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Roberto Annoscia

Roberto Annoscia

Martedì, 18 Giugno 2019 22:51

Capurso (BA) - 6^ Capursoincorsa

16 Giugno - La migliore edizione della Capursoincorsa, gara provinciale di 9900 metri, ma di livello nazionale per organizzazione e qualità dei partecipanti.

Il presidente Vito Cassano, con la collaborazione di tutti i soci della Bio Ambra New Age, ha davvero fatto le cose per bene, raccogliendo plausi e applausi in modalità generale, soddisfacendo le aspettative di tutti i partecipanti.

664 gli scritti, ottimi numeri per una gara di metà giugno, nell’estate rovente pugliese, valevole come terza tappa del Circuito Provinciale “Terra di Bari”: la rinuncia al mare, sacrifici a tavola, ma il dovere chiama e a Capurso si deve andare.  

Il ritrovo è fissato presso la Biblioteca Comunale in Piazza Giacomo Matteotti: alle spalle la sede del locale Comune, più in fondo il santuario della Madonna del Pozzo, nella speranza che porti salute e pace a tutti.

Rapide le operazioni di definizione delle iscrizioni, nel locale poco distante si ritirano i pacchi gara, 5 euro l’iscrizione base, basta aggiungerne altri 2 per ricevere anche la bella maglia tecnica, scelta da tutti operata.

A disposizione degli atleti la struttura dei bagni della biblioteca e quella pubblica poco distante; non manca la musica con i bravissimi componenti del “The Blue Fish” a suonare dal vivo e la tecno sparata dal giovanissimo dj Mauricio.

Voce della manifestazione è quella di Giovanni Locorotondo, fin troppo bravo per essere alla prima esperienza, pronto anche a recepire al volo eventuali suggerimenti tecnici.

Segreteria curata dai validi rappresentanti di Tempogara, di supporto ai Giudici della Sezione di Bari, nella redazione delle classifiche a fine arrivi.

Come accennato, picchia il sole, fa davvero caldo, la sottile brezza che spira è insufficiente: manca, per fortuna l’afa del giorno prima, occorrerà comunque gestire le forze onde evitare cali di pressione e crampi.

Area partenza creata ad arte con zona pole riservata ai migliori cinquanta e alle migliori dieci della tappa precedente del Circuito, con speciali wild card per pochi eletti: gli atleti si schierano con ordine e rispetto, tutto è pronto per la partenza.

Arrivato il permesso dei locali Vigili dopo il giro ispettivo sul tracciato, si può sparare il colpo di via; la pistola è nelle mani del Sindaco, Francesco Crudele, che dà il via alle ostilità.

Premi in danaro in palio e partecipazione di atleti di prima fascia come Selvarolo, Grieco, Auciello, Gaeta, Milella, Mastrodonato; in campo femminile, la previsione è tutta a favore di Daniela Tropiano.

Tracciato che prevede un iniziale giro di oltre due chilometri che riporta gli atleti sul punto di via, ma in senso contrario e contro sole, prima di intraprendere il giro più lungo che li riconduce qui solo all’arrivo.

Tracciato non del tutto facile, con alcune variazioni di pendenza e soprattutto un tratto di sterrato, non gradito da tutti; tracciato panoramico che attraversa città e periferia di tutta Capurso, ben sorvegliato, blindato al traffico veicolare e con due ristori di acqua.

La lotta per la vittoria si restringe sin dal primo passaggio al duo dell’Atletica Casone Noceto, Il palese Giovanni Auciello e l’andriese Pasquale Selvarolo, con il secondo ben più giovane del primo…

Al femminile procede spedita Tropiano, tanti spettatori non la notano nemmeno per via dei capelli corti e del passo rapido.  

Lo sviluppo della gara porta progressivamente Auciello a staccarsi, il divario si fa man mano sempre più netto, tanto che Auciello spunta sul viale di arrivo in totale solitudine, andando a tagliare il traguardo, tra gli applausi convinti della folla e gli incitamenti dello speaker, in 31:02, regalando 35 secondi al bravissimo Pasquale, che mi è apparso leggermente sofferente, che conclude secondo in 31:37. Terzo posto per il terlizzese Vincenzino Grieco (Atletica Castello Firenze) in 32:40.

Gran bella prestazione per Francesco Milella (Pedone Riccardi Bisceglie), quarto in 32:54, che precede Giuliano Gaeta (Montedoro Noci), reduce da una serie di successi, quinto in 33:49, e il combattivo Nicola Mastrodonato (Pedone Riccardi Bisceglie), sesto in 34:34. Settimo gradino della top ten per il triatleta Vito Perta, che conclude in 34:40, seguito dal grintoso Nuccio Busto (Dof Amatori Turi), ottavo in 34:44, e dal mai domo Pietro Antonio Tamborra (Free Runners Molfetta), nono in 35:00, e dal caro lucano Antonio Francolino (Fiamma Olimpia Palo), decimo in 35:12.

In campo femminile, non ce n’è per nessuna: Daniela Tropiano (Atletica Monopoli), tra un sorriso e uno sbuffo, domina e conclude in 39:03; brillante prestazione per Ornella Donghia (Nadir on the road Putignano), che chiude seconda in 40:37, con la generosa Damiana Monfreda (Amatori Atletica Acquaviva), terza in 41:07.

Sempre terribile, Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitonto) è quarta in 41:14, a precedere la battagliera Maddalena Carella (La Fenice Casamassima), quinta in 42:38, con la “mister” Adriana Dammicco (Atletica Bitritto), sesta in 44:13. La bella gioventù di Annarita Cazzolla (Bitonto Runners) è settima in 44:27, a  precedere tutta la grinta di Angerla Tenerelli (Gioia Running), sentitasi poco bene dopo l’arrivo, ottava in 44:47, a precedere la mai doma Cassandra Barbieri (Manzari Casamassima) , nona in 45:03, e la distinta Silvia Acquaviva (Martina Franca Running), decima in 45:03.

532 gli arrivati, 107 le donne con graduatoria chiusa da Annamaria Narici (Rutigliano Runners) in 1:21:37 e 425 gli uomini con Vincenzo Mirizzi, 86 anni e tanta vitalità, a chiudere gli arrivi in 1:40:30.

