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Ott 27, 2021 Paolo Gino 1418volte

C'ero alle Alpi

Piazza Castello, Torino, partenza; Ponte romano, Pont San Martin, arrivo Piazza Castello, Torino, partenza; Ponte romano, Pont San Martin, arrivo

100 chilometri delle Alpi, da Torino a Pont Saint Martin, si correrà il 30 ottobre.

"Non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore". Fare una cento non è uno scherzo ma si fa… Invece organizzarla è un’altra cosa, quasi la tripla fatica di una maratona in linea: fatica, fatica, fatica. Anche se non sono alle prime dopo 116 maratone ed ultra organizzate questa è la mia prima 100 km in linea. Nonostante la provata professionalità di Enzo Caporaso è un grande salto di qualità e la speranza di perpetrare una tradizione consolidata e un nome che vola altisonante sopra le Alpi.  

“La 100 Km più bella del mondo”, spesso basta iscriversi ad una qualsiasi gara sulla distanza in giro per il mondo per ascoltare un’affermazione di questo tipo. La voce, per quanto spesso non del tutto usurpata, viene naturalmente messa in giro dagli stessi organizzatori che, fedeli al proverbio: “Ogni scarafone è bello a mamma sua”, sono convinti che più bella della loro gara non ce ne siano.

ASD “Orta 10 in 10” non sfugge alla tradizione di dare il massimo ai partecipanti una convinzione che analizzando a fondo i “perché”, quasi viene da crederci.

La 100 Km delle Alpi, si sviluppa su “un percorso in linea tra le città di Torino e Pont Saint Martin”. Partire dal capoluogo Sabaudo alla volta della Valle d’Aosta che abbraccia rapidamente con le sue maestose e avvolgenti cime il “viaggiatore” è già di per se un buon motivo per credere alla verità dell’affermazione, se aggiungiamo poi l’infinità di sorprese che si incontrano lungo il percorso ecco allora farsi largo l’idea che allora non sia poi così azzardata l’affermazione.

Si aggiunga che la 100 Km delle Alpi poi, con partenza da Torino ed arrivo nella cittadina di Saint Vincent, riprende un’antica tradizione sulle lunghe distanze, attività che in Italia, proprio dalla nostra città prese il via nel lontano 1963.

Cenni storici

Fu proprio nel 1963 infatti che si inaugurò nel nostro Paese l’era dell’Ultramaratona con una corsa di circa 100 Km su un percorso tracciato sulle strade che univano Torino e Saint Vincent. A quella originale scommessa gli iscritti, veri pionieri delle ultra distanze furono solo 12 e la vittoria arrise a due di loro che varcarono il traguardo abbracciati dopo 18h,30’.

La sfida era ormai lanciata e, in un crescendo di partecipazione, fu disputata ininterrottamente fino al 1987, edizione che vide la vittoria di Boris Bakmaz. 

Sospesa dal 1988 al 1995, fu oggetto di un revival 18 maggio 1996 che vide però la partenza invertita e l’arrivo a Feletto 75 km, infine ultimo tentativo (26a edizione effettiva) il 27-28 settembre 1997, arrivati 70. Fu quella l’ultima 100 Km su strada che si corse in Piemonte fino al 2009 quando dopo 12 anni di assenza, l’animo ultra dei nuovi organizzatori decise che era ora di riportare l’ultra distanza sul territorio che l’aveva vista nascere.

50 anni di storia dell’ultramaratona in Piemonte hanno creato diverse “leggende” come ad esempio Attilio Liberini e Boris Bakmaz, plurivincitori della Torino Saint Vincent, e il secondo ancor oggi in attività.

In particolare ci piace ricordare come lo scomparso Liberini dopo i successi giovanili alla Torino Saint Vincent prese parte alla prima edizione della 100 Km delle Alpi, quella del 2009 classificandosi ultimo in 18h. Siamo sicuri che tra i ricordi più belli di Attilio abbia avuto l’immagine di quel traguardo varcato all’alba di una domenica di ottobre quando al suo arrivo fu accolto come il vincitore.

Un’altra particolarità della 100 Km delle Alpi sono le decine di esordienti sulla distanza che la gara può vantare, a riprova di quanto vero ci sia nell’affermazione: “volere è potere”.

Formula evento:

Corsa a gara in linea di 100 chilometri con partenza da Torino ed arrivo a Pont Saint Martin. La partenza degli atleti, tradizionalmente avvenuta il secondo sabato di ottobre, stavolta è fissata alle ore 10.00 del 31 ottobre.

 Perché questa formula?

In questo momento la corsa sulla distanza più famosa in Italia è la 100 chilometri del Passatore che si tiene ogni anno l’ultimo week end di maggio su un percorso che va da Firenze a Faenza. La gara attira ogni anno oltre 1500 concorrenti ma si sono toccate in passato punte intorno ai 2000 iscritti. Si tratta dunque di un modello consolidato che ha dimostrato nel tempo di essere un modello di successo, tanto da essere riconosciuto dagli organismi internazionali, prova valida per l’assegnazione di titolo mondiale. 

Modello organizzativo:

Il compito organizzativo consiste nell’allestire sul percorso, un punto di ristoro circa ogni 5 chilometri e presidiare gli incroci dove occorre. L’allestimento dei suddetti punti ristoro è curato dall’organizzazione con l’ausilio dei volontari di ogni singolo comune attraversato.

