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Dic 10, 2020 2683volte

Presentata la Maratona di Reggio Emilia, Special Edition

Alcuni dei protagonisti, da sinistra in senso orario: Giovanna Epis, Catherine Bertone, Anna Incerti, Giovanni Grano, Francesco Bona, Xavier Chevrier Alcuni dei protagonisti, da sinistra in senso orario: Giovanna Epis, Catherine Bertone, Anna Incerti, Giovanni Grano, Francesco Bona, Xavier Chevrier

IN TV - Una sintesi televisiva del Campionato italiano assoluto di maratona a Reggio Emilia è prevista martedì 15 dicembre su RaiSport dalle ore 22.45 alle 23.30.

Reggio Emilia, 10 dicembre 2020 - Si è tenuta questa mattina, a distanza, la conferenza stampa di presentazione della Maratona di Reggio, una versione Special Edition perché riservata agli atleti in possesso di determinati tempi di accredito. Valevole quale campionato di specialità, vedrà al via domenica 13 dicembre i migliori interpreti della maratona.

Presenti le autorità locali nella persona del sindaco di Reggio Emilia, Luca Vacchi, e l’assessore allo sport, Raffaella Curioni; per quanto riguarda la federazione il presidente di Fidal Emilia Romagna, Marco Benati. 

Il presidente della Tricolore Sport Marathon, Paolo Manelli, ha presentato la manifestazione soffermandosi su alcuni aspetti peculiari. Innanzi tutto la sicurezza, testimoniata dalla scelta del percorso: quattro giri di uguale distanza nel Parco Industriale di Mancasale, con la sede logistica presso la Fiera di Reggio Emilia. Effettuazione della prova tampone veloce, nonostante non sia specificamente richiesto dalle norme federali. Atleti tutti situati presso alberghi dedicati, allo scopo di creare un’adeguata “bolla” di contenimento.

Tutto ciò è stato possibile, come ha più volte rimarcato, grazie alla collaborazione di tutti. Non meno importante l’iniziativa della maratona a distanza, a Paolo Manelli non piace chiamarla virtuale, perché si deve correre per davvero. Oltre 400 gli iscritti, 4500 euro che verranno dati in beneficenza. 

Per quanto riguarda gli atleti al via ci saranno molti dei più forti maratoneti e diversi importanti esordi, a cominciare dal valdostano Xavier Chevrier, specialista della corsa in montagna recentemente ha assaggiato l’asfalto con ottimi risultati, sotto i 30 minuti alla Stralugano e 1:03:25 alla mezza di Verona.

Esordienti, e promettenti, i burundiani Irabaruta e Nzikwinkunda, ovviamente non correranno per il titolo italiano ma per la vittoria, forti di personal best di poco superiori ai 62 minuti sulla mezza maratona.

Presente col miglior tempo di accredito (2:15:25) Alessandro Giacobazzi (nella foto), talento modenese in crescita. Giovanni Grano, due maratone corse in 2:16 e :17, tra i favoriti per il titolo italiano. Sarà certamente davanti a giocarsela Francesco Bona, che proprio a Reggio Emilia nel 2019 ha corso in 2:17:59. Poco più sotto, almeno stando ai tempi di accredito, Alessio Terrasi, campione italiano nel 2018. Sulla carta la vittoria parrebbe una questione riservata ai nomi sopra menzionati, tuttavia c’è un gruppetto di outsider con tempi tra 2:22 e 2:25 che potrebbe fare molto bene: Salvatore Gambino, Andrea Soffientini, Loris Mandelli, Matteo Vecchietti, Andrea Astolfi, Domenico Ricatti. Poi la maratona è sempre…molto lunga e insidiosa e le sorprese potrebbero sempre arrivare.   

Tra le donne il titolo non è l’unico leit motiv della gara, dato che si corre anche per il minimo olimpico verso Tokio 2021. Giovanna Epis dovrebbe essere a posto (Rotterdam 2019, 2:29:11), ma magari cercherà conferma, soprattutto per sé stessa. Intanto ai mondiali di mezza maratona di Gdynia (Polonia) ha aggiornato il suo record personale sulla mezza maratona, portandolo a 1:11:34. Al via Catherine Bertone, che detiene la miglior prestazione mondiale nella categoria SF45, 2:28:34, ottenuta a Berlino nel 2018; potrebbe stupire, ancora una volta, a dispetto dei suoi 48 anni. Torna alla maratona Anna Incerti, gara che non corre dal 2017, invece ha fatto delle buone mezze maratone nel 2019. Di qualità la presenza delle atlete straniere: la svedese Charlotta Fougberg, porta in dotazione un personale di 2:29:40 (Siviglia 2019) e un eccellente 1:10:19 ai recenti campionati del mondo sulla mezza distanza. La ruandese Clementine Mukandanga, che nel 2018 a Firenze ha chiuso poco sopra il muro delle due ore e trenta; poi Elvaine Nimbona, classe 1998, gareggia spesso in Italia, anche lei molto vicina allo stesso tempo della connazionale.

La vittoria, e il titolo italiano, sembrerebbe una questione tra queste atlete, ma non saranno molto lontane le agguerrite Eliana Patelli ( due volte vincitrice a Reggio Emilia) e Teresa Montrone, campionessa uscente dell’edizione 2019.

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