Direttore: Fabio Marri

* Per accedere o registrarsi come nuovo utente vai in fondo alla pagina *

Feb 08, 2024 428volte

Il via libera alla camera ipobarica consente agli atleti italiani di competere alla pari

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, finalmente anche in Italia è possibile utilizzare le camere ipobariche che fino a ieri erano considerate “doping”. Solo nel nostro paese però, in quanto praticamente in tutto il resto del mondo questa limitazione non esisteva.

Cos’è una camera ipobarica? E’ un apparato in grado di ridurre e mantenere una ridotta pressione al suo interno. Pressione inferiore a quella atmosferica, da cui il termine "ipobarica". Oltre agli usi medici, a scopo sportivo il trattamento ipobarico simula la riduzione di ossigeno nell'aria, come avviene ad esempio ad alta quota. Insomma, senza andare a prepararsi in altura ed ovviamente col supporto di specialisti, è possibile fare il trattamento anche a casa propria, con i vantaggi che è facile immaginare. In questa maniera l’organismo dell’atleta è stimolato ad aumentare la produzione di globuli rossi, consentendo una maggiore ossigenazione del corpo, con i vantaggi che si possono immaginare in sport di fatica come il ciclismo oppure in atletica leggera per chi gareggia nel fondo e nel mezzofondo.

Ci teniamo a sottolineare che nella comunicazione inviata dal Ministero della Salute alla Federazione Medico Sportiva e a tutte le federazioni sportive, si precisa quanto segue: "In riferimento all'ultimo decreto ministeriale che contiene la lista dei principi attivi e metodi dopanti del 23 ottobre 2023, che recita "Non è vietato l’utilizzo della camera ipobarica; l’atleta che ricorre a tale pratica deve rimanere sotto stretto controllo del medico sportivo sia prima che dopo l’utilizzo della camera ipobarica, si rappresenta che tale indicazione scaturisce da un approfondimento scientifico-bibliografico effettuato dal Consiglio Superiore di Sanità, che si è espresso su richiesta della Sezione per la vigilanza e il controllo sul doping del Comitato Tecnico Sanitario, per fornire un parere tecnico scientifico sulla possibilità di usare la camera ipobarica ad uso sportivo. Tale metodica era proibita, contrariamente a quanto già previsto dalla Wada (agenzia mondiale antidoping). Al fine di allineare il trattamento degli atleti italiani con quelli stranieri, la Sezione per il controllo sul doping ha ritenuto di procedere con la suddetta richiesta".

Era ora! I nostri non hanno più scuse nell’anno degli europei in casa e delle olimpiadi.

C'è solo da augurarsi che qualche atleta master da 6 al chilometro, ma già dotato di Vaporfly o scarpe similari, in un'ottica di un personalissimo Breaking4 in maratona, non acquisti la camera per trattamenti fai da te, con l'assistenza del cugino elettricista. 

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Lascia un commento

I commenti sono a totale responsabilità di chi li invia o inserisce, del quale restano tracciati l'IP e l'indirizzo e-mail. 

Podisti.Net non effettua alcun controllo preventivo né assume alcuna responsabilità sul contenuto, ma può agire, su richiesta, alla rimozione di commenti ritenuti offensivi. 
Ogni abuso verrà segnalato alle autorità competenti.

Per poter inserire un commento non è necessario registrarsi ma è sufficiente un indirizzo e-mail valido.
Consigliamo, tuttavia, di registrarsi e accedere con le proprie credenziali (trovi i link in fondo alla pagina).
In questo modo potrai ritrovare tutti i tuoi commenti, inserire un tuo profilo e una foto rendere riconoscibili i tuoi interventi.

Ultimi commenti dei lettori

Vai a inizio pagina