Direttore: Fabio Marri

* Per accedere o registrarsi come nuovo utente vai in fondo alla pagina *

Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

Martedì, 17 Settembre 2019 17:26

Le Survivor cross diventano vere Series!

Difficile parlare di cross quando il termometro è sopra i 30 gradi e gli allenamenti diventano delle saune, ma oggi siamo in compagnia di Stefano Longo ovvero mister Survivor Series e siamo curiosi di saperne di più su questa manifestazione che ha esordito nel 2018. Per chi non le conosce, puoi descriverle brevemente?

Grazie Rodolfo. Anche in questo 2019, dopo il favorevole debutto dello scorso anno, siamo più carichi che mai e vogliamo rivoluzionare il mondo della corsa campestre italiana. Il format su quattro turni ad eliminazione è confermatissimo, con una prima fase a cronometro e tre a batterie tra quarti di finale, semifinali e finale, assieme però a tantissime novità che vi sveleremo nei prossimi mesi.

Cominciamo segnalando quella più importante di tutte

Come dice il nome Survivor Series, plurale, da quest’anno non ci sarà più un solo evento Survivor, bensì quattro, e non sarà organizzato solo su suolo lombardo, ma l’innovativo format sbarcherà anche “oltre confine”. Oltre alla tappa inaugurale di Busto Arsizio (VA), la manifestazione esordirà anche in Veneto ed in Emilia Romagna, nel tentativo di coinvolgere quanti più atleti possibili da regioni diverse e di innalzare il livello della manifestazione. Verrà quindi creato un circuito con tre tappe di qualificazione e una finale, per aggiungere ancora più interesse ad una manifestazione che già nella tappa inaugurale ha dimostrato quanto il format piaccia a tutti, atleti, tecnici e pubblico.

Come sarà stilata la classifica?

Ogni tappa assegnerà dei punti, da 1 per la partecipazione a 50 per il vincitore. Per la finale questi punteggi verranno raddoppiati, dando di conseguenza maggior importanza al risultato raggiunto nell’ultimo evento della stagione. La finale sarà aperta a tutti, ma per poter partecipare all’assegnazione del titolo sarà necessario aver preso parte almeno ad una tappa di qualificazione. Non è quindi scontato che il vincitore delle Survivor Series 2019 sarà lo stesso atleta che si aggiudicherà la finale.

In quali date si correrà?

Il calendario, studiato per evitare concomitanze con le tappe di qualificazione per i campionati europei di corsa campestre e altre importanti manifestazioni di corsa su strada, sarà il seguente:

03 Novembre 2019 – Busto Arsizio (VA) – società organizzatrice Pro Patria ARC Busto Arsizio

10 Novembre 2019 – San Dona’ di Piave (VE) – società organizzatrice ASD Bunker Sport

01 Dicembre 2019 – Imola (BO) – società organizzatrice Imola Sacmi Avis

15 Dicembre 2019 – Milano – società organizzatrice

Passiamo alle novità tecniche

In quest’edizione sono state omologate a quelle dei campionati regionali le distanze di gara delle staffette Ragazzi/e e Cadetti/e, che saranno quindi portate entrambe alla distanza di 3x1000 (contro il 3x2x600 e 3x2x800 dello scorso anno).

E per i…diversamente giovani?

In aggiunta ai round ad eliminazione, dedicati alle categorie assolute, per invogliare alla partecipazione anche i moltissimi master che praticano le distanze del fondo sono stati aggiunti anche dei round loro dedicati, che si svolgeranno al termine proprio della gara assoluta.

Grazie Stefano, io l’anno scorso ho partecipato, ma essendo scarso e vecchio ho preso delle paghe incredibili da ragazzi che potevano essere quasi miei nipoti… Altre informazioni?

Per accorciare i tempi delle gare assolute, e rendere la competizione più serrata dando meno tempo di recupero, sono quindi stati ridisegnati completamente gli orari gara. Si inizierà alla mattina con le staffette giovanili, a cui seguiranno le fasi di qualificazione di tutti gli atleti assoluti e master. In seguito ci saranno i turni eliminatori delle categorie assolute, e in coda alla manifestazione quelle legate ai master. Le iscrizioni alle gare saranno direttamente online tramite la solita procedura sul sito della Fidal.