Ristoro finale a ritmo di musica, con tanta birra fresca, focaccia (finita presto, però!) e tanta mortadella a pezzi, oltre chiaramente all’immancabile acqua.

Alla presenza del Sindaco, Crudele, e di alcuni assessori del locale Comune (da lodare senz’altro per la vicinanza e l’appoggio alla manifestazione) comincia la cerimonia di premiazione, in cui sono sorteggiati ben due pacchetti (viaggio , pettorale, albergo) per le maratone di Firenze e di Verona, a scelta, offerte dall’agenzia Vivi e Sorridi di Vito Viterbo, podista e organizzatore di viaggi.

Cerimonia partita chiaramente dai due vincitori, Auciello e Tropiano, premiati con trofeo, articolo tecnico e busta rimborso; a seguire Selvarolo e Grieco e Donghia e Monfreda, per completare i due podi e gli atleti aventi dirito al rimborso-premio.

A seguire la ribalta per i meritevoli delle varie categorie, tutti premiati con articolo tecnico fornito dallo sponsor; premi anche per gli atleti liberi e per il primo capursese, il brillante Giuseppe Midea.

Per finire, ecco la premiazione, con targa e rimborso delle prime cinque società per numero cumulativo di atleti giunti al traguardo: vince la Atletica Adelfia con 44 arrivati, su Dof Amatori Turi (39), Amici Strada del Tesoro Bari (29), Pedone Riccardi Bisceglie (24) e La Pietra Modugno (24).

La foto di gruppo degli Organizzatori e la manifestazione è definitivamente conclusa, la Madonna torna alla sua solita tranquillità, per Vito Cassano e l’intera Bio Ambra New Age la soddisfazione di aver dato vita ad una bella manifestazione che ha davvero appagato tutti i presenti.

Martedì, 18 Giugno 2019 14:03

Massafra (TA) - 3^ Dreherrun

16 Giugno - Una festa, una grande festa all’insegna della corsa e della buona birra alla porte di Massafra, sulla statale 100: per il terzo anno consecutivo, si è disputata la Dreherrun, simpaticissima gara nell’omonimo stabilimento, sempre più gradita dai podisti pugliesi.

Ad organizzare la Marathon Massafra, che in collaborazione con la direzione dello stabilimento, offre da subito ogni genere di confort ai podisti convenuti, dal parcheggio interno ai bagni chimici, alla comoda e rapida distribuzione dei pettorali e chip, al ricco pacco gara, contenente maglia tecnica celebrativa e una serie di gadget Dreher, oltre i soliti prodotti alimentari (6 euro il costo d’iscrizione).

Sempre splendida l’accoglienza da parte di tutti i soci della Marathon, a cominciare dalla solare presidentessa Tundra Chiaradia, che hanno una parola, una pacca, un sorriso per ciascun “ospite”.

Giornata estiva, davvero da mare o da ombra, non certamente ideale per correre: ma il cuore dei podisti, inteso sia come organo vitale che come forza interiore, è più forte di tutto, ed eccoli allora a gareggiare sotto questo scatenato sole, con temperature infernali.  

Presenta la manifestazione Michele Cuoco: il caldo gli fa senz’altro bene, visto che si dimostrerà vivace e gioioso nella precisa cronaca dell’evento.

In collaborazione con il valido gruppo dei Giudici della sezione di Taranto, operano gli addetti di Cronogare, particolarmente attenti nel controllo e nella compilazione delle classifiche, classifiche pronte all’istante.

Partenza anticipata intelligentemente alle 8.45 per guadagnare tempo sul caldo e sul temuto passaggio a livello che blocca anche i podisti… Cambiato anche il tracciato, anzi cambiato due volte, perché il primo progetto avrebbe portato i corridori ad impegnare marginalmente la suddetta Statale: l’intervento della Questura, a soli due giorni dalla gara, ha bocciato il tracciato per motivi di sicurezza, costringendo gli organizzatori a fare i salti mortali per inventarne uno nuovo. E così l’idea di portare i podisti subito fuori, correndo i primi tre chilometri nelle strade fuori lo stabilimento, per poi rientrare ed impegnarsi in quasi tre giri interni.
Soluzione difficile e pericolosa per controlli, doppiaggi, spazi, ma alla fine l’unica possibile nella speranza che tutti funzioni al meglio.

Piacevole anche la musica diffusa dalle casse acustiche, con il passare dei minuti gli atleti si schierano ordinatamente dietro la linea di via, 440 gli iscritti Fidal, un centinaio i liberi, pronti a correre e a soffrire!  
Tutto pronto, in perfetto orario ecco il via, lungo il corteo con in testa da subito l’ottimo Francesco Caliandro, finalmente ripresosi; dietro, in fondo, anche gente al passo.

I primi tre chilometri fuori dalla fabbrica, con l’iniziale discesa, poi il piano e la salitella per rientrare nello stabilimento, dove comincia il primo giro e tutto funziona a meraviglia; già nel secondo giro cominciano i problemi con la difficoltà per i primi nel superare chi va piano, tradizionalmente schierato in gruppo. Ma è nell’ultimo giro, il secondo per i meno veloci, che si verificano problemi, con alcuni atleti che seguono i primi e si ritrovano sul traguardo con un giro in meno…

Non leggibilissima la scritta che indica la direzione a seconda del giro, non particolarmente attento l’addetto posto in quel punto nel “guidare” gli atleti, fatto sta che diversi corridori sbagliano direzione, accorciano e non si ritrovano in classifica, non avendo corso la giusta distanza, pari sostanzialmente a 9500 metri.       

Per fortuna, intelligenza e spirito sportivo hanno la meglio: anche chi è rimasto danneggiato rinuncia subito alla polemica, comprendendo le difficoltà degli organizzatori, che si scusano prontamente; una buona birra analcolica al limone permette poi di dissetarsi e di calmarsi ulteriormente, e la festa continua in maniera brillante.

