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Maurizio Lorenzini

Maurizio Lorenzini

appassionato di atletica, istruttore Fidal e runner

29 novembre - Da qualche parte del mondo si corre, anche in India, nazione tutt’altro che immune dal covid; anzi, in termini di contagiosità occupa il primo posto al mondo. Diverso il discorso sulla mortalità, che pare risultare molto limitata, qualcuno sostiene perché la popolazione ha un’età media piuttosto bassa.

Comunque oggi si è corsa la mezza maratona di New Dehli, e anche molto forte; battuti entrambi i record della gara, maschile e femminile. La vincitrice Yalemzerf Yehualaw (Etiopia) ha chiuso al primo posto con l’eccezionale tempo di 1:04:46, a soli 15 secondi dal record del mondo di Ababel Yeshaneh. Notevole anche il tempo della seconda classificata, Ruth Chepngetich (1:05:06, Kenya) che realizza il nuovo personale e sesta prestazione all time. Terza proprio Ababel Yeshaneh (1:05:21, Etiopia). Il passaggio al km 10 è stato in 30:49.

Gara maschile di livello forse ancora più alto, con i primi tre atleti sotto i 59 minuti: primo posto in 58:53 per l’etiope Amdework Walalegn, secondo per il connazionale Andamlak Belihu, 58:54, terzo in 58:56 per l’ugandese Stephen Kissa. In totale sono 8 gli atleti sotto i 60 minuti, ma ormai correre sotto questa barriera fa e farà sempre meno notizia.

Il due volte campione del mondo sui 5.000 metri Muktar Edris (Londra 2017 e Doha 2019), al suo esordio sulla distanza stampa un fantastico 59:04: nonostante ciò è appena ai piedi del podio. Di certo questo fa pensare bene in prospettiva, se questo grande atleta decidesse di specializzarsi nella mezza maratona.   

La gara sostanzialmente la fa Belihu, vincitore delle ultime due edizioni: al km 15 erano ancora in 8 (passaggio ai 10 k in 27:50), quando l’etiope si incarica di fare selezione, perdendo solo in volata.  

Condizioni meteo ottimali, con temperatura di 12 gradi alla partenza, 14 all’arrivo. I primi tre uomini e le prime due donne hanno migliorato il proprio record personale.

Di questi tempi sono poche le gare che si corrono ma i livelli sono sempre più elevati, di certo aiuta il montepremi; nel caso di New Dehli erano di 27.000 dollari per la prima posizione, oltre ad un bonus record di altri 10.000.

Come spesso accade a queste gare di alto livello c’è un pezzo di Italia, nel caso la Demadonna Athletics, che al maschile ha fatto secondo, quarto posto e quinto posto (Leonard Barsoton, 59:10, a un solo secondo dal suo personale).

Buone notizie anche per l’India, Avinash Sable realizza il record nazionale col tempo di 1:00:30 (decimo posto).

 

 
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Un bel passo da parte del comitato lombardo verso le società, dopo quello fatto da Fidal nazionale che prevedeva la gratuità del tesseramento 2021 per le categorie esordienti, ragazzi e cadetti.

In soldoni si tratta di 100.000 euro da destinare alle 550 società lombarde.

Ecco un passaggio del presidente Fidal Lombardia Gianni Mauri:

Per FIDAL Lombardia è uno sforzo economico notevole, ma è doveroso aiutare più che si può le nostre società e fornire uno stimolo per rinnovare l’affiliazione anche per la stagione 2021, uno stimolo importante soprattutto per quelle società che hanno avuto pochissime occasioni per gareggiare in questa sfortunata stagione. Già in piena prima ondata la Lombardia aveva manifestato la propria volontà di venire incontro ai club con una proposta di intervento molto consistente inoltrata a FIDAL nazionale”. 

