

I furbetti delle Virtual Run

I lettori che mi seguono da un po’, sanno bene che tra le mie passioni c’è anche quella di “celebrare” coloro che non stanno alle regole, pur di millantare un traguardo raggiunto, sia esso un premio di categoria o un record personale su una distanza o più semplicemente il completamento di una lunga gara. Caso classico quello dei “maratoneti” a New York che arrivati al km 26, confondendo chilometri con miglia ed essendo nei pressi del Central Park, tagliano e si presentano all’arrivo per poi sfoggiare foto con medaglia sui social network o in ufficio.

La lista dei trucchi è lunghissima e molti di Voi contribuiscono alla causa e mi segnalano casi meritevoli di recensione. Poiché i tempi cambiano ed attualmente, per necessità, vanno di gran moda le gare virtuali, faccio una domanda retorica: pensate forse che i furbetti si astengano dal loro vizietto? Certo che no. L’occasione fa il runner ladro e dunque ecco i nostri splendidi operare in vari modi. Dal carico manuale della prestazione sul GPS, lasciato alla totale discrezionalità del soggetto, alla corsa in… bicicletta per passare alla specialità della casa, ovvero la corsa in discesa. Complici l’assenza di controlli o anche regolamenti non molto dettagliati circa il luogo dove correre la distanza o il massimo delta possibile in termini di altitudine, ecco i nostri eroi scegliere “discese ardite”, per citare una canzone di Mogol-Battisti ed ottenere tempi sospetti che non sono nelle loro corde vocali, per rimanere in tema musicale.

Ovviamente in questi casi la gravità del comportamento è direttamente proporzionale al contesto in cui viene effettuata. E’ una sfida tra amici o tra compagni di squadra? Una corsa benefica senza premi in palio? Fatto il “numero” poi lo confesso gestendo la cosa come uno scherzo? E’ un conto. Se invece sono un atleta elite, lo faccio in una gara virtuale, ma con premi in palio che riesco a vincere, ritengo sia un comportamento censurabile.

Insomma, se scrivessi adesso il mio libro “Gran Criterium Internazionale”, al capitolo sui tagliatori dove il protagonista elenca ad un amico trucchi e trucchetti di questa gente, oggi dovrei allungare la lista con questi nuovi elementi. Scusate la marchetta per il libro, ma io non mi metto in tasca un euro si tratta di offerte direttamente all’ONLUS, quindi è tutto a fin di bene. Se ne volete una copia scrivetemi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Venerdì, 10 Luglio 2020 12:22

Davide Cassani: lo sport "fa male"?!

Ritengo Davide Cassani uno degli atleti più intelligenti che abbia mai conosciuto. Quando ancora non esistevano le radioline che collegavano in diretta tutti i ciclisti, era la vera longa manus del direttore sportivo o del commissario tecnico in nazionale. Carica che attualmente detiene. Con merito. Cassani è anche un ottimo runner. Finita l’attività agonistica in bicicletta, si è dilettato con la corsa, scendendo abbondantemente sotto le 3 ore in maratona e le 10 nella Cento chilometri del Passatore. Nello sfogo del 3 luglio scorso sul suo profilo facebook parla di ciclismo, ma il discorso è totalmente valido anche per la corsa. Ecco quanto ha scritto:

“Questo covid-19 mi ha fatto capire una cosa: lo sport fa male!

E pensare che, da sempre, sono stato convinto che lo sport fosse uno strumento essenziale per rendere migliori le nostre vite, un modo per crescere più sani ma soprattutto regalare a centinaia di migliaia di giovani, tanti bei sogni. Evidentemente mi sbagliavo perché ho capito fin dall’inizio di questa pandemia, che lo sport fa male e per questo va fermato.

Come si propaga il contagio? Con l’assembramento, la vicinanza tra le persone. Qual è stato uno dei primi provvedimenti? Bloccare lo sport, anche quello individuale. Puoi andare a fare una corsetta da solo? NO. Puoi andare a pedalare sulle tue colline in assoluta solitudine? NO.

Subito, a marzo, mi sono detto: è giusto, metti che mi capiti qualcosa, che ne so, una caduta, meglio stare in casa perché in caso di incidente non è proprio il caso di aumentare il lavoro ad un pronto soccorso già in evidente difficoltà. Bisogna sempre pensare al bene comune, al minore dei mali. Siamo in stato di emergenza? Allora si sta in casa e si contribuisce al bene del prossimo facendo meno danno possibile. Giustissimo rinchiudersi tra le mura di casa e consigliare a tutti di fare la stessa cosa.