E a brillare è soprattutto lui, Francesco Caliandro, francavillese tesserato per la Dynamyk Fitness di Palo del Colle, cognome nobile dell’atletica italiana, che sembra aver messo da parte guai ed interventi, e va ad imporsi in 31:58, subentrando nell’albo d’oro a Mino Albanese, vincitore delle prime due edizioni.
Molto bravo, Antonio Amodeo, calabrese della Marathon CS, è secondo in 33:26, seguito da Francesco Minischetti (Runnng People Noicattaro), in costante evoluzione, terzo in 34:02.
Di rilievo anche la gara di Pietro Torroni (Futurathletic Team Apulia), quarto in 34:19, davanti al buon Giuseppe Mele (Dynamyk Palo del Colle), quinto in 34:23, e all’energico Michele Monterisi (Runners Team Colleferro), sesto in 35:00. Dalla pista alla strada in meno di 24h, ecco Cosimo De Mito (Amatori Cisternino) chiudere settimo in 35:09, a precedere il caro Marco Calò (Montedoro Noci), tornato in Puglia per il weekend, ottavo in 35:30, e al combattivo Vito Scarcella (Atletica Amatori Brindisi), nono in 36:16, quattro secondi prima di Fabio Portesani (Nadir on the road Putignano), sempre deciso, decimo in 36:20.

Al femminile mi piace commentare il successo di Francesca De Sanctis, termolese tesserata per l’Atletica Casone Noceto, una serie incredibile di infortuni e disavventure varie: taglia il traguardo in 37:54 e può finalmente festeggiare. Secondo posto per Ilenia Colucci (Alteratletica Locorotondo) in 39:42, terzo per Marisa Russo, che difende i colori del team organizzatore, al traguardo in 42:13.

Classifica femminile che registra poi il quarto posto della tenace Mariangela Di Lena (Nuova Atletica Laterza) in 43:25 sulla validissima Angela Ricci (Crispiano Marathon Club), quinta in 43:25, seguita dalla giovanissima Rosa Avvantaggiato (Podistica Taras), sesta in 44:03, e dalla determinata Vincenza Falcetta (Gymnasium San Pancrazio Salentino), settima in 44:03. L’imperterrita Maria Pompea Bruno (Team Francavilla) è ottava in 45:17, a precedere la brava Palma Lapadula (Polisport Ciclo Club Fasano), nona in 45:29, la biondissima Alessandra De Luca (Ostuni Runner’s), decima in 46:03, e la combattiva Fabiana Sonnante (Crispiano Marathon), undicesima in 46.45.

342 i classificati: evito questa volta la citazione degli ultimi, stante il disagio nel conteggio dei giri.

Tanta goduria, invece, al ristoro finale, con birra analcolica al limone (la cosiddetta "Radler") a volontà, gelato, albicocche e acqua, il tutto in quantità industriale, senza limiti…

Ma mentre ancora si mangia e si beve, è il momento della cerimonia di premiazione, alla presenza della direttrice dello stabilimento, l’ottima e simpaticissima Alina Taru, di alcuni suoi stretti collaboratori e dell’assessore allo sport del Comune di Massafra, Maria Cristina Ricci.
Si parte chiaramente dai vincitori, Caliandro e De Sanctis, premiati con trofeo, birra e ombrellone, telo mare e tanti altri premi, tutti rigorosamente Dreher. A seguire i meritevoli delle varie categorie per fascia di età, tanta birra e regali vari per tutti, nessuno può dirsi scontento. E, per chiudere, le prime tre società per numero cumulativo di arrivati: ospitalmente eliminatasi la Marathon Massafra, vince il Team Francavilla con 17 arrivati su Podistica Carosino (15) e Athletic Team Palagiano (13).

La foto di gruppo degli organizzatori, il saluto di Michele Cuoco, e la Dreherrun rimanda già alla prossima edizione, la quarta, i podisti hanno già voglia di tornare ... e di fiumi di birra…

Chiudo con il tradizionale giudizio personale: gara davvero ben organizzata, piacevole, peccato il cambio di percorso dell’ultimo istante che ha portato poi all’errore di alcuni, quasi inevitabile quando ci sono più giri. Ma la presidentessa Tundra ci ha “messo subito la faccia”, si è scusata pubblicamente con tutti, i podisti hanno capito e torneranno, perché questa manifestazione, particolare, estiva e con tante bollicine merita davvero!   

15 Giugno - L’azzurro Yassine Rachik si è aggiudicato la 10^ edizione della Mattoni Olomouc Half Marathon in Repubblica Ceca tagliando il traguardo in 1h04:26, dominando la gara, corsa tutta in solitaria, in lotta più che altro contro il caldo, 32 gradi, e il vento. 
Il 26enne bergamasco dell’Atletica Casone Noceto ha così fatto tripletta, aggiudicandosi la terza mezza in terra ceca nell’arco di un mese, dopo i successi del 18 maggio a Karlovy Vary e del 1° giugno a Ceske Budejovice, che lo portano a primeggiare nel circuito Challenge EuroHeroes.

Rachik ha preceduto ancora una volta l’ucraino Roman Romanenko, secondo in 1h06:01; terzo l’irlandese Paul Pollock in 1h06:12 che ha avuto la meglio sullo spagnolo Raul Santiago Camilo, quarto in 1h08:05.

Tra le donne, successo per la moldava Lilia Fisikovici che si è imposta in 1h13:32 sull’ucraina Olha Kotovska, seconda in 1h14:35, e sulla connazionale Darya Mykhailova, terza in 1h14:57. Solo quinta la britannica Stephanie Twell, che ha condotto la gara per un lungo tratto, in 1h15:57, alla spalle della croata Matea Parlov, quarta in 1h15:57.

4465 i finisher.

Martedì, 11 Giugno 2019 22:41

Carosino (TA) - 7° Trofeo Carosino in corsa

9 Giugno - Quella bella, solita, caldissima Carosino. La tradizione si conferma anche quest’anno: gara organizzata in maniera egregia e tanto, tanto sole a bruciare testa e pelle dei podisti, trentasei gradi a mettere in difficoltà gli atleti.