 Con cosa vogliamo concludere?

Terminiamo come avevamo iniziato, ovvero con una conferma. Come lo scorso anno, anche per questo 2019 partner benefico della manifestazione sarà Africa Athletics Onlus www.africaathletics.com, associazione patrocinata da FIDAL che da 4 anni si impegna nel promuovere l’atletica in paesi del terzo mondo, sviluppando progetti di sport socializzazione e cultura. Durante ognuna delle quattro tappe saranno presenti degli incaricati per la raccolta di materiale sportivo (cinesini, ostacoli rotti, pesi, giavellotti, cronometri ecc), vestiario e scarpe da ginnastica di seconda mano. Niente di più facile che mettere i vostri indumenti e le vostre scarpe in lavatrice e portarle il giorno della gara per un riciclaggio solidale. Perché le Survivor Series sono divertenti per tutti, e se si fa del bene lo sono anche di più. 

Grazie ancora Stefano e per ogni altra informazione ricordiamo il sito: www.survivorseriescross.wordpress.com

Mercoledì, 11 Settembre 2019 15:32

Tor des Géants: sono arrivati in 564

Chiuso il Tor des Géants con l'arrivo degli ultimi corridori, appena qualche minuto dopo il termine delle 150 ore: si tratta di Anna M. Corsico Piccolino (563^ in 150h 11 min) e di Pierre-Hugues Faivre (150 h 13'). Sono giunti scortati da ben 10 "scope", di cui non sono divulgati i nomi.

Stiamo preparando un pezzo con tutti gli ordini d'arrivo per le prime posizioni.

Ai massimi livelli maschili, il Tor 2019 parla ancora in bergamasco. A trionfare è Oliviero Bosatelli, il vigile del fuoco che non è nuovo a questa impresa avendo già vinto nel 2016. Il cinquantenne orobico fa sua la decima edizione della competizione in 72 ore e 37 minuti. Quasi tre ore in meno rispetto alla sua prima vittoria, per quello che possono contare i tempi quando bisogna percorrere 330 chilometri e superare 24.000 metri di dislivello positivo. E lasciateci dire, altrettante discese, non per questo meno facili. Ben distaccati i primi rivali, Galen Reynolds, secondo in 76 ore e 6 minuti e Danilo Latermino, medaglia di bronzo in 79 ore e 9 minuti. Quarto Erwee Tiaan (80 ore e 18 minuti), quinto Lukas Jeens (85 ore e 4 minuti).

Bosatelli ha trionfato grazie ad una condotta molto accorta. Partita la gara domenica 8 settembre, Oliviero ha lasciando l’onere del battistrada a Franco Collé e Peter Kienzl, entrambi poi costretti al ritiro dopo la prima notte di corsa. Va allora al comando il transalpino Romain Olivier, ma alla sosta-ristoro di Donnas, Rosatelli accorcia i tempi ed esce dopo solo 15 minuti dal rifugio. Presa la testa, non la mollerà più fino a Courmayeur dove è arrivato stamattina 11 settembre.

In campo femminile vittoria per l'iberica Silvia Trigueros Garrote, sesta assoluta e che ha concluso in 85 ore e 23 minuti. E' l'unica donna che fino alle 10:25 di giovedì 12 è transitata sul traguardo. A chiudere il podio , nel pomeriggio dello stesso giovedì, sono state Jocelyne Pauly (20^ assoluta in 94h 22) e Chiara Boggio (26^ in 96h 55), autrice di una straordinaria rimonta. Seguono altre otto donne classificate fra il 38° e il 59° posto assoluto. Da notare che Niwa Kaori, a lungo terza donna, è scivolata all'ottavo posto, superata da tre italiane: Elisabetta Negra (38^ assoluta) Patrizia Pensa, Melissa Paganelli. Appena mezz'ora dietro la Kaori è giunta la campionessa altoatesina Annemarie Gross: 102 ore e 20 minuti il suo tempo.