Ecco come verrà declinato l’intervento:

-entro il 30 dicembre 2020, 170 euro per le società con affiliazione del settore giovanile; invece 220 euro per quelle con affiliazione di tutti i settori

-un secondo rimborso di 80 euro (quindi in totale 250) per le società con solo settore giovanile; 130 euro (quindi in totale 350) per tutte le altre. Questo rimborso avverrà nella prossima stagione

- un impegno a destinare l’avanzo di bilancio con l’idea di riuscire a coprire l’intero costo di affiliazione del 2020

Infine, mi piace evidenziare una notizia che poco ci azzecca con le società sportive, ma tanto bene farà ad una categoria tanto importante quanto mediamente poco considerata: si tratta di un finanziamento per supportare la preziosa attività del GGG (Gruppo Giudici Gara). Servirà a migliorare un parco attrezzature spesso vetusto, ma anche a dotare i giudici di divise adeguate all’immagine che l’atletica leggera merita di presentare. Mi permetto di aggiungere che non sarebbe male organizzare anche dei corsi di istruzione ed aggiornamento, i regolamenti sono cambiati ed io … non ricordo nemmeno quando ho partecipato all’ultimo che è stato fatto.

 

Una "Special Edition" che certamente gli organizzatori non avrebbero mai voluto, ma la situazione ha imposto delle scelte. Ecco l’ulteriore conferma che si correrà, anche se la gara sarà per pochi eletti, vale a dire solo gli atleti in possesso di determinati tempi di accredito: uomini 2h45, donne 3h15, ma possono andare anche i tempi sulla mezza, uomini 1h11 e donne 1h20. Una soluzione “ibrida”, quantomeno rispetto ad altre scelte fatte per alcuni grandi eventi, come a Londra, che però era solo ad invito. Qui invece avanti tutti, perlomeno quelli che possiedono i requisiti.

Sotto leggete il regolamento, dice tante cose tranne una piuttosto importante: dove si correrà? Immagino che gli organizzatori siano al lavoro per trovare un’alternativa alla classica partenza in centro città, cosa impossibile di questi tempi. Ma vi è anche la necessità che la gara sia il più possibile isolata rispetto al pubblico. Infine, e tecnicamente è l’aspetto più importante, il percorso deve essere veloce, non solo perché è campionato italiano, ma soprattutto perché rischia di essere una delle poche opportunità per realizzare il crono minimo per essere ammessi alle Olimpiadi di Tokio, che ricordo essere 2h11:30 per gli uomini e 2h29:30 per le donne.

Il montepremi resta inalterato, quindi in totale sono 12.600 euro, con il/la primo/a che porteranno a casa 2000 euro, secondo/a 1300 euro e così via. Un montepremi piuttosto interessante, che certamente attirerà anche atleti africani, almeno quelli che sono rimasti in Italia e dintorni.  

Quali i percorsi possibili che rispondano ai requisiti? Ci sono alcune ipotesi in campo, quello che risulta molto difficile da ottenere è la chiusura al pubblico oltre che la chiusura al traffico.
Paolo Manelli è giustamente molto abbottonato ed allora, proprio perchè non trapela nulla dall'organizzazione, possiamo lasciar correre la nostra fantasia con le ipotesi che presenteremo prestissimo.
 

PROGRAMMA ORARIO
La manifestazione si svolgerà in data 13/12/2020
Ritrovo: 
Orario di partenza: 09.30

Al campionato possono partecipare Atleti tesserati FIDAL Runcard in possesso dei seguenti minimi:
Maratona uomini 2h45
Maratona donne 3h15

I tempi devono essere stati realizzati negli anni 2019 o 2020

Qualora l’atleta non fosse in possesso di un tempo valido può ricorrere ad un tempo ottenuto in mezza maratona, in questo caso i tempi sono 1h11 per gli uomini e 1h20 per le donne.

La partenza della gara è fissata per le ore 9,30Il tempo massimo è fissato in 3h30

Gli atleti stranieri non tesserati per Società italiane dovranno richiedere autorizzazione alla partecipazione presso la segreteria della Fidal

Le iscrizioni aprono lunedì 23 novembre e terminano venerdì 4 dicembre. La quota di partecipazione è fissata in € 40.00.
Per iscriversi occorre andare sulla pagina dedicata e scegliere una delle modalità di iscrizione.

Qualora, ad un controllo sui requisiti di partecipazione venissero riscontrate delle irregolarità, l’iscrizione verrà respinta e la quota restituita detratte le spese bancarie e di segreteria forfettizzate in €. 5.00

Qualora, per disposizioni governative o di Enti preposti alle autorizzazioni la gara non possa essere svolta, le iscrizioni passano al 2021 o al 2022, o possono essere trasferite ad altro atleta.

La gara si svolgerà su un percorso a circuito interamente chiuso al traffico di circa 10 km da ripetersi 4 volte. Alla gara non potrà assistere il pubblico.

