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Set 15, 2019 3021volte

Livigno(SO) - Inaugurazione ufficiale della pista di atletica: una festa

con Oscar Campari, da sinistra Sveva Gerevini, Sofia Montagna, Federica Palumbo, Enrica Cipolloni, Dario Dester con Oscar Campari, da sinistra Sveva Gerevini, Sofia Montagna, Federica Palumbo, Enrica Cipolloni, Dario Dester

Una grande festa, diversamente non la si può definire. Parte “istituzionale” ridotta al minimo, invece tanto spazio agli atleti, a bimbi e ragazzi ed anche a chiunque volesse pestare il nuovo tartan. Organizzazione curata nei dettagli dall’Azienda di Promozione Turistica di Livigno.

In realtà, già dalla fine di luglio, un discreto numero di villeggianti runner ha potuto provare l’emozione di correre in una nuovissima pista, situata a 1800 metri di altezza.

Una giornata davvero piena…di tutto. Per quanto riguarda la presentazione vera e propria, giustamente orgogliosa l’amministrazione comunale nella persona sia del sindaco, Damiano Bormolini, che del vice sindaco, Remo Galli. Felice ed entusiasta il presidente della locale Azienda di Promozione Turistica, Luca Moretti, che vede un suo sogno finalmente realizzato.

Pierangelo Molinaro, una vita intera alla Gazzetta dello Sport, ha saputo mettere in evidenza tutti gli aspetti sportivi e delle opportunità uniche di un impianto con queste caratteristiche. Oscar Campari, consigliere nazionale Fidal, oltre ad aver portato il saluto del presidente regionale e quello nazionale, ha manifestato tutta la soddisfazione e disponibilità della federazione a fare sì che Livigno diventi un polo di riferimento per tutta l’atletica di livello.

La parte ufficiale della presentazione si è esaurita rapidamente e poi…tutti in pista. Dopo il tradizionale taglio del nastro, con la benedizione del parroco Don Giuseppe Longhini, si è dato il via ….alle danze.

Erano presenti dei giovani atleti, che peraltro hanno già diverse presenze in nazionale, che si sono esibiti nelle loro specialità, le prove multiple (eptathlon e decathlon). Sveva Gerevini (1996), campionessa assoluta 2018 e 2019. Federica Palumbo (1995), due volte campionessa assoluta. Sofia Montagna (1999), campionessa italiana under 23. Enrica Cipolloni (1990), l’atleta dalla carriera agonistica più lunga, dieci volte campionessa italiana. Dario Dester, campione italiano under 20, 4° ai recenti campionati europei.  Era presente anche il prof. Frittoli, allenatore di Gerevini e Dester

Questi atleti, oltre a correre, lanciare e saltare, si sono prestati con disponibilità e simpatia a tutto il pubblico presente.

Presente anche un’atleta…più stagionato, ma che in quanto ad entusiasmo ed impegno è un esempio per tutti i giovani: il martellista Marco Lingua. Smaltita la delusione perché non potrà partecipare al mondiale in Qatar (mancanza delle misure minime richieste) guarda con fiducia all’Olimpiade di Tokio 2020, sarebbe la sua terza, a 42 anni. Ha dato spettacolo ai tanti bimbi e ragazzi presenti, non solo per la componente strettamente sportiva; e non ha mancato nemmeno di lanciare il martello a 70 metri, subito dopo pranzo e con zero riscaldamento.

Regista sul campo è stato Oscar Campari, consigliere nazionale Fidal; che ha coordinato le varie prove raccontando le storie degli atleti e spiegando le varie specialità.

Poi pista aperta per tutti, grandi e piccoli, prove dai 60 agli 800 metri, salti e lanci col vortex. 

Anch’io, fuori programma, ho potuto correre su questa pista ed è stato bello ed utile farlo direttamente con l’architetto Giuseppe De Martino, che ha progettato e realizzato questo impianto, peraltro è podista e sportivo a tutto tondo. Ovvia la curiosità di conoscere tanti particolari, una pista a questa altitudine è certamente più difficile da realizzare e mantenere nel tempo. In sintesi, questo è che ho inteso dalle sue osservazioni: diversamente da ciò che si potrebbe pensare, le principali difficoltà non derivano da un elevato irraggiamento solare o da temperature particolarmente basse, bensì la notevole escursione termica, che metterà a dura prova i materiali di cui è composta la pista. Nel periodo invernale non verrà coperta, la neve funzionerà some una sorta di isolante termico. Sono state rinforzate le aree sottoposte a maggiore sollecitazione ed usura, quali le pedane di salti e lanci, in particolare nei punti dove gli atleti esercitano una maggiore pressione.  Abbiamo utilizzato dei materiali di alta qualità, il “segreto” per ottenere i risultati migliori. Materiali che, grazie ad una scelta progettuale, garantiranno un elevato assorbimento dello shock causato dall’impatto al suolo, così consentendo il maggior beneficio nel corso degli allenamenti. Infine, ma non è un dettaglio, intorno alla pista c’è un vallo che proteggerà in parte gli atleti e le loro prestazioni, vallo costruito utilizzando terra di riporto.

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