Alla mezzanotte di giovedì hanno concluso la loro straordinaria fatica 69 atleti, anzi forse è meglio definirli superatleti. Venerdì mattina alle 7,12 è giunto il centesimo, Elio Foiadelli; alle 13,21 il centocinquantesimo, Michele Balestri, che dunque ha impiegato cinque giorni e poco più. Alle 9,15 di sabato 14, mentre chiudiamo provvisoriamente questo aggiornamento, è arrivato il 357°, Pietro Colamartino da Celano, con un tempo di 141 ore e 9 minuti complessivi. Altri 580 sono ancora in corsa, mentre il numero dei ritirati continua forzatamente a salire e ha raggiunto i 366: tra essi, nomi eccellenti sono quelli dei già citati, il valdostano Franco Collé (vincitore nel 2015), e l'altoatesino Peter Kienzl; poi della bergamasca Lisa Borzani, già due volte vincitrice di questa competizione. I "superstiti" narrano di una temperatura scesa a -15 sul Col Loson, il punto di massima elevazione della gara coi suoi 3300 metri. Ma l'impressione è che a questo punto nessuno voglia ritirarsi e punti in ogni caso a Courmayeur; è più probabile che ci siano dei fuori-tempo massimo (categoria da guardare con molto rispetto, gente che non si arrende mai) piuttosto che degli abbandoni.

Si è già chiuso il "Tor 130", fratello minore (come intuibile dal chilometraggio) della gara più massacrante, con 197 finisher e 223 ritirati: primi, i locali Giuliano Cavallo (23h 01) e Marco Bethaz (24h 17); prima donna, Marina Cugnetto in 28h 53.

Per chi volesse seguire in diretta gli arrivi a Courmayeur, ecco il video in onda su YouTube https://www.youtube.com/watch?v=J9LQznKkVmQ, rilanciato dal sito ufficiale della manifestazione https://www.tordesgeants.it/it/news/

 

 

Mercoledì, 11 Settembre 2019 13:02

Il Miglio di Segrate trasloca alla Scuola Leopardi

Prima che termini l’estate è giusto che ricominci il Club del Miglio. L’ottava tappa del circuito sarà il “1° Miglio di Segrate” e andrà in scena il prossimo 21 Settembre. Originariamente previsto presso il Centro Sportivo Saini, a causa dei lavori di manutenzione dell’anello di atletica, l’evento ha dovuto trovare un’altra sede. Lavori che certamente non malediciamo, in quanto vanno a sanare una situazione che aveva ormai costretto da anni a revocare l’omologazione dell’impianto. Tanto è vero che se si fosse corso ancora al Saini, si sarebbe verificata la strana situazione di correre in pista una manifestazione etichettata come su strada con eventuali record non omologabili.

Gli organizzatori dell’Atletica Segrate non si sono persi d’animo ed è stata trovata una bella e ben servita soluzione alternativa presso le Scuole Medie Leopardi, in via San Rocco. Si partirà ed arriverà sulla pistina dell’istituto, mentre il resto del percorso sarà su asfalto o sterrato nel piacevole scenario del parco centrale della cittadina milanese.

Ritrovo previsto per le ore 14.30 e già alle 15 partirà la rumba delle batterie con gli Esordienti e le altre categorie giovanili, su distanze ridotte. Verso le 17 sarà la volta di Allievi e tutti i master/assoluti. Per altre informazioni potete sintonizzarVi su questi siti:

www.clubdelmiglio.it www.atleticasegrate.com

L'8 settembre a Canelli si è disputato il Campionato Italiano assoluto sulla distanza dei 10 km. Ad ospitare la prova è stata la “Corsa sulle strade dell’Assedio di Canelli”. Gara che si svolge nelle strette, sottolineiamo strette, vie centrali della cittadina astigiana da anni. Manifestazione che aveva sempre avuto una dimensione locale, mentre questa volta doveva fare i conti con numeri ben diversi dal solito.

E’ successo di tutto. Spiace usare un'espressione forte e peraltro già impiegata in altri nostri articoli, in occasione di altre rassegne nazionali. Abbondantemente organizzate e generosamente distribuite sul territorio dalla FIDAL. Stavolta con l’aggravante che al posto dei soliti master, abituati ad essere dei “can da bòtte”, erano di scena gli assoluti. La crème della nostra atletica.