Settima edizione della Carosino in Corsa, valida come ottava prova del Campionato regionale “Corripuglia”, i soci della Podistica Carosino hanno fatto il miracolo anche quest’anno ottenendo la tappa del massimo circuito su strada pugliese, una piccola società con grandi risultati. Dispiace solo per la scarsa partecipazione, solo 747 iscritti, sembra quasi ci sia una maledizione per questa positiva manifestazione, davvero comprensibile il rammarico nel post gara del presidente Angelo Campo nel riscontrare la totale assenza di atleti di grandi società con tanti iscritti…

Il raduno è come sempre fissato presso lo stadio “Antonio Miglietta” dove davvero non ci sono problemi di parcheggio, con i soci organizzatori che comunque hanno creato apposite zone, dove sono collocati anche diversi bagni chimici che vanno a sommarsi alla struttura fissa dello stadio.

Definite in rapidità le operazioni burocratiche di iscrizione, presso un ampio furgone si ritira il premio di partecipazione, consistente in una bottiglia di buon vino. 7 euro la tassa d’iscrizione, come da tariffa Corripuglia.

Intelligentemente l’orario di partenza è stato anticipato alle ore 9.00, mezzora che si rivelerà decisiva nel risparmiare ulteriore caldo agli atleti e nel liberare prima le strade del paese.

Presenta la manifestazione Michele Cuoco, fa piacere ritrovarlo anche al Corripuglia ogni tanto, sempre preciso e sveglio, non mancano momenti in cui interagiamo per il bene della conduzione e dell’intera manifestazione. 

Ben definita la zona partenza con griglia iniziale riservata agli atleti dal passo più veloce – selezionati precedentemente dalla Commissione Master della Federazione regionale – e dotati di bollino distintivo per favorire un deflusso sicuro e spedito.

Gli atleti, progressivamente, vanno a schierarsi nella zona di competenza, già tutto sembra essere pronto, ma occorre ricordare un grande uomo, un grande atleta che ci ha lasciato qualche mese fa, il caro Ciro Oronzo Nilla, il presidente della Podistica Grottaglie: spunta uno striscione con la sua foto, mi commuovo, non è facile per chi come me ha condiviso momenti di corsa e soprattutto di vita insieme. Non possiamo non ricordarlo, Michele Gallo e il sottoscritto esprimono un breve ricordo del caro amico scomparso. Si commuove anche Giacomo Leone, indimenticato maratoneta di livello mondiale e attuale presidente della Fidal Puglia, sempre tanto sensibile.

Il minuto di raccoglimento,  spara la signora Nilla, il silenzio fa rumore, l’aria è ancor più pesante, non riesco a trattenere le lacrime e con me tanti altri; al nuovo sparo, si alza forte, fortissimo un lungo applauso.

L’inno di Mameli distoglie dalla commozione e ci fa esprimere l’orgoglio di essere italiani, gli atleti fremono, le note finiscono, il terzo sparo e i corridori invadono le strade della cittadina.

Dispiace riscontrare nelle prime file la presenza di qualche “atleta” che dura appena qualche metro, l’esibizionismo di taluni personaggi francamente ha stancato, essere sportivi significa aver rispetto degli altri e delle regole, per fortuna non siamo tutti uguali.

Il percorso di 9300 metri (anche meno secondo tanti gps) riporta subito gli atleti in zona partenza, più lunga l’attesa per il passaggio circa a metà distanza in zona stadio e poi l’attesa per l’arrivo.

Il tracciato è pianeggiante, ottimamente segnalato e presidiato, non vi sono auto, due i ristori d’acqua, ma – soprattutto nella zona di campagna – con tanto, tanto sole a picchiare sulla testa degli atleti.

E’ bianco, ma sembra un keniano per la resistenza al sole: Giuliano Gaeta, da subito in testa, si libera progressivamente della compagnia di Redi e conduce solitario in testa, andando a cogliere il quarto successo consecutivo, l’ennesimo stagionale di un ragazzo serio e semplice, che vive di pane, lavoro e corsa, un ragazzo che merita tanto.

Giuliano, tesserato per la Montedoro Noci, va a concludere in 30:34, seguito dal bravissimo Antonio Redi (Dynamyk Palo del Colle), alle prese con problemi di allergia, secondo in 31:12; terzo posto per l’inno alla gioia, il solare Michele Uva (Free Runners Molfetta), in 31:31.

Bello stile, gran passo, Mario Greco (Atletica San Giovanni Bosco Palagianello) è quarto in 31:53; segue Antonio Di Giulio (Atletica Pro Canosa), oramai fermamente nella top ten, quinto in 32:19, davanti alla costanza in persona, Giuseppe Mele (Dynamyk Palo del Colle), sesto in 32:36, e alla rivelazione del 2019, Francesco Minischetti (Running People Noicattaro), settimo in 33:01. Sempre deciso, Michele Tedone (Amici Strada del Tesoro Bari) è ottavo in 33:11, a precedere il potente Pietro Torroni (Futurathletic Team Apulia Barletta), nono in 33:17, stesso tempo del combattivo Antonio Di Nunno (Atletica Pro Canosa), decimo per una punta di scarpa.

Al femminile, la leadership stagionale di Daniela Tropiano sembra essere messa fortemente in discussione dalla presenza odierna dell’ottima Mariangela Ceglia: partite insieme, passate insieme nei primi chilometri, si separano successivamente con la taciturna Daniela, l’antipersonaggio per antonomasia, che stacca pian piano la rivale e va ad imporsi per l’ennesimo successo 2019.  

34:59 il crono della rappresentante dell’Atletica Monopoli: Daniela, sempre restia a rilasciare dichiarazioni, si dirà dispiaciuta di aver superare Mariangela, per la quale nutre rispetto ed amicizia.

Mariangela Ceglia (Futurathletic Team Apulia Barletta), allenata proprio dallo speaker, pardon da coach Cuoco, non al meglio della forma, è seconda in 35:51, precedendo un’altra grande, la sempre brava Ilenia Colucci (Alteratletica Locorotondo), terza in 37:59.

