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Maurizio Lorenzini

Maurizio Lorenzini

appassionato di atletica, istruttore Fidal e runner

Martedì, 10 Marzo 2020 22:57

Rinvii gare: si aggiunge la Mezza di Praga

10 marzo - Ormai non ci si stupisce più, il virus non è più una “cosa” solo italiana, anche se in tanti volevano farcelo credere. Adesso è la volta della mezza di Praga, in programma per il 28 marzo, gara che appartiene al prestigioso circuito RunCzech (9 gare in programma nel 2020). Hanno tentato di farla correre: niente da fare. A pensarci bene, probabilmente ci sarebbe stato un netto calo in termini di partecipazione, comunque è chiaro che salvo impedimenti (che in effetti sono arrivati) la manifestazione ci sarebbe stata. Il fatto particolare, come leggete nel loro comunicato che segue, è che hanno promesso una nuova data entro domani pomeriggio (11 marzo), entro le ore 16.00. Un’altra cosa che colpisce è la limitazione, decisa dalle autorità ceche, di impedire qualunque evento che preveda una partecipazione superiore alle 100 persone. Perché stupisce? Fatevi un giro nei parchi cittadini, a Milano come altrove, troverete ben più di 100 persone che corrono e passeggiano.

Il testo del comunicato (segue traduzione): 

Today’s morning has not been easy for us. You have been training hard, looking forward to an amazing race and we have been doing our best to make it happen for you.
We respect today’s decision of the Government of the Czech Republic to cancel all events over 100 people. We are thankful for their efforts in taking the situation under control.
Due to recent circumstances around the world and in the Czech Republic, to limit the spreading is the appropriate effort taken. Health is the priority.
The news is fresh to all of us at the same time. We kindly ask you for patience. We will give you more information about the 22nd edition of the Sportisimo Prague Half Marathon no later than Wednesday 11 March at 4pm CET.
Huge thank you to my colleagues, volunteers and everyone involved in the race preparation for their enthusiasm.
Mainly enormous thanks go to you, all the runners, for your support. I wish we can meet each other soon.

Václav Skřivánek 
race director

La giornata di oggi non è stata facile per noi, ci siamo preparati e non vedevamo l’ora che arrivasse la data della gara. Rispettiamo la decisione odierna del governo della Repubblica Ceca, che ha deciso di annullare tutti gli eventi con oltre 100 persone; lo ringraziamo per lo sforzo che fa nel tenere la situazione sotto controllo, ogni decisione è utile perché la la salute è la priorità. La notizia è arrivata all’improvviso, vi chiediamo di pazientare ancora un attimo: entro domani, alle ore 16.00 vi daremo notizie sulla 22^ edizione della Sportisimo Parga Half Marathon. Ringraziamo intanto tutti quelli che si sono prodigati nella preparazione della gara, così come tutti gli atleti.
Speriamo di rivederci molto presto

Il Direttore di gara, Vaclav Skrivanek  

 

 

 

In questi giorni di grande preoccupazione che vedono purtroppo modificati gli stili di vita di ciascuno, il Comitato della StraLugano si è messo all'opera per preparare un eventuale piano B in merito allo svolgimento della 15a edizione.

Pur rimanendo, al momento, confermate le date della manifestazione (16-17 maggio), nell'eventualità che le disposizioni cantonali dovessero protrarsi per un periodo più lungo, gli organizzatori hanno contattato le autorità comunali e la direzione del Dicastero Sport nell'intento di trovare una data di riserva per la StraLugano 2020. 

Pertanto, qualora l’ipotesi di spostamento diventasse concreta, la nuova data sarà il 29-30 agosto 2020.

“La salute e la sicurezza dei nostri partecipanti viene sempre al primo posto nei nostri intenti e pertanto decideremo di conseguenza come procedere." Sono le parole del Presidente Vanni Merzari. "Monitoreremo la situazione costantemente e vi terremo sempre informati sulle decisioni che prenderemo. Per fine marzo comunicheremo la decisione ufficiale in merito alla data in cui si svolgerà la 15a StraLugano”. 

La registrazione delle iscrizioni prosegue normalmente, secondo i canali abituali su www.stralugano.ch 

Comitato StraLugano

 

9 marzo - E’ ormai noto a tutti che c'era un nuovo decreto legge, in vigore dall’8 marzo (giusto ieri...) e valido fino al 3 aprile, che portava ulteriori limitazioni. Riguardava l’intera Lombardia e le seguenti province: Modena, Parma, Reggio Emilia, Piacenza, Rimini, Pesaro Urbino, Treviso, Venezia, Padova, Vercelli, Novara, Asti e Alessandria. Ci si poteva spostare unicamente per “gravi e indifferibili motivi”. Chiuse palestre, piscine, centri sportivi, stazioni sciistiche, musei, scuole di ogni ordine e grado, sospesi i viaggi di istruzione… insomma, si farebbe prima a dire ciò che si potrebbe fare e dove poter andare, visto che non è molto. I centri commerciali saranno chiusi durante il week end.