Nella zona arrivo e partenza, potranno accedere, oltre agli atleti e al personale dell’organizzazione, solo persone preventivamente autorizzate. A tal proposito verranno successivamente indicate le modalità per l’accredito.

Contestualmente alla consegna dei pettorali che avverrà sabato 12 dicembre dalle ore 10 alle ore 19, tutti gli atleti dovranno sottoporsi a tampone rapido. Qualora l’atleta risultasse positivo non potrà partecipare alla gara. A tal proposito si consiglia di effettuare nei giorni precedenti, presso la propria abitazione, o un test sierologico o un tampone in modo da avere un quadro della propria situazione clinica.

In caso di impossibilità a presentarsi, previo accordi con l’organizzazione, per la partecipazione è in ogni caso obbligatorio fornire il risultato di un tampone rapido effettuato sabato 12 dicembre presso altra sede oppure di un tampone molecolare effettuato entro 72h dall’evento, entrambi a carico del partecipante.

A tutti gli atleti verrà inviata mail con tutte le indicazioni dettagliate per quanto riguarda la logistica della gara.

Per le modalità di svolgimento della stessa si rimanda ai disciplinari della FIDAL e alle eventuali modifiche che verranno in seguito comunicate.
In particolare si ricorda che in gara non vi saranno spugnaggi, vi saranno due ristori a giro con solo prodotti monouso e un punto per i ristori personalizzati.

Per quanto non riportato su questo regolamento valgono le norme (privacy, diritto di immagine, responsabilità ecc.. ) del regolamento della manifestazione pubblicato sul sito, anche se riferite al 2021

 

 
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Il covid, che peraltro dai dati ufficiali pare abbia toccato marginalmente il Kenya, non ha impedito lo svolgimento dei campionati nazionali di corsa in montagna, svoltisi ieri a Naivasha, contea di Nakuru. Da rilevare che in ogni caso sono state rispettate le norme che prevedono la partenza con distanziamento.

Tre prove sulle distanze di 7.5 e 10.5 chilometri, con le categorie junior e senior maschili, unica al femminile; in totale hanno gareggiato quasi 300 atleti. Il dislivello complessivo era di +930 metri e -330m (per donne e junior +680m e -330m), con partenza da circa 2200 metri di altitudine ed arrivo a quota 2800 metri.

Un percorso molto impegnativo, più di quanto non dica il dato del dislivello, perché diversi chilometri erano in piano; nei tratti più difficili si raggiungevano spesso pendenze del 25-30%.

In un periodo dell’anno discretamente piovoso gli atleti invece hanno potuto confrontarsi con buone condizioni meteo e una temperatura di circa 20 gradi durante la gara.

Più sotto ci sono le classifiche delle tre gare (prime 10 posizioni); in generale sono atleti sconosciuti nell’elite mondiale, tuttavia la corsa in montagna è in forte crescita, soprattutto in Kenya, probabilmente diversi di questi li ritroveremo a confrontarsi in questa specialità nel resto del mondo. In parte può trattarsi di necessità: ormai i livelli raggiunti dagli africani nella corsa su strada sono davvero elevati, in base alle caratteristiche un’atleta da 60-61 minuti su una mezza maratona potrebbe trovare maggiori possibilità di emergere nella corsa in montagna. 

Un segno della crescita e dell'interesse keniano verso la corsa in montagna si è avuto proprio ieri; il keniano Kenneth Kemboi (tra l’altro vincitore della maratona di Palermo nel 2019) ha realizzato il record di salita e discesa del monte Kenya, col tempo di 7:00:40. Record anche della prima donna, Sussy Chebet, che ha realizzato il tempo di 7:50:08. Il monte Kenya è situato nell’omonimo parco nazionale, con un’altezza di 5199 metri è la seconda vetta più alta in Africa, dopo il Kilimangiaro. Curiosità: su questa stessa montagna nel 1995 Fabio Meraldi fece salita e discesa (ma su una via diversa, più breve) col tempo record di 5:03.