Ma ora mi chiedo: perché dobbiamo stare ancora fermi con le attività agonistiche? Perché i nostri giovani non possono gareggiare? Perché lo sport è considerato così pericoloso? Sia ben chiaro, parlo di sport organizzato.

Quanto mi piacerebbe fare quattro chiacchiere con il CTS (comitato tecnico scientifico) e capire il morivo di questi continui NO alla riapertura dell’attività agonistica nello sport.

Ma vi rendete conto del danno che stiamo arrecando ai nostri giovani? Non li facciamo gareggiare, ma li lasciamo liberi di andare tranquillamente in spiaggia, di uscire liberamente tutta la notte, movida compresa, di festeggiare nelle piazze per qualsiasi motivo (anche la Coppa Italia di calcio), di riunirsi per bere mangiare e tutto il resto. Ma gareggiare no.

Stiamo gettando via una generazione di giovani sportivi, disperdendo il grande lavoro fatto in tutti questi anni con enormi sacrifici, per che cosa? Sapete come funziona lo sport in Italia? Conosco molto bene il ciclismo perché ci sono dentro da più di 40 anni. Gli sport organizzati non sono un pericolo o comunque sono facilmente controllabili. Un esempio banale: se ho un semplice raffreddore, non vado neanche a correre e se per caso mi vengono due linee di febbre faccio come mi diceva il mio direttore sportivo, sto in casa ed esco ad allenarmi solo quando mi sento meglio. Per dire che il controllo c’è già dalla base. Da quel che leggo e per i divieti che ci vengono imposti, sembra che lo sport sia tra gli ambienti più pericolosi quando invece, proprio per le regole che impone, è una delle attività meno rischiose e più gestibili.

Così siamo qua ad assistere ad un disastro annunciato perché di disastro, se non ripartiamo, stiamo parlando. Questa mattina ho letto sulla Gazzetta un dato preoccupante: ‘L’85 per cento dell’attività sportiva dilettantistica sarebbe a rischio se non riaprissero le palestre delle scuole al pomeriggio’.

Consideriamo anche un’altra questione: le nostre ragazze ed i nostri ragazzi non possono gareggiare, ma il sabato e tutte le altre sere possono tranquillamente uscire a fare bisboccia. Ma io dico, è normale tutto questo? Continuando con questi divieti, almeno nel ciclismo, si potrebbero perdere dal 30 al 40 per cento dei nostri giovani. Non perderemmo solo futuri possibili campioni (sarebbe il danno meno grave), ma la salute di molti altri ragazzi (questa sì che sarebbe una catastrofe).

Sento parecchie persone che si lamentano della Federciclismo perché non sta facendo nulla per il proprio movimento. Posso dirvi che si sbagliano di grosso. Stiamo lavorando dalla mattina alla sera, ma certe decisioni non possiamo deliberarle noi. Abbiamo bisogno di decreti che ci diano la possibilità di poter correre rispettando tutte le norme del caso.

Ho cominciato con tono ironico, spero che fosse evidente. Ho finito in tono quasi drammatico perché sono convinto che lo sport potrebbe aiutarci ad allentare il morbo e non a favorirlo. E non servono troppi dati per dimostrarlo.”

Sottoscrivo parola per parola

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

 
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Martedì, 07 Luglio 2020 19:41

Lago di Resia a cronometro il 18 Luglio

Sarà un’edizione speciale quella numero ventuno del prossimo 18 luglio. Si partirà individualmente a differenza delle gare "normali", ma questa è condizione necessaria per correre al giorno d'oggi nel post Covid19. Percorso classico attorno al lago per un totale dei soliti 15,3 chilometri a godere dei paesaggi della Val Venosta ed ammirando il campanile che emerge parzialmente dallo specchio d'acqua. Il vero simbolo di questa manifestazione.

Iscrizioni già oltre quota mille, con podisti provenienti da 15 nazioni. L'organizzazione si augura di raggiungere il tetto massimo fissato in duemila. Come indicato in apertura saranno partenze soft, individuali, scegliendo liberamente l'orario, unica limitazione rimanere nella finestra che va dalle ore 7 alle 19 per passare sotto lo start e completare il giro.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

 

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