Il grande impegno di Ornella Donghia (Nadir on the road Putignano) al quarto posto in 38:07, a precedere la pistaiola Delia Mastrorosa (Atletica Monopoli), quinta in 39:09 e l’instancabile Luana Chiara Piscopo (Dream Team Bari), sesta in 39:30, reduce dalla 15km del giorno prima a Sammichele di Bari.  L’eterna qualità di Mara Lavarra (Amatori Putignano) in settima posizione in 39:33 a precedere la tenace Grazia Anastasia (Podistica Grottaglie), ottava in 40:40, e la forte Stella Giampaolo (Atletica Monopoli), nona in 40:51. Sempre raffinata, Nicoletta Ferrante (Atletica Tommaso Assi Trani) è decima in 41:03.

Un buon ristoro finale rinfranca gli stanchi atleti, con la piacevole leccornia della brioche-gelato ad accontentare anche i più esigenti. 

674 gli arrivati, numerosi i ritiri, al femminile chiude Annamaria Margherita Galiulo (Marathon Massafra) in 1:16:09, mentre al maschile è nonno Vincenzo Mirizzi (Atletica Bitritto), 86 anni, più forte anche del caldo, che conclude in 1:32:02, quando son già cominciate le premiazioni.      

Infatti, alla presenza del locale sindaco Onofrio Di Cillo e di numerosi assessori del locale Comune e del già citato presidente della Fidal Puglia, Giacomo Leone, si parte con la cerimonia di premiazione, cominciando naturalmente dai due vincitori, Gaeta e Tropiano, che ritirano il trofeo e vari premi in natura, con la soddisfazione di essere cinti la testa con la corona di alloro.

A seguire ecco salire sul palco/podio i protagonisti di tutte le categorie per fascia di età, tutti premiati con differenti premi in natura.

Ultimo atto, la premiazione delle prime cinque società per numero complessivo di arrivati: vince la Amatori Putignano con 40 finisher su Montedoro Noci (39), Nadir on the road Putignano (36), Atletica Monopoli (33) e Atletica San Giovanni Bosco Palagianello (33), premiate con confezione di sei bottiglie di vino.

Un premio anche ai migliori classificati della società organizzatrice e via, con la foto di gruppo finale, con tanto di spumante a festeggiare l’ennesimo successo organizzativo.

Felice di essere stato ancora una volta presente, non posso che complimentarmi con gli amici della Podistica Carosino, che hanno anche quest’anno onorato al meglio la tappa di Corripuglia.   

Martedì, 11 Giugno 2019 13:10

Marconia (MT) - 1^ Marconia Night Run

8 Giugno - Una prima assoluta, da me scoperta quasi per caso e forse rimasta nascosta ai più, tanto da registrare soli 42 iscritti.

La prima edizione della Marconia Night Run se fosse stata pubblicizzata meglio senz’altro avrebbe goduto di maggior partecipazione da parte dei podisti lucani e pugliesi, già suddivisi nelle tante concomitanze del week-end.

Dispiace perché gli organizzatori della Running Marconia-Pisticci, società affiliata alla UISP, hanno cercato di far funzionare al meglio il tutto, a cominciare dalla location, nel Parco Renato Gioia, in Via Morandi, con verde e tanti spazi per parcheggiare.

A disposizione degli atleti il bagno del bar del parco (per le prossime edizioni, augurandoci un sostanziale aumento di iscritti, sarà necessario qualche bagno chimico), e l’immediata definizione dell’iscrizione e ritiro del pacco gara, con tassa fissata a 10 euro. Pacco gara contenente diversi prodotti alimentari e bustine di integratore, oltre alla simpatica maglia tecnica, disegnata con il buon Giambattista Colangelo, sponsor tecnico della manifestazione con il suo Top Running di Castellaneta.

Giornata moto calda e afosa, si spera che con il passare delle ore si alzi almeno un po’ di venticello refrigerante.

A presentare la manifestazione, big Paolo Liuzzi, ancor più bravo oggi nel trovare sempre qualcosa da dire, nel riempire i tempi morti dovuti alla scarsità di iscritti.

Tracciato piatto e veloce di 10400 metri, suddivisi in due giri identici di 5200 metri, interamente cittadino: con partenza alle ore 20.00, gli atleti potranno godere di qualche sofferenza in meno…

Tutto pronto per la partenza in perfetto orario con i Giudici Fidal di Basilicata, pronti al dare il via (la manifestazione è regolarmente inserita nel calendario Fidal): manca però il lasciapassare della Polizia locale per la sicurezza sul tracciato.

Trascorrono i minuti, siamo oltre le 20:20, quando finalmente giunge l’ok, ma con la raccomandazione per i podisti di stare attenti, perché la blindatura del tracciato non è possibile: un brivido pervade i corridori e gli organizzatori, con in testa il presidente Pietro Moro, sembra essere tornati indietro di anni, si prega il Signore affinché vada tutto bene; il colpo di pistola sancisce il via.

Meno degli iscritti i partenti, i soci della società organizzatrice preferiscono collaborare alla riuscita della manifestazione e i corridori sono davvero pochi.

In vari tratti si corre con la “noia” di vedersi le auto accanto e di respirare smog, per fortuna di tutti non si verificano incidenti, gli atleti proseguono indefessi la loro corsa, rallentati però dal clima afoso che porta anche al risveglio nella zona parco di fastidiose zanzare.

La classifica al passaggio del primo giro si conferma sostanzialmente dopo il secondo e decisivo: possiamo celebrare il bravo salentino Emanuele Coroneo (La Mandra Calimera) che si aggiudica questa prima edizione, seguito ad una decina di secondi dal validissimo materano Antonio Francolino (Fiamma Olimpia Palo), che precede il combattivo Salvatore Cera (Runcard), che va ad occupare il terzo gradino del podio.

Quarto l’eterno Pietro Tortorella (Runners Ginosa), che chiude davanti a Luca Di Bello (Podistica Amatori Potenza), quinto, e a Danilo Mazzarino (Club Runner 87 Castellaneta), sesto.

In settima posizione, prima donna, ecco la potente Rosita Rella (ASD N.E.S.T. Lecce), oramai lucana di adozione, sempre reattiva, pronta al triathlon dell’indomani a Trani; seguono Pietro Francolino (Atletica Amatori Tursi-Uisp), Gabriele Sinisi (Runners Ginosa), Giuseppe Leone (Atletica amatori Tursi-Uisp) e Marco Cornacchia (Happy Runners Altamura).