(N.D.R.) ringrazio Marco Rampi, responsabile Italia Africa & Sport e del team Run2gether per il contributo nella raccolta della informazioni 

 

 

 

Era programmata per il 29 e 30 maggio ed è già rinviata, troppo presto per rinunciare? Personalmente credo di no, sono tante e tali le incertezze per cui condivido la decisione degli organizzatori di questa gara internazionale sulla distanza della mezza maratona; allora avanti col piano B, già previsto in sede di programmazione 2021. Una scelta, quella di rinviare le gare, peraltro già adottata da altri grandi eventi, in Europa e nel resto del mondo, che sono già scivolati verso l’autunno, Ne abbiamo parlato qui : Londra, Boston, Stramilano, Vienna…e ci sono i presupposti per cui si allungherà ancora la lista. La manifestazione si terrà il 29 e 30 agosto, si vuole evitare il prevedibile, anzi scontato traffico di fine estate e autunno, dato che le manifestazioni rimandate vanno a sovrapporsi ad un calendario già pieno. Quasi certamente si procederà con la formula ormai consolidata di suddividere le gare, e gli eventi, su due giornate. Iscrizioni aperte dall'1 marzo 2021. 

Ecco il comunicato del Comitato Organizzatore

A causa del protrarsi della situazione di emergenza sanitaria e della conseguente proibizione di tenere manifestazioni, il Comitato Organizzatore della StraLugano ha deciso di spostare lo svolgimento della 15a edizione alla data del 28-29 agosto 2021.

Il Comitato comprende e sostiene le misure precauzionali emanate dalla Confederazione e dal Cantone e ringrazia di cuore la Città di Lugano, gli sponsor e tutte le persone ed i partner coinvolti nell'organizzazione che hanno condiviso la decisione di posticipare la data della StraLugano, confermandoci il loro sostegno e la piena collaborazione.

Tale decisione, sostanzialmente determinata dalle attuali incertezze, è volta a tutelare la salute e la sicurezza dei nostri partecipanti e collaboratori. La scelta di rinviare è un segno di fiducia nel miglioramento della situazione attuale ed è stata presa con un occhio di riguardo per tutti gli amanti dello sport che non vedono l’ora di ritornare a correre in piena salute e sicurezza.

Le iscrizioni già registrate fino ad oggi, verranno considerate valide per la nuova data del 28-29 agosto, alle stesse condizioni attualmente in vigore e proseguono quindi attraverso i canali abituali sul sito www.stralugano.ch . Non vediamo l’ora di accogliervi, ancora più numerosi, ai nastri di partenza della 15a StraLugano !

Nell’attesa di vedervi a fine agosto vi invitiamo a seguire, sui nostri social network, le proposte di allenamento da casa, per mantenervi in forma anche in questo periodo. La passione per lo sport non si arresta, ma esplora nuovi orizzonti e nuove possibilità di condivisione.

 

 

Come ormai sempre più frequentemente accade, gli organizzatori dei grandi eventi annullano le partecipazioni di massa, invece facendo gareggiare i soli elite.

E’ la volta di Valencia, maratona in programma il prossimo 6 dicembre, una manifestazione che cresce ogni anno mediamente del 20%, fino a raggiungere i 21.234 classificati nel 2019. Una gara che ha saputo coniugare l’alto livello delle prestazioni (nel 2019 primi tre uomini sotto 2:05 e prime tre donne sotto 2:19) con l’apprezzamento della massa dei podisti.

Purtroppo questa edizione è riservata, una versione “elite edition”; già pronta la lista, sono 218 atleti in rappresentanza di 43 nazioni. I livelli prestazionali più elevati sono dell’Etiopia, complessivamente presente con 20 atleti (12 uomini e otto donne), che secondo i tempi di accredito occupa i primi tre posti con gli uomini e addirittura i primi sei con le donne. A seguire il Kenya con 13 atleti.

Questa la lista, comprende anche le immagini dei principali atleti ed i loro tempi di accredito.

Elenco completo atleti partecipanti maratona di Valencia 2020

Scorrendo l’elenco al femminile, si notano alcune atlete in crescita che hanno sulla mezza maratona tempi di assoluto rilievo e potrebbero essere la (relativa) sorpresa della gara: Peres Jepchirchir, campionessa del mondo in carica nella mezza maratona (Gdynia 10-2020, 1:05:16); Joan Chelimo, 1:05:04; Joyciline Jepkosgei (1:04:51).

Tra gli uomini come personal best in testa a tutti l’etiope Birhanu Legese (2:02:48).