20 punti di ristoro, decine di incroci presidiati il tutto  gestito da personale volontario che l’entusiastica adesione delle amministrazioni comunali dei territori attraversati ha reso disponibile, garantiscono a tutti: partecipanti, accompagnatori, passanti, la sicurezza indispensabile alla buona riuscita dell’evento. 

Percorso:

La 100 Km delle Alpi, come detto di fatto la gara che riprende la tradizione dell'ultramaratona più antica d'Italia, la prima, disputata nel 1963 che ebbe partenza proprio da Torino, non poteva che partire dalla centralissima Piazza Castello, cuore della prima Capitale d'Italia.

Abbandonata la piazza, scendendo lungo i viali dei giardini Reali da dove sembrerà di poter sfiorare la Mole Antonelliana, si andrà in direzione nord, entrando nel parco della Colletta. Da qui la vista della Basilica di Superga comincerà ad essere sempre più chiara fino al punto di sembrare di poterla quasi toccare.

Torino, la città dei due fiumi: la Dora che costeggeremo fino all'uscita del parco per poi dirigerci verso l'altro fiume, il Po, che i concorrenti attraverseranno percorrendo Ponte Sassi. Da qui, dopo un breve tratto su viale Agudio, si entrerà nel Parco del Meisino, immersi nel verde, fino ad arrivare sull'argine del fiume che si costeggerà fino all'arrivo nel comune di San Mauro.

Attraversato il Ponte Vecchio (oltre 100 anni di storia), si farà ritorno verso la città seguendo la riva opposta del fiume per arrivare così al quartiere Bertolla, un vero gioiello urbano, con le sue costruzioni basse, tanto da farlo sembrare un paese delle fiabe. Da qui si imboccherà la ciclabile del canale Michelotti, che è stato il solo derivato dal Po nel territorio torinese a garantire fin dal 800, un flusso d'acqua adeguato ai mulini municipali detti della Madonna del Pilone.

Seguendo poi via Rubens Fattorelli prima e Strada comunale dell'Abbadia di Stura poi, si arriverà al quartiere Aurora, dove si passerà a fianco dell'omonima fabbrica di fama mondiale di penne stilografiche, vere icone degli anni '60 - '70 .

Aurora è l'unica azienda italiana ed una delle poche al mondo, che si occupa interamente di tutte le fasi di produzione, incluso il pennino, vero cuore della stilografica. Non a caso i suoi prodotti sono oggetto di culto per i collezionisti di tutto il mondo oltre ad essere stati i primi strumenti di scrittura ad essere esposti al MOMA di New York.

Usciti definitivamente dalla città si prenderà la via per Leini dove nella piazza centrale gli atleti troveranno uno dei 20 punti di ristoro sistemati lungo il percorso. Da qui attraversando prima Lombardore, poi Feletto e poi ancora Cicogno, si arriverà ad Agliè, tra i comuni più ricchi di bellezze tra quelli attraversati, dove si arriverà nella piazza del Castello Ducale (reso famoso al grande pubblico grazie al successo della fiction RAI "Elisa di Rivombrosa") affrontando la salita dei giardini, adorni di fontane. E se ancora non bastasse, Agliè offre ancora uno squarcio di cultura, giacché il percorso passerà a pochi metri da Villa Il Meleto, la casa del grande scrittore Guido Gozzano.

Usciti dal territorio di Agliè si affronteranno le strade della Valchiusella.

Baldissero Canavese, Vidracco, Vistrorio e poi su fino alla punta più alta del percorso (610 m) di Alice Superiore. Da qui giù in discesa fino a Lessolo, costeggiando il lago di Alice tra il verde lussureggiante delle alture Moreniche delle Alpi Graie.

Abbandonato Lessolo si arriverà a Baio Dora e da qui a Tavagnasco, altro Comune ricchissimo attraversato dalla 100 Km delle Alpi. Giunti poi a Quincinetto il traguardo sarà ormai vicino. Infatti a questo punto non resterà che giungere a Carema, ultimo Comune del territorio piemontese, per giungere in Valle d'Aosta dove dopo un breve anello, parte del tracciato della Maratona della Valle d'Aosta, si arriverà trionfali nella piazza centrale di Pont Saint Martin, proprio all'ombra del Ponte Romano, simbolo della città, che in un finale di grande suggestione, verrà attraversato da tutti i finisher prima di tagliare il traguardo dove troveranno ad accoglierli oltre che all'esclusiva medaglia, tutto il calore degli organizzatori oltre all'abbraccio maestoso dei monti che circondano la Valle.

Una caratteristica particolarmente apprezzata dalle centinaia di concorrenti che in questi anni hanno scelto la 100 Km delle Alpi per vivere i loro 100 Km di emozioni, è data dal fatto che la corsa non si limita a transitare sul territorio dei singoli comuni, ma li attraversa tutti, uno per uno, nel loro centro storico, garantendo così agli atleti oltre alla possibilità di scoprire veri tesori d’arte anche il sostegno degli abitanti diventati ormai grandi appassionati dell’evento. 

Come iscriversi:

Collegati al sito icron.it, troverai nell’apposita sezione il link dal quale compilare il modulo di iscrizione, in alternativa puoi contattarci telefonicamente al numero +39 337225250

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