Tra le donne, è seconda la capace salentina Marina Bovino (Las Mandra Calimera), davanti al valido duo della Runners Ginosa, Anna Francione, terza, e Roberta D’Alconzo, quarta. Quinta, esempio di impegno e positività, Patrizia Petrocelli (Polisportiva Re-Cycling Bernalda).

Buon ristoro finale con gustosissime fragole locali, distribuite in abbondanza, acqua ed integratori per permettere ai 31 finisher di rimettersi in sesto.

E, prontamente, comincia la cerimonia di premiazione, alla presenza di alcune autorità locali e sponsor: per primi a salire sul podio, i due vincitori - Coroneo e Rella - premiati con Trofeo e completino running offerto dal suddetto sponsor tecnico.

A seguire i primi tre di ciascuna categoria per fascia di età, che ricevono una coppa.

Il breve discorso del presidente Pietro Moro, che ringrazia i convenuti e i suoi collaboratori, si scusa per il traffico di auto sul percorso, ma promette di migliorarsi per le prossime edizioni, chiude definitivamente la simpatica prima edizione.

E, in effetti, riuscendo a gestire meglio, con la collaborazione della polizia locale, il problema traffico e dando maggior risalto alla manifestazione a livello mediatico, questo evento non potrà che migliorare e chiaramente crescere, in una società oramai sempre più in corsa.   

6 Giugno - Nell’ambito di un’edizione del Golden Gala stellare, che ha visto stabilire ben 8 primati mondiali stagionali, a noi interessa sottolineare l’ottima prestazione di Yeman Crippa che sui 5000 metri termina in 13:09.52, terza prestazione italiana di sempre, dopo il primato nazionale di Salvatore Antibo (13:05.59) e il 13:06.76 di Francesco Panetta, migliorandosi di circa nove secondi (precedente 13:18.83).

Il 22enne trentino termina in 9^ posizione nella gara decisa allo sprint con successo dell’etiope Telahun Haile Bekele in 12:52.98 – record mondiale stagionale - sul connazionale Selemon Barega (12:53.04); terzo l’altro etiope Hagos Gebrhiwet in 12:54.92. Sei gli atleti sotto i 13 minuti, seguono: Birhanu Balew (BRN) quarto in 12:56.26, Abadi Hadis (ETH) quinto in 12:56.48, Mohammed Ahmed (CAN) sesto in 12:58.16. Ecco, poi, il keniano Edward Zakayo settimo in 13:03.19, il britannico Andrew Butchart ottavo in 13:09.33 e finalmente Crippa, il rappresentante delle Fiamme Oro che ha avuto il merito di tenere inizialmente il ritmo dei più forti, per poi stabilizzarsi sul ritmo previsto nel gruppo degli inseguitori, fino a sprintare nel finale, ottenendo la miglior prestazione italiana degli ultimi venticinque anni.

“Sono contentissimo, ho sofferto ma è normale quando si corre a questi ritmi, soprattutto negli ultimi 800 metri, ma alla fine il tempo mi ha ripagato e sono felice di questa gara. Il mio obiettivo era fare il personale, e l’ho fatto di quasi 10 secondi!”, le parole di Crippa.

 

Nuovo caso di doping nel mondo amatoriale: è stato, infatti, sospeso l’atleta SM60 Pino Capanna, tesserato per l’ASD Filippide di Montesilvano, risultato positivo alle sostanze “Idroclorotiazide – Clorotiazide- ACB”, al termine della Maratonina del Mare, mezza maratona che si è corsa lo scorso 12 maggio a Pescara.

Capanna aveva concluso in 1h31:10, 156° nella classifica generale, ma quarto di categoria.

Ecco il comunicato ufficiale riportato sul sito della NADO:

La Prima Sezione del TNA, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare il sig. Pino Capanna  (tesserato FIDAL) riscontrato positivo alle sostanze Idroclorotiazide – Clorotiazide- ACB  a seguito di un controllo disposto dalla NADO Italia al termine della gara di atletica leggera “Maratonina del Mare” svoltasi a Pescara il 12 maggio 2019.

Martedì, 04 Giugno 2019 15:56

Fasano (BR) - 10° Trofeo Città di Fasano

2 Giugno - Per la prima volta nella storia del podismo pugliese, il “Corripuglia” ha fatto tappa a Fasano in occasione della 10^ edizione del Trofeo Città di Fasano, valida come 7^ prova del Circuito regionale su strada, il più importante e il più classico.

Tappa ottenuta grazie all’impegno e alla vittoria nel 2018 del Circuito Provinciale “Sulle vie del Brento” (di cui questa manifestazione costituiva oggi la 5^ prova) che portava ad entrare nel ristretto novero delle città aventi diritto ad ospitare il massimo circuito regionale.  Ad organizzare la Polisport Ciclo Club, società notevolmente cresciuta sotto la giuda di Oronzo Bagorda, fino a raggiungere i primi gradini nel panorama provinciale e regionale.  

Precise indicazioni, non appena entrati in città, portano alle due aree parcheggio, neanche troppo distanti dalla logistica della manifestazione. Ciascuna delle due aree presenta la schiera di cinque bagni chimici (dieci in totale!), davvero utili in una manifestazione che si svolge in pieno centro cittadino.
Presso la Scuola elementare Collodi, in viale della Resistenza, avviene il rapido disbrigo delle pratiche di iscrizione, con suddivisione in tre punti di ricevimento, secondo la provincia di provenienza; sette euro il costo dell’iscrizione, tariffa Corripuglia, non è previsto alcun pacco gara, ma la consegna di un buono riduzione famiglia per il famoso parco acquatico Acquapark, soluzione poco gradita dai più.

Giornata soleggiata, inizialmente non troppo calda, che invoglia comunque a correre in un annata che non ha mai portato la primavera; man mano, la temperatura andrà salendo, con i visi di alcuni atleti davvero distrutti all’arrivo, più per la perdita di liquidi dovuti al caldo che per la stanchezza. 
Speaker della manifestazione è Paolo Liuzzi, oramai la voce del Corripuglia, sempre preciso, attento ed arguto, sempre gradito ai corridori e familiari per la sua garbata simpatia.