Sul fronte italiano ci sarà l’esordio sulla distanza di Daniele D’Onofrio, che recentemente ai mondiali sulla mezza maratona in Polonia ha portato il suo primato a 1:02:32. Tra le donne la primatista italiana Valeria Straneo, in un periodo di ottima forma dopo aver vinto il titolo italiano sia sulla mezza maratona che sui 10.000 metri. Riuscisse a correre sotto 2:29:30 realizzerebbe un’impresa compiuta da pochi: la partecipazione ad una terza Olimipiade. 

Si corre per una vittoria di prestigio, ovviamente per il montepremi, ma anche in caccia del minimo per la partecipazione alle Olimpiadi, 2:11:30 per gli uomini e 2:29:30 per le donne. Inoltre è previsto l’accesso olimpico diretto per i primi e le prime 10 classificati/e, questo in base al fatto che Valencia possiede il label di livello platino; la condizione è che vengano selezionati dalle rispettive federazioni.

 
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Mercoledì, 25 Novembre 2020 22:53

Corsa su strada: nasce Italia Road Running

Se pesco nell’album dei ricordi c’è stato qualcosa del genere, molti anni orsono: si chiamava AMI, Associazione Maratone Italiane. Ne facevano parte tutte i principali organizzatori delle 42,195 metri nostrane, Roma, Carpi, Firenze, Torino e molte altre, e il segretario era Michele Marescalchi. Di acqua ne è passata sotto i ponti da allora, e non mi pare di aver notato risultati tangibili. Del resto erano gli anni del boom, tutte crescevano, non vi era di che preoccuparsi, nemmeno Fidal ha dovuto preoccuparsi troppo della cosa. Si arriva ai tempi più recenti, mi risulta un tentativo di fronte comune per la questione dei certificati medici, tutti interessati ad avere più stranieri, che con le disposizioni in vigore non era e non è possibile veder fare agonismo in terra italiana. Un fronte che però pare si sia spaccato piuttosto in fretta, mancanza di accordi sui programmi? Sui veri obiettivi? Può darsi, o forse anche gli organizzatori dei grandi eventi si sentivano più importanti rispetto a quelli “minori”, pretendevano un’attenzione privilegiata da parte della federazione. Attenzione che forse è stata data, ci può stare, del resto “dividi et impera” disse un tale che se ne intendeva (si dice fosse Luigi XI di Francia). La sostanza è che di quel fronte (apparentemente) comune non è rimasto molto.

Ora si riparte, qualcuno vuole ripartire: un gruppo di organizzatori che negli intendimenti vuole raggruppare tutto il mondo della corsa su strada, quindi non solo le maratone, non solo i grandi eventi che comunque hanno un peso maggiore, e non solo politico.  Da qui nasce “Italia Road Running”.

La scelta del momento è strategica, si parla di idee, di programmi, prima ancora di conoscere il nuovo presidente ed il suo consiglio federale. 

Ecco il testo del comunicato emesso da Italia Road Running 

Il road running, la corsa su strada o più semplicemente il “running” unisce tutte le attività di corsa che non si svolgono su una pista di atletica, le “Non stadia”.

Il mondo del running coinvolge un pubblico vastissimo e variegato: in Italia sono oltre 2000 le società affiliate alla Federazione di Atletica Leggera che hanno tesserati che praticano esclusivamente o quasi il “running”. Tante sono anche le manifestazioni di corsa su strada: escludendo questo tragico periodo di pandemia, normalmente ogni domenica si contano almeno 20 gare in tutta Italia.

Dunque vastissimo è anche il mondo delle società che si occupano dell’organizzazione di eventi di corsa su strada.

Si va dalle cosiddette (secondo classificazione Fidal) gare “gold”, quelle con migliaia di partecipanti, solitamente nelle più suggestive città italiane, alle gare silver, fino alle bronze, considerando solo quelle inserite nel calendario nazionale. Le gare Gold, quelle più importanti in termini di partecipazione, di qualità organizzativa, di risultati assoluti, hanno alle spalle spesso delle organizzazioni molto strutturate. Le tantissime gare minori sono una realtà completamente diversa e vengono spesso organizzate da piccole società, con il supporto di volontari ed appassionati. 