Gli assoluti non sono stati fatti entrare a tempo debito nelle griglie di partenza, ma lasciati a scorrazzare oltre la linea del via. Poi si è perso un quarto d’ora per spingere tutti indietro, come acciughe. Ovviamente quando si è partiti, schiacciati e sullo stretto, ci sono state delle cadute. Un atleta ha avuto una spalla lussata e stante il fatto che l’ambulanza era già impegnata in un altro intervento, ha dovuto attendere mezz’ora prima di essere soccorso e 45 minuti prima che i sanitari gli risistemassero la spalla che era uscita dalla sua sede. L’ambulanza ha finito per bloccare il percorso e quindi dopo un giro, ovvero dopo aver fatto correre gli atleti per oltre 3 chilometri, la gara è stata interrotta. Fermi ragazzi, abbiamo scherzato. Adesso ricominciamo… Ci sono volute altre due ore prima che fosse data una seconda partenza, con tanti saluti alla preparazione pre-gara, alimentazione, riscaldamento e compagnia bella. Al secondo tentativo è filato tutto liscio, anche perché nel frattempo oltre un centinaio di partecipanti avevano deciso di averne viste abbastanza e se ne erano già tornati a casa... Le prove giovanili, femminili e master hanno avuto altri inconvenienti, tra ritardi ed approssimativo conto dei giri, ma non ci perdiamo in dettagli, la frittata più gustosa ve l'abbiamo già descritta.

 (Si veda http://podisti.net/index.php/in-evidenza/item/4787-assoluti-di-canelli-cronaca-di-un-naufragio.html )

Ma continuiamo così, facciamoci del male, senza una efficace supervisione da parte della FIDAL dell’organizzazione e della messa in pratica delle linee guida da osservare in occasione di queste manifestazioni. Linee guida che forse non sono nemmeno così complete, o vengono disattese senza nessuna reazione federale, visto il ripetersi di queste figuracce.

In attesa che il Guinnes dei Primati, “certifichi” il record, riportiamo la notizia che arriva dagli USA e più precisamente dalla cittadina di Clinton nello stato dello Iowa, dove si sono svolte le “Mainly Marathons Heartland Series”. Una manifestazione che organizza 42 chilometri per diversi giorni consecutivi. Se vogliamo, sono i cugini americani della “Dieci maratone in 10 giorni” che si è appena svolta sul nostro lago d’Orta.

Il quinto giorno, lo scorso 23 Agosto, ai nastri di partenza si è portata anche Jennifer Smith, non prima di salire sulla bilancia che ha registrato il peso di 346 libbre, equivalente a circa 157 chilogrammi.

Sostenuta ed anche accompagnata da parenti ed amici ad ogni passaggio dei dodici giri previsti, la donna che ha avuto un passato molto complicato tra bulimia ed un incidente che l’ha costretta a letto per parecchio tempo, è riuscita a completare la prova.

Si è trattata in sostanza di una lunghissima camminata, durata 11 ore e 50 minuti, ma questo poco importa, così come l’omologazione del record. Ciò che conta è averla stimolata al movimento e lanciare un messaggio positivo a tutti coloro che si trovano in analoghe condizioni. Uscire dal suo guscio per fare del moto, non può che far bene. Nel frattempo Jennifer sta già pensando al primato sui 50 chilometri.

Speriamo solo che chi vuol battere il suo record, basato sul peso a non sulla prestazione cronometrica, non progetti d’ingrassare per diventare più pesante di lei!

Avete presente quando Vi sentite particolarmente stanchi e fate fatica a finire un allenamento? Oppure in maratona Vi sembra di trascinare un auto, tanto avete le gambe pesanti? Ebbene, c’è chi i famosi 42,2 chilometri li ha fatti tutti rimorchiando una BMW da 1,7 tonnellate.

Autore dell’impresa è stato l’ex marine Max Glover lo scorso 3 Agosto presso il circuito Bruntinghthorpe Proving Ground nel Leicestershire, a sua disposizione per 24 ore, il tempo cui è durata la prova.

Il britannico ha fatto questa faticaccia con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore di Julie Parker un’amica affetta da una rara malattia e che recentemente è stata operata. La Parker soffre infatti di una rara condizione chiamata carenza di alfa-1-antitripsina, il che significa che le manca un inibitore dell'enzima protettivo che la rende più vulnerabile al fumo, alla polvere e ad altri materiali tossici. Ciò aumenta il rischio di malattie polmonari. A causa della sua malattia ha appena subito un doppio trapianto polmonare, ma ora sta molto meglio.