In questo momento (cioè poco dopo le 21 di oggi lunedì) il Presidente del Consiglio dei Ministri Antonio Conte ha annunciato che tutta l'Italia diventerà zona rossa, un apposito decreto sarà predisposto nelle prossime ore.

Naturalmente, e giustamente aggiungo io, oltre alle disposizioni si ricordavano tutte le raccomandazioni utili a limitare il contagio.

Provvedimenti giusti? Eccessivi? La situazione è molto grave, io l’ho descritta cosi:

coronavirus-non-pensiamo-solo-al-running-per-favore

Quali sono i “gravi e indifferibili motivi”? Chiaramente impossibile definirli tutti, comunque le indicazioni mi parevano abbastanza precise.

DPCM_20200308

N.B. Decreto adesso superato da questo odierno (vedere in fondo all'articolo), in pratica quanto detto sopra per la Lombardia e una serie di province, da domani varrà per l'Italia intera. 

Ovviamente ci sono situazioni per le quali non si può non mettersi in movimento (molto banalmente, fare la spesa), ed allora scatta la classica auto-dichiarazione, che in Italia non manca mai.

autodichiarazione_spostamenti

ATTENZIONE: questo modulo vale per la regione Lombardia e per le province sopraindicate, cioè è a misura del precedente decreto. Ne dovrà arrivare un altro per tutto il territorio italiano.

Le attività sportive, che francamente nel contesto perdono un tantino della loro importanza, sono ovviamente sempre più complicate, non fosse altro perché i centri sportivi sono chiusi (prima erano aperti, ma senza la possibilità di utilizzo degli spogliatoi). Pare difficile anche prendere la macchina per raggiungere un posto per correre, ma questo non fermerà certo chi ha voglia di correre (solo cerchiamo di non farlo in troppi…). A questo proposito deve essere chiarito un punto: è possibile fare attività sportiva all'aperto, quindi anche correre, così come precisato nel decreto, ecco il passaggio:

"lo sport e le attività motorie svolti all'aria aperta sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro"

Io dico due metri, almeno (se poi si corre da soli è molto meglio), per un motivo molto logico: in condizioni di normale respirazione un metro è ragionevole, ma quando si corre si iperventila mica male.

Viene salvaguardata, quindi ancora possibile, l’attività degli atleti professionisti, per potersi preparare in funzione delle prossime competizioni, se ci saranno. In particolare si guarda verso le Olimpiadi di Tokio 2020, incrociando le dita. A questo proposito sarà interessante vedere come le diverse federazioni, in particolare la nostra Fidal, potranno gestire le “manovre di avvicinamento”, vale a dire l’acquisizione dei minimi di qualificazione (entro giugno 2020). Se non ci sono le gare, come si possono fare?
Aggiungo: qual è la linea di demarcazione tra atleti 'professionisti' (quelli finora con permesso di allenamento) e no? Conosco diversi atleti che si allenano la sera, dopo 8 ore di lavoro, e vanno più forte degli stipendiati nei gruppi militari. Ma di questo parleremo più avanti.

Per una volta non voglio raccontare di gare annullate, nuove date, rimborsi e i tanti (davvero piccoli, se ci pensate) drammi che viviamo noi podisti e praticanti dell’atletica. Non sono medico, ma ho lavorato per 25 anni della mia vita professionale nel settore medicale, in gran parte nella cosiddetta “area critica”; con ciò si identificano i reparti di rianimazione o terapia intensiva (è la stessa cosa) e unità coronarica, quando le patologie riconducono a problemi cardiaci. Prima ancora si dovrebbe includere l’area anestesiologica (la sala operatoria) ma nel nostro caso è poco rilevante, perché le persone affette da coronavirus raramente sono pazienti chirurgici, salvo particolari casi.

Ciò che accade oggi deve far riflettere sulla gravità della situazione: un dato su tutti, per inquadrare correttamente la situazione e prendendo ad esame la regione Lombardia, oggettivamente la più colpita dal virus. La regione dispone complessivamente di circa 800 posti letti (4.000 in tutta Italia), di cui l’80% nella sanità pubblica. Il numero è inevitabilmente incerto; senza entrare in dettagli tecnici, poco rilevanti nel contesto, si parla di terapia intensiva, semi intensiva, sub intensiva, in base al livello di assistenza che viene data al paziente (in relazione alla gravità della situazione), in termini di ventilazione e monitoraggio. Ecco perché in rete si trovano informazioni discordanti sul numero totale preciso. L’occupazione di questi posti letto era già mediamente molto elevata: ed ora arrivano dei nuovi malati, appunto quelli contagiati pesantemente dal famigerato Covid-19 e che versano in condizioni critiche. Solo quelli, ovviamente, perché è stato spiegato in mille modi che per le più svariati ragioni (età, condizione fisica, malattie pregresse, etc.) la reazione di ogni organismo è differente, da un individuo ad un altro; solo per alcuni la situazione è così grave da necessitare cure intensive. Ed è bene ripeterlo: dal coronavirus SI GUARISCE. Insomma, in una situazione già complicata per proprio conto i posti letto non sono più sufficienti; ieri, 7 marzo, erano 359 i pazienti in terapia intensiva, un numero purtroppo in costante aumento (oltre ad altri 800 comunque ospedalizzati, e un totale di 3400 casi accertati in regione). Non ci sono abbastanza posti per tutti, da qui la caccia a reperire ulteriori posti letto, tenendo ben presente le necessità in termini di apparecchiature. Non si tratta solo di un letto, che invece deve essere adeguatamente attrezzato in termini di ventilazione e monitoraggio. Un’operazione tutt’altro che facile, per una sanità che da anni riceve sempre meno contributi.