Il mondo del Road Running è stato da sempre visto come il Figlio di un Dio Minore dalla Federazione di Atletica. Una sorta di oggetto estraneo rispetto all’attività su pista, con le sue regole e le sue modalità che sono molto lontane da quelle delle attività Stadia. Il rapporto tra organizzatori e Federazione è stato di conseguenza sempre un po’ complesso. I primi che malvolentieri sborsano migliaia di euro di varie tasse gara alle quali non corrisponde un reale supporto nelle attività, la seconda che spesso non riesce a rapportarsi ad una realtà che poco conosce e con difficoltà cerca di regolamentare. 

Nel 2018 un gruppo di Organizzatori ha provato a creare un punto di sintesi tra il mondo del running e la Federazione, cercando di portare avanti delle tematiche importanti come quella della partecipazione degli stranieri, punto dolente e mai risolto. Nel momento della pandemia, e con l’avvicinarsi delle Elezioni, alcuni organizzatori di grandi eventi, hanno deciso di creare una Associazione grazie alla quale poter rappresentare un punto di riferimento per il mondo del running nei confronti della Federazione. Ecco quindi la nascita di Italia Road Running. 

L’Associazione in prima battuta si è rivolta a tutti i candidati al ruolo di Presidente Federale, per stimolarli ad assumere posizione rispetto all’agenda proposta da Italia Road Running che contiene una serie di richieste imprescindibili ed improcrastinabili per poter dare al movimento della corsa su strada la dignità e l’importanza che merita. Si parte dal ruolo in Consiglio Federale e nell’ufficio Running, passando per la razionalizzazione del Calendario e la modifica del sistema Runcard, fino a voler rappresentare un aiuto concreto per gli organizzatori, con l’intento di mettere a fattor comune esigenze e competenze per fare crescere tutto il movimento. 

Gli organizzatori interessati possono mandare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e collegarsi al sito www.italiaroadrunning.it

Chissà se ci vuole più coraggio o incoscienza a pensare alle gare nel 2021, con tutti i segnali negativi di questi tempi. Ebbene io voto senza riserve la prima opzione, e applaudo al coraggio di chi vuole ripartire, di chi pensa che questo incubo finirà e si potrà tornare a vivere normalmente. E correre.

Ecco il comunicato degli organizzatori di questa maratona alpina 

Bressanone, 11 novembre 2020 – Dopo un anno di pausa forzata, sabato 3 luglio 2021 torna la Brixen Dolomiten Marathon. Al rinomato evento altoatesino di corsa in montagna nella città vescovile, tra le possibilità di scelta per gli appassionati di corsa non c’è soltanto la classica distanza di 42,2 chilometri su un dislivello di 2450 metri: anche il LadiniaTrail (29 km/1852 m di dislivello) e il Dolomites Ultra Trail (84 km/4728 m) completano un’offerta adatta a tutti i podisti.

Dopo un anno d’arresto in buona parte del mondo della corsa, la comunità dei podisti arde dal desiderio di tornare a correre nel 2021. Lo stesso fervore c’è anche tra gli organizzatori della Brixen Dolomiten Marathon che, nell’undicesima edizione della classica altoatesina di corsa in montagna, si affidano all’esperienza. Il cuore dell’evento rimane il percorso della maratona su quasi 2500 metri di dislivello, percorso dai partecipanti più veloci in circa tre ore e mezza. La Brixen Dolomiten Marathon può però essere corsa anche da staffette composte da due o quattro persone. Proprio questo entusiasma molte famiglie e diversi gruppi di amici che vogliono affrontare i 42,2 chilometri assieme e che per mesi si preparano intensamente a questa sfida.

Un po’ più breve – con un percorso di 29 chilometri e un dislivello di 1852 metri – è il LadiniaTrail, inserito per la prima volta tra le proposte nel 2019. È particolarmente adatto alle podiste e ai podisti che vogliono avvicinarsi a distanze più lunghe. “Il LadiniaTrail si svolge su strade forestali e sentieri, ma anche su salite alpine attraverso paesaggi montani unici, d’impareggiabile bellezza. Dal punto di vista tecnico questo percorso non è eccessivamente impegnativo e può essere affrontato in ogni caso anche da principianti”, affermano gli organizzatori.

Il Dolomites Ultra Trail è solo a coppie.

