Direttore: Fabio Marri

* Per accedere o registrarsi come nuovo utente vai in fondo alla pagina *

Giu 01, 2020 2736volte

Finto podista in nero accoltella per gelosia e si fa beccare

Felpina nera ti porta in galera... Felpina nera ti porta in galera... Carabinieri Modena - R. Mandelli

Il cosiddetto “liberi tutti” scattato progressivamente dal 4 maggio ha prodotto indubbie conseguenze positive, ma anche qualche spiacevole inconveniente. Anzitutto, sono smesse le aggressioni verbali o talvolta fisiche a podisti presunti ‘untori’: oggi, tutt’al più, ci possono sgridare se non portiamo la mascherina trovandoci a meno di una distanza ‘sociale’ variabile a seconda dei singoli ordinamenti dei nostri staterelli regionali. Però, abbiamo ripreso a girare, sicuramente tra una provincia e l’altra, a breve anche tra regioni.
È così successo che a Finale Emilia (località che, come dice il nome, si trova al confine fra quattro province e tre regioni: Emilia, Lombardia, Veneto, in particolare Modena, Ferrara, Rovigo, Mantova) sono cominciati ad arrivare anche i foresti, podisti e non solo. E sabato 23 maggio, in un parchetto quasi in centro della cittadina, attraversato da una pista ciclabile, è stato visto un podista, completamente vestito di nero, compresa la mascherina nera antiCovid (non voleva essere sgridato?), occhiali scuri alla Blues Brothers, guanti calzoni e cappuccio della felpa calato sul capo, saltare via in fretta dalla postazione in cui stava facendo stretching (però agli arti superiori, dice un testimone) e avventarsi contro un pacifico operaio ceramista 54enne che stava rientrando a casa col cartoccio del pane sottobraccio.
Estratto un cutter, il “podista” ha colpito al collo il malcapitato e l’ha lasciato a terra sanguinante: qui le fonti divergono, secondo un testimone l’accoltellatore sarebbe rimasto alcuni istanti a vedere i risultati della sua impresa (risoltasi positivamente per la vittima, dopo un intervento d’urgenza all’ospedale di Bologna), secondo altri è scappato, liberandosi degli indumenti a qualche centinaio di metri, con una raccolta differenziata un po’ particolare: una campana per il vetro! E poi ci casca l‘asino: la fuga finale sarebbe avvenuta non a piedi ma in auto, un’auto che le tante telecamere che sorvegliano tutti (tranne i ladri delle nostre biciclette) avevano ripresa nell’arrivare a Finale addirittura tre ore prima dell’accoltellamento. Un lungo-lento, o uno stretching accurato come ci è stato raccomandato in questi mesi di poca attività motoria?
Chi sta leggendo ha già trovato indizi che non depongono a favore di un collega podista: nel maggio padano, chi corre ormai con guanti e felpa? E la mascherina, la portiamo davvero? Senza dire che l’uso delle strutture fisse come gli attrezzi da ginnastica è fortemente sconsigliato se non vietato… Come avrebbe detto l’ispettore Rock: il vostro piano era ben congegnato, ma avete commesso un errore (uno solo?).
Infatti: in pochi giorni i carabinieri, coordinati dal PM  Giuseppe Amara, hanno risolto il giallo dell’uomo in nero, talmente sagace da aver acquistato il taglierino il giorno prima, con tanto di scontrino, e da aver fatto sapere che, appena fosse stato dato il via libera interregionale (cioè da mercoledì prossimo), avrebbe tagliato la corda: stavolta non col taglierino, finito nella campana del vetro.
Ovviamente non si tratta di un podista ma di un 50enne pizzaiolo, originario di Rieti e residente a Reno Centese: località, per chi non lo sapesse, a un paio di km da Finale, dalla quale dunque un qualunque podista vero sarebbe venuto non in auto ma a piedi, giusto per lo spazio di un riscaldamento. Da quelle parti, in tempi normali, il calendario podistico amatoriale sarebbe ricchissimo: è rinomato “Al Gir dal Cisol”, una corsa di fine luglio organizzata (pensate un po’) dalla Podistica Finale Emilia; ma tutto luglio e settembre sono animati dalle manifestazioni serali dei “Parchi in movimento”, che coinvolgono il vicino comune di Casumaro: a sua volta celebre per la rimpianta corsa del Gatto Nero, che forse avrà suggerito il costume da pseudo-podista al pizzaiolo.

Ma perché l’ha fatto? Le prime impressioni accreditavano il gesto di uno squilibrato, ma ricordandosi anche dell’antico proverbio francese “Cherchez la femme”, le indagini hanno persuaso l’aggressore a confessare il cosiddetto “movente passionale”: “presunti motivi di gelosia”, dicono i primi comunicati successivi all’arresto del finto podista il 29 maggio. Anche qui, le informazioni divergono (è chiaro che gli avvocati difensori hanno cominciato a rimestare il cibo tipico di quelle parti, la papparuccia o calzagatti) e ve le diamo tutte senza accreditarne nessuna: il ferito sarebbe “il marito dell’amante dell’accoltellatore”; oppure non proprio il marito ma insomma il compagno; oppure ancora (ma qui sento puzza di azzeccagarbugli che girano il pentolone) sarebbe lui quello che “avrebbe avuto attenzioni nei confronti di una donna impegnata”. E ovviamente si potrebbe andare avanti: impegnata con chi? col pizzaiolo o con una terza persona? In attesa di un dibattito a talk-show unificati, non senza l’intervento di un virologo assunto dalla difesa per sostenere l’attenuante della lunga clausura sul comportamento poco “sociale” dell’aggressore, ci premeva dire che stavolta, proprio no, non è un “delitto del podista”!

 
What do you want to do ?
New mail
 
What do you want to do ?
New mail
 
What do you want to do ?
New mail

Lascia un commento

I commenti sono a totale responsabilità di chi li invia o inserisce, del quale restano tracciati l'IP e l'indirizzo e-mail. 

Podisti.Net non effettua alcun controllo preventivo né assume alcuna responsabilità sul contenuto, ma può agire, su richiesta, alla rimozione di commenti ritenuti offensivi. 
Ogni abuso verrà segnalato alle autorità competenti.

Per poter inserire un commento non è necessario registrarsi ma è sufficiente un indirizzo e-mail valido.
Consigliamo, tuttavia, di registrarsi e accedere con le proprie credenziali (trovi i link in fondo alla pagina).
In questo modo potrai ritrovare tutti i tuoi commenti, inserire un tuo profilo e una foto rendere riconoscibili i tuoi interventi.

Ultimi commenti dei lettori

Vai a inizio pagina