Il ricavato della giornata sarà destinato ad un ente benefico di Harefield, consentendo ad altri pazienti di ricevere trapianti salvavita. Glover invece ha deciso di rinunciare all’abbonamento con l’ACI. Nel caso la sua auto restasse in panne, prenderà l’imbracatura nel baule e ci penserà lui stesso a trainarla alla più vicina officina ;-)

Siamo oggi in compagnia di Stefano Cislaghi, una delle anime della Polisportiva Pregnanese per parlare della gara non competitiva di sabato 14 Settembre, ma cominciamo con una curiosità, cosa sono questi “Run della Fontana”?

La fontana che si trova a Pregnana in via Vittorio Emanuele, di fronte al Municipio, è diventata il ritrovo abituale di un gruppo di podisti, per una corsa mattutina prima degli impegni giornalieri, o serale dopo il lavoro. Poi abbiamo giocato con la parola Run. In inglese la pronuncia di run suona come ran, rane in dialetto milanese.

Siete pronti per il 14 Settembre?

Si, tutto è programmato per assicurare una perfetta edizione della “6a Corri con i Run della Fontana”. Si partirà alle ore 17, ma vi aspettiamo già dalle 16 in Piazza S. Pietro e Paolo a Pregnana Milanese. Ci spostiamo dal Campo Sportivo in una posizione più centrale.

Ci sarà un servizio di spogliatoi?

Certo, ma non solo quello. Anche il deposito borse ed il… deposito bambini, nel senso che per i genitori che partecipano alla Corri con i Run della Fontana è possibile usufruire, su prenotazione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., del servizio di custodia dei bimbi. Ed alla fine della gara sarà possibile anche ricevere un massaggio da parte di specialisti del settore.

Parliamo del percorso.

Sono 12 chilometri su sentieri sterrati in pianura.

E’ un bel tracciato, confermo per esperienza diretta. Ci saranno altre distanze?

Certamente. Si potrà optare per la 5 chilometri sempre su sterrato oppure un giro da 3, quest'ultimo senza barriere architettoniche percorribile a tutti

Bravissimi. Per concludere hai altro da dire sulla “6a Corri con i Run della Fontana”?

Oltre allo zainetto come pacco gara, ci sarà anche una estrazione a premi fra tutti i partecipanti e il ricavato sarà devoluto a ONLUS Arcobaleno Rho che si occupa di creare momenti ricreativi per diversamente abili e per le loro famiglie. Tutte le info si possono trovare su www.rundellafontana.it oppure scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Loro insistono ed allora insistiamo anche noi. I personaggi sono sempre gli stessi e continueremo a non citarli, ma allo stesso tempo a porci degli interrogativi circa il senso di fare certe cose e poi pubblicizzarle.

Siamo purtroppo in Italia e come successo nel 2018 alla stessa “gara”, poi spiegheremo perchè scritto tra virgolette, una bimba di 7 anni ha corso 10 chilometri in un tempo che è stato definito “record europeo”. Anche qui le virgolette sono d’obbligo, perché la gara non è omologata FIDAL, il percorso meno che meno ed ovviamente nessun giudice federale farebbe correre una bimba di 7 anni su questa distanza.

A seguire, la stessa litania del 2018: il crono è inviato a chi raccoglie le migliori performance continentali per anno di età su di un sito che “certifica” il record europeo femminile, categoria, scusate ci viene da ridere, 7 anni. Sarebbe bello sapere chi ha conferito al sito l’autorità di certificare record. L’anno scorso era ovviamente la categoria 6 anni. La notizia viene ripresa da alcuni “siti sportivi” o generalisti, con tanto di foto dell’atleta in gara e celebrazione della bambina e dei genitori allenatori. Tristezza.

Francamente noi continuiamo a pensare che a 6 o 7 anni è giusto correre, ma per divertirsi. Per carità, anche gareggiando, ma su distanze congrue all’età ed al momento di crescita delle bambine in questione. Come quelle immortalate dal nostro “One Billion Photo”, al secolo Roberto Mandelli, nell’immagine di apertura.