Chi invece cerca una gara davvero impegnativa ed avvincente il Dolomites Ultra Trail è la scelta giusta: da un lato per la lunghezza di 84 chilometri e per il dislivello di quasi 4800 metri. Ma anche l’orario di partenza, un minuto dopo mezzanotte, e la conseguente corsa nella notte profonda rappresentano una vera sfida per le atlete e gli atleti. Questo è anche un motivo per cui il Dolomites Ultra Trail deve essere percorso a coppie.

L’11 novembre alle ore 11.11 gli organizzatori dell‘ASV Brixen Dolomiten Marathon hanno aperto le iscrizioni per le gare sulle diverse distanze. “Ogni giorno in questo periodo, per via della pandemia di Coronavirus, ci arrivano delle cattive notizie. Con l’apertura delle iscrizioni abbiamo voluto contribuire con un’informazione positiva. Siamo fiduciosi che entro la prossima estate la situazione sarà normalizzata e la Brixen Dolomiten Marathon si potrà svolgere come da programma”, spiega il presidente del comitato organizzatore Christian Jocher.

Ci si può iscrivere sul sito www.brixenmarathon.com. Entro il 31 dicembre la quota d’iscrizione alla Brixen Dolomiten Marathon ammonta a 69 euro per i singoli partecipanti, a 90 per le staffette da due e a 140 per quelle da quattro frazionisti. Il costo per il LadiniaTrail è di 45 euro, mentre la quota per ciascuna coppia del Dolomites Ultra Trail è di 180 euro. “A Natale ci sarà una grande sorpresa”, aggiunge Jocher. Tra l’altro le iscrizioni per l’edizione 2020 vengono spostate automaticamente sull’edizione 2021. “Se ci sono degli atleti che non possono partecipare nel 2021, offriremo una ‘borsa’ dei pettorali, dove avranno la possibilità di cedere il proprio pettorale ad altri concorrenti interessati. Purtroppo noi organizzatori non possiamo restituire la quota d’iscrizione”, conclude il comitato organizzatore.

 

 

11 novembre - Ci hanno provato quelli di Reggio Emilia, niente da fare, troppe incertezze e condizioni di alto rischio, come ben spiegato nel comunicato che segue. Alzano bandiera bianca per la maratona di tutti; anche qui ci sarà una partecipazione virtuale, per chi ne ha ancora voglia. Sono state tante, forse troppe le gare a distanza, ma vediamo quale sarà la formula che adotteranno.

Si salva il campionato italiano assoluti di specialità, ovvero riservato a tutti gli atleti che posseggono i minimi per partecipare. Quanti saranno? Dipende dai minimi, provo a dire un centinaio se fissano 2h40 per gli uomini e 3 ore per le donne, altrimenti scendono, anche parecchio.

Dove si correrà? Di certo non sul percorso tradizionale, potrebbe essere al Campo Volo, o altra soluzione similare, magari su un anello. Ma su questo ed altro a breve ci saranno tutte le informazioni, compresi gli importanti dettagli operativi: per quanto si tratterà di un evento in formato ridotto, si dovranno soddisfare tutte le regole in materia di covid, una complicazione non da poco per chi organizza. 

Ecco il comunicato completo degli organizzatori, Tricolore Sport Marathon ASD. 

Salve a tutti,
a un mese dall’evento comunichiamo purtroppo che la Maratona di Reggio Emilia, nella sua veste classica, è rinviata al 2021.

Ma a Reggio si correrà lo stesso: in accordo con Regione, Amministrazione Comunale e Federazione Italiana di Atletica Leggera si disputeranno i Campionati Italiani Assoluti di Maratona, gara aperta a tutti gli atleti in possesso di minimi di partecipazione.

Inoltre si disputerà un evento a distanza a scopo benefico, al quale tutti potranno partecipare.

Queste, in breve, le novità; ma vediamo di scendere un po’ più nel dettaglio: ci siamo confrontati con le autorità, abbiamo studiato i protocolli e chiesto consulenze, ma la maratona nella versione classica non è possibile disputarla, perché anche se si tratta di un evento ammesso, in quanto gara nazionale, andrebbe svolta in assenza di pubblico, e questo non è umanamente possibile garantirlo; inoltre non avremmo potuto utilizzare strutture al chiuso (il nostro famoso Palazzetto), e non potendo avere una zona di partenza e arrivo enorme, sarebbe stato difficile mantenere le distanze, e il discorso “sicurezza“ per noi deve venire assolutamente al primo posto. Poi sarebbe mancata la festa, il ritrovarci tutti insieme, quelle piccole grandi cose che fanno di una maratona non solo un evento sportivo, ma un momento di gioia e socialità: pensare di vedervi tagliare un traguardo senza neanche darvi un “cinque” o non potervi mettere al collo la meritata medaglia con un bacio o un abbraccio e sulle spalle il nostro asciugamano, sono cose a cui facciamo molta fatica ad adattarci.