La partenza avverrà su Corso Vittorio Emanuele II, dove l’organizzazione ha ben predisposto la zona di avvio, con la gabbia iniziale riservata agli atleti più veloci preselezionati dalla Commissione Regionale master del Comitato Fidal in base ai tempi di percorrenza sulla distanza e dotati di bollino distintivo sul pettorale; nella seconda… tutti gli altri, per garantire un minimo di meritocrazia e di sicurezza.

1074 gli iscritti, un buon numero se si considerano le tante concomitanze a cominciare dal Campionato Italiano 10km della sera prima a Genova, e poi competitive, non competitive e trail nell’intera regione che sottraggono atleti.

Partenza intelligentemente prevista per le ore 9.00: con sufficiente anticipo gli atleti sono tutti schierati dietro la linea di via, i soci della società organizzatrice si dispongono davanti per creare un cordone umano, mentre parte l’inno di Mameli.

Si celebra oggi la festa della Repubblica Italiana, l’inno nazionale dovrebbe far risaltare il nostro amor nazionale e ricordarci le qualità di noi italiani, secondi – se vogliamo - a nessuno. Si celebra oggi anche la Giornata Nazionale dello Sport, promossa dal CONI, il buon Stefano Labbate, referente locale, indossa la maglia celebrativa e ricorda che questa manifestazione rientra nel programma ufficiale.

“L’Italia chiamò”, intanto chiamano i Vigili che danno il via libera dal percorso, chiamano i Giudici che controllano che sia tutto pronto e sparano il colpo di via. Gli atleti invadono il Corso, la partenza mi sembra ordinata e senza problemi, e successivamente vanno a svegliare gli abitanti di Fasano.

Il tracciato che presenta diversi cambi di pendenza, risultando non certamente semplice, si dirama per gran parte su strade periferiche dopo aver inizialmente attraversato il centro cittadino, con relativo passaggio in zona arrivo, ma in senso opposto; tracciato che è stato studiato ed elaborato negli ultimi giorni, dopo l’inaspettata mancata approvazione della Polizia Urbana a quello già definito precedentemente.

Sulla distanza di 9300 metri, con due ristori d’acqua, continuamente segnalato dagli addetti, il percorso vedrà la presenza di qualche auto su alcune strade attraversate, incredibilmente inseritesi nonostante la presenza di alcuni vigili, con conseguenti lamentele all’arrivo dei partecipanti: per fortuna non si verifica alcun tipo di incidente, anche se fumo e rumore dei motori non sono certamente l’ideale per chi corre.   

Immediatamente in testa, Giuliano Gaeta (Montedoro Noci) corre e va a concludere in solitaria la gara, imponendosi in 30:48; per il 27enne atleta di Palo del Colle, l’ennesima soddisfazione stagionale, in un'annata che lo vede crescere anche dal punto di vista tattico.

Sempre temibile, il “patriota” Gianpiero Bianco (Running Team D’Angela Sport), che ritrovo con piacere, è secondo in 31:52, a precedere il bravissimo Antonio Di Giulio (Atletica Pro Canosa), che continua la sua scalata alla graduatoria, oggi terzo in 32:10.

“Top” Nuccio Busto (Dof Amatori Turi), al termine di una brillante prestazione, è quarto in 32:21, seguito dall’attivissimo Antonio Di Nunno (Atletica Pro Canosa), quinto in 32:37, e dal caparbio Antonio Cardone (Dorando Pietri Pezze di Greco), sesto in 32:54.  Settimo posto per il capace Michele Di Carolo (Atletica Amatori Cisternino) in 33:00, davanti al tenace SM50 Michele Tedone (Amici Strada del Tesoro Bari), ottavo in 33:23, e al sempre più forte Francesco Minischetti (Running People Noicattaro), nono 33:23. Chiude la top ten il terribile SM60 Giuseppe Lagrasta (Atletica Pro Canosa) - fresco campione italiano di categoria sui 10km in pista – decimo in 34:03.

Al femminile, sempre più vincente e… sorridente, ecco Daniela Tropiano (Atletica Monopoli), che domina la gara, affermandosi in 35:21 a braccia alzate. Davvero brava anche Ornella Donghia (Nadir on the road Putignano) che ottiene un prestigioso secondo posto in 37:51, seguita dalla rivelazione 2019, l’ottima Luana Chiara Piscopo (Dream Team Bari), terza in 38:53.
La “certezza” Mara Lavarra (Amatori Putignano) è quarta in 39:42, seguita dalla tenace Nicoletta Ferrante (Atletica Tommaso Assi Trani), quinta in 40:14, e dalla reattiva Stella Giampaolo (Atletica Monopoli), sesta in 40:50. Settimo posto per la determinata Grazia Anastasia (Podistica Grottaglie) in 40:55, con Alessandra De Luca (Ostuni Runner’s), che non si arrende mai, ottava in 41:07, Rita Simone (Nadir on the road Putignano), sempre positiva, nona in 41:51, e la grintosa Vincenza Falcetta, (Gymnasium San Pancrazio Salentino), decima in 42:01.

991 i finisher, chiudono le rispettive liste Antonella Stani (Ikkos Atleti Taranto) in 1:24:43 e l’86enne Vincenzo Mirizzi (Atletica Bitritto) in 1:32:08.

Un buon ristoro finale, con bicchiere di the consegnato immediatamente agli atleti appena usciti dagli imbuti di arrivo, vaschetta di albicocche, banana, succo di frutta e acqua, permette di ritrovare le forze, soprattutto spossate dal caldo, finalmente giunto, ma troppo improvvisamente.

Sull’ampio palco posto in Pazza Ciaia, in gran rapidità (complimenti anche ai compilatori delle classifiche!), si comincia con le premiazioni, alle presenza di Giuseppe Ventrella, socio della Polisport, ma soprattutto locale assessore ai Lavori Pubblici, in rappresentanza dell’Amministrazione Cittadina.
Partendo logicamente dai vincitori, Gaeta e Tropiano, che portano a casa il trofeo e una cassa di prodotti alimentari, si prosegue con i miglior cinque di ciascuna categoria (il presidente Bagorda allunga in corsa la premiazione per tutte le categorie…). Per i primi tre la suddetta cassetta di prodotti alimentari locali, a seguire un duo di bottiglie di buon vino.