Lunedì, 19 Agosto 2019 17:24

Noi runner abbiamo il cuore d'oro

Siamo a New York, zona World Trade Center. Il cuore della metropoli. La città si sta animando per un'altra giornata lavorativa. C'è un runner che sta completando il suo giro, prima della rapida doccia e successiva corsa verso il posto di lavoro. Sul suo tragitto c'è uno dei tanti senza tetto, seduto sul marciapiede. E' scalzo. Il runner cosa fa? Si ferma, si toglie le scarpe e gliele regala, proseguendo a piedi nudi. Non sappiamo se si è trattato di un'azione istintiva o "premeditata". Magari era già qualche giorno che vedeva il poveretto in quelle condizioni. Poco importa, quello che conta è il gesto, generoso, anonimo. Salvo che il tutto viene ripreso da un automobilista e finisce sui social network, per poi essere riportato dai media di tutto il mondo. Cosa ci volete fare, noi runner siamo fatti così. Abbiamo un cuore forte e sappiamo tenerlo in allenamento, con allenamenti molto duri, ma non solo. Anche con azioni del genere.

Sabato 3 Agosto è partita la sesta edizione della “Orta 10 in 10”, kermesse podistica che per dieci giorni offre quotidianamente la possibilità di correre una maratona, ma non solo. Nel menù, ogni anno più ricco, si sono aggiunte le opzioni 10 chilometri, maratonina e da quest’anno anche la ultra da 50 chilometri. Domenica siamo andati anche noi a dare un’occhiata, anzi qualcosa di più, perché il richiamo della foresta ci ha spinto a riprovare, dopo quasi una decade, i fatidici 42195 metri, invogliati da un tempo massimo di otto ore che rassicurava sul fatto di riuscire, in qualche modo, a portare a casa il risultato.

Luogo di partenza, arrivo e quartier generale il Lido di Gozzano, dove alle ore 8 partono in contemporanea tutte le gare. Percorso impegnativo, nominalmente solo al 15% in sterrato, ma specialmente all’inizio con tanti sassi e radici a cui fare attenzione. Anche il dislivello, dichiarato di 330 metri per i maratoneti, forse è qualcosa di più o almeno così è sembrato al nostro GPS che ne ha contati 437. Insomma, di tratti in perfetta pianura ce ne sono pochini. Partiti dal lido, il tracciato costeggia il lago, molto spesso in zone gradevolmente ombreggiate. Si tocca Pella e si arriva, in salita fino a Ronco, al giro di boa della mezza, da dove si ritorna alla partenza. Per mezzimaratoneti a quel punto è finita, mentre i maratoneti devono rifare il giro. Ai partecipanti alla 50km toccherà un altro pezzetto.

Circa 200 atleti al via domenica, di cui grosso modo la metà impegnati sulla distanza regina. Tra di loro molti partecipanti che resteranno qui tutti i dieci giorni per riuscire a collezionare le dieci medaglie che unite insieme formeranno un bel medaglione puzzle. Oltre a dar luogo ad una classifica generale di tutta la manifestazione. Nel plotone dei maratoneti molti specialisti o forse sarebbe meglio dire innamorati di questa distanza. Loro apprezzano Orta perché consente di appuntare altre dieci bandierine nei loro peraltro già ricchi registri che per l’Italia sono coordinati proprio dalla Casa Reale dei 42km, il  Club Super Marathon Italia che organizza questo evento. Alcuni sono veri e propri personaggi che meriterebbero degli articoli di descrizione a parte.

Ottima l’organizzazione, con cronometraggio, ristori, pasta-party, docce, toilettes e tutto quanto necessario. Gli accompagnatori possono aspettare i runner godendosi la spiaggia del lido e facendo un bagno. Inoltre per le serate sono programmate diverse animazioni comprensive di gite in barca e tanto altro. Servizi che prevedono anche un parcheggio per chi è venuto in camper ed una struttura scolastica dove i più parsimoniosi possono passare la notte, anzi le notti.

Chiudiamo con i vincitori del 4/8: Marco Bonfiglio (Impossibile Target) sui 50km, Marco Ferrari (Atl Paratico) in Maratona, Gabriele Signorelli (CUS ProPatria Milano) per la mezza ed Ivan Doniselli (La Michetta) nei 10km. E ricordando che fino al 12/8 c’è gente che corre tutti i giorni sul lago. Se volete, potete andare anche Voi, in quanto è possibile iscriversi anche in mattinata, arrivando per tempo.

Ultimi commenti dei lettori

Vai a inizio pagina