Quest’anno ospitavamo i Campionati Italiani assoluti e almeno a questi non abbiamo voluto rinunciare. Stiamo terminando di sistemare il regolamento di questo evento che si disputerà in un’altra location che consentirà di correre senza pubblico, nella massima sicurezza, con azioni anche innovative per il nostro settore. Potranno partecipare atleti in possesso di tempi di ammissione che stiamo finendo di definire insieme alla Federazione, non solo assoluti ma anche master. Entro sabato o al massimo lunedì sarà pubblicato il regolamento.

Abbiamo infine pensato di fare qualcosa anche per chi ha Reggio nel cuore, e con Reggio vuole continuare a correre. Vi proporremo un evento a distanza (la parola virtuale non ci piace): ci penserà la corsa ad unirci, e correndo cercheremo di aiutare realtà ed enti che si adoperano abitualmente per aiutare il prossimo. A breve vi illustreremo il progetto, ma fin d’ora vi diciamo che tutto quanto raccoglieremo con questa iniziativa verrà devoluto in beneficenza.

Che dire, questo è sicuramente il post che ci è costato più fatica scrivere e che non avremmo voluto pubblicare ma, come si vede nell’immagine, la festa è solo rinviata.
Comportiamoci bene, rispettiamo le regole e il 12 dicembre 2021 ci ritroveremo tutti insieme per una grande festa.
L’hashtag rimane sempre quello: #daicandom!

 
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8 novembre - Da qualche parte del mondo si corre, come accaduto oggi sullo stretto del Bosforo, che separa l’Europa dall’Asia: caratteristica unica di questa popolosa metropoli (15 milioni di abitanti) che geograficamente sta in Europa e politicamente è in Asia.
Gara aperta a tutti: al momento le classifiche, credo poco aggiornate (leggo i parziali di molti atleti ancora in gara), al momento riferiscono di 1600 finisher. I turchi rappresentano oltre  il 90% dei partenti, direi inevitabile, date le difficoltà di spostamento in Europa, e chiaramente per le paure di questi tempi.

Doppia vittoria del Kenya: Benard Cheruiyot Sang vince la gara maschile in 2:11:49 (nuovo personal best, precedente proprio qui ad Istanbul 2017, 2:13:02), con risicato margine sul connazionale Felix Kimutai (2:12:00). Terzo posto per l’etiope Zewudu Hailu Bekele (2:12:23).  Gara che si è decisa negli ultimi chilometri, come mostrano i distacchi finali, molto contenuti.

Gara femminile che si risolve poco dopo il km 35, quando la keniana Diana Chemtai Kipyogei si libera della concorrenza allungando con una lenta ma inesorabile progressione; vince col tempo di 2:22:06, migliorandosi di un solo secondo (precedente record Lubiana 2019, 2:22:07). Segue l’etiope  Hiwott Gebrekidan Gebremaryan (2:24:30) e, ben più lontana, la sua connazionale Tigist Memuye Gebeyahu (2:37:52).

La vincitrice Diana Chemtai, 26 anni, era alla sua seconda partecipazione in maratona. Ha gareggiato spesso in Europa, tra le sue partecipazioni quella alla Stralugano nel 2018, gara internazionale di mezza maratona, che ha vinto nel 2018 realizzando il record del percorso, 1:08:41.

Maratona di Istanbul che tutto sommato non ha portato grandi performance, ma il percorso non è ritenuto veloce, per quanto ho potuto vedere dalla diretta e appreso da alcuni atleti africani; molto ondulato e ventoso in occasione dei passaggi sui tanti ponti del percorso.

Nell'occasione gli organizzatori hanno previsto la sola distanza della maratona, contrariamente a quanto avvenuto in passato, quando si correva anche per 8 e 15 chilometri. Chiaro l'intento di limitare partecipazioni di massa.

Prossima edizione il 4 aprile 2021, covid permettendo.

 
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