Un premio è consegnato anche ad Antonella Stani, ultima donna a tagliare il traguardo, prima di passare alle prime cinque società per numero complessivo di arrivati. Vince la Tommaso Assi Trani con 52 finiosher, su Atletica Monopoli (51), Amatori Putignano (51), Nadir on the road Putignano (48) e Amici Strada del Tesoro Bari (43), i cui presidenti ricevono una simpatica targa.

La foto di gruppo degli organizzatori, i ringraziamenti del presidente Oronzo, i saluti di Paolo e la manifestazione è conclusa, si parte ora con lo smontaggio e il ripristino della città verso l'aspetto usuale.

Onestamente, data la poca esperienza a gestire una manifestazione così numerosa, avendo poi saputo dell’improvviso cambio di tracciato, temevo di riscontrare problemi nello svolgimento della gara: ma a questo punto (pacco gara a parte…) doverose sono le scuse e i conseguenti complimenti agli amici della Polisport Fasano, dimostratosi bravi e davvero tanto ospitali.            

  

 

 

Budejovice (Budweis), 1° Giugno - Nuovo successo per Yassine Rachik (Atletica Casone Noceto) che vince l’8^ edizione della Mattoni České Budějovice Half Marathon in 1h03:02, ottenendo, nella cittadina celebre per la birra Budweiser, la seconda vittoria consecutiva nel circuito EuroHeroes, dopo quella di due settimane fa a Karlovy Vary, sempre in Repubblica Ceca, dove aveva chiuso in 1h03:02 (Yassine vanta un personale di 1h02:13).

Tre secondi in più quindi, ma stessa dinamica di gara, con netto dominio del 25enne atleta bergamasco che ha corso in solitaria per più di metà gara precedendo ancora l’ucraino Roman Romanenko, secondo in 1h04:25; terzo lo spagnolo Jaume Leiva in 1h04:37.

Yassine, bronzo europeo di maratona nella passata stagione, che quest’anno ha corso la maratona di Londra in 2h08:05 (quarto italiano di sempre), correrà anche la prossima mezza del suddetto circuito, sempre in territorio ceco, il 15 giugno a Olomouc.

Nella gara femminile s’impone la moldava Lilia Fisikovici, che bissa il successo del 2018, in 1h13:29; seconda è l’ucraina Dariia Mykhailova in 1h13:56, sulla connazionale Olga Skrypak, terza in 1h14:04.

“Solo” quarta la nostra Giovanna Epis in 1h14:23, dopo essere stata con il gruppo di testa per circa 15 chilometri (passaggio in 52:21); poi la 30enne veneziana ha perso contatto con le prime, terminando a circa un minuto dalla vincitrice.

26 Maggio - Il 25enne keniano Albert Korir ha vinto a sorpresa la Scotiabank Ottawa Marathon – evento IAAF Gold Label – corsa in condizioni climatiche sfavorevoli, con caldo e forte umidità, dopo la tempesta della nottata.

Korir ha vinto in 2h08:03, che rappresenta il suo personal best, approfittando della sosta al rifornimento del 40° km del compagno di fuga, l’etiope Aberu Kuma, che vanta un PB di 2h05:50. 

Korir e Kuma, dopo aver staccato gli etiopi Tsedet Ayana e Adugna Takele e il keniano Martin Kosgey, avevano proseguito insieme, fino a quella sosta che ha condannato Kuma al secondo posto in  2h08:14; terzo Ayana in 2h08:53.

Davvero contento il vincitore che ha dichiarato di aver ottenuto un grande risultato, di aver realizzato un sogno battendo il forte Kuma, dichiarando apertamente di aver approfittato dell’attimo di pausa del rivale al 40° km, per vincere. Su di un percorso piatto, con la mezza passata in 1h03:35, Korir ha ammesso che il ritmo è sceso dopo il ritiro dei pacemakers.

In campo femminile si è imposta Tigist Girma in 2h26:24 (PB), decima vittoria consecutiva di un’atleta etiope in questa maratona.

Sul podio, le altre due connazionali Bethelhem Moges, seconda in 2h07:00, ed Etaferahu Temesgen, terza in 2:28:44, che Girma ha staccato già dal 28° km avviandosi verso il successo.

Chiaramente soddisfatta la vincitrice, che ha dichiarato di essere giunta a questo appuntamento ben preparata e in forma, pur rallentata dal clima e dall’essersi trovata sola negli ultimi 14 chilometri.

Nella Ottawa 10k,  evento IAAF Gold Label road race, disputata nella serata del  sabato precedente, nonostante la forte pioggia, la 21enne keniana Dorcas Kimeli ha vinto in 31:09, suo primato personale.

Kimeli, dopo il passaggio al 5° km in 15:57, ha progressivamente staccato le connazionali Valary Jemeli e Paskalia Kipkoech, andando a trionfare. Jemeli ha chiuso in seconda posizione in 31:12 (PB), mentre Kipkoech è giunta terza in 31:30.

Separata la gara maschile, con gli uomini fatti partire 3 minuti e 40 secondi dopo le donne.

In testa subito cinque atleti, i marocchini Mohammed Ziani, Mohamed Reda El Aaraby e Abderrahmane Kachir e i keniani Moses Kibet e Wilfrid Kimetei, con Kibet a condurre il gruppo al passaggio al 5°km in 14:19.

A due chilometri dalla fine, ecco l’azione dei tre marocchini, ripresi subito da Kimetei. All’ultima curva ecco scattare Ziani che va a vincere in 28:12 sul keniano Kimetei, secondo in 28:1, e El Aaraby terzo in 28:22; quarto Kachir, in 28:33.

Ziani, al secondo successo nella manifestazione, non è però riuscito a riprendere la Kimeli, che ha ricevuto un ulteriore premio anche per questo exploit.

La 10k era valevole come campionato nazionale canadese sulla distanza: hanno vinto Dylan Wykes in 29:56 (sesto nella generale) e  Natasha Wodak in 32:31, settima tra le donne.

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