Vengo al punto, il preambolo era necessario per comprendere bene la situazione (eppure dovrebbe essere già chiara a tutti). Non ci sono abbastanza posti letti per accogliere nuovi pazienti, tenendo ben presente che oltre ai contagiati dal virus, quelli che necessitano di terapie intensive, ci sono i “normali” pazienti, che in seguito ai più svariati eventi (incidenti automobilistici, etc.) devono essere trattati nei reparti di rianimazione. Aggiungo un particolare, tali pazienti necessitano di attenzioni ancora maggiori, per la natura stessa del loro problema.

Forse, è un auspicio ed una speranza, la situazione attuale dovrebbe far comprendere ed accettare perché un paziente debba starsene a casa ed aspettare gli sviluppi (attraverso la quarantena); ovviamente salvo che la situazione non precipiti. Ma è ancora più un auspicio che tutti comprendano la gravità della situazione, e che facciano davvero la loro parte.

Un potenziale aumento del contagio metterebbe in ginocchio un sistema già in grande difficoltà, allora facciamo tutto quanto è nelle nostre possibilità. Smettiamo di dare le colpe ai nostri politici: certo che sinora hanno dimostrato una sostanziale incapacità di gestire il problema, ma tendo a credere che pure 60 milioni di italiani abbiano una grossa responsabilità, ed un'altrettanto grande possibilità, di limitare il diffondersi del virus. Certo che in questi giorni ne abbiamo viste di tutti i colori: code agli impianti sciistici, resse nei supermercati, assalto ai treni per scappare lontano (fantastica idea per aumentare ulteriormente la diffusione). E, restando in ambito podistico, gruppi che si riuniscono nascostamente per correre comunque, tutti insieme. Ma credo che siamo ancora in tempo per “vincere”; e noi podisti proviamo a riscoprire la corsa in solitudine: in fondo anche quando si corre una maratona si è soli, sia pure in mezzo a migliaia di persone.

Inutile ripetere l’elenco di tutto ciò che NON si deve fare, basta andare sul sito del ministero della salute per trovare tutto quello che serve. Magari aggiungiamoci un po' di buon senso.

Forza, ce la possiamo fare, ma solo se tutti, insieme, facciamo quello che si deve fare e, soprattutto, capiamo quello che NON si deve fare. Pensiamoci, è davvero un sacrificio inaccettabile?

P.S. Un grande, sincero plauso e ringraziamento a tutti gli operatori sanitari, dai medici agli infermieri, stanno facendo un lavoro incredibile.

 

7 marzo 2020. Dopo una serie di valutazioni è stato deciso di rinviare la maratona di Barcellona; prima ci sono stati vari passaggi interlocutorii, tipo quello di mantenerla in calendario con alcune limitazioni, come proibirla ai provenienti dalle zone a rischio. Ovviamente anche agli italiani, ma solo quelli della 'zona rossa': alzi la mano chi crede ancora che siamo solo noi gli 'untori'. Il rinvio è stata una decisione di buon senso.

Nel 2019 questa gara ha totalizzato 13.444 classificati, di cui 480 italiani. I dati per il 2020 riferiscono di 15.000 iscritti.

Ecco il comunicato degli organizzatori:

La decisione di rinviare la gara, che si doveva tenere domenica 15 marzo, è stata presa questa mattina in una riunione congiunta con i rappresentanti dell'area sportiva del Municipio, il Segretariato Generale dello Sport de la Generalitat, la Consiglieria della Salute, degli Interni e l'Agenzia per la Sanità Pubblica di Barcellona.
È stato deciso di rinviare la gara per continuare a lavorare sul contenimento del Covid19, seguendo le raccomandazioni delle autorità sanitarie e dell'OMS in merito a grandi eventi internazionali.
Vogliamo che i corridori vivano un'esperienza magica a Barcellona e per questo motivo manterremo le loro iscrizioni per il 25 ottobre oppure per la 43^ edizione che si terrà nel marzo 2021.

Grazie per la comprensione

 

IN BASE AL NUOVO DECRETO DEL 9/3/2020 DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, ANTONIO CONTE, SONO SOSPESE LE MANIFESTAZIONI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, FINO AL 3 APRILE.

Qui cerchiamo di dare tutte le notizie utili relativamente ad annullamenti definitivi o rinvii a nuove date. Si precisa che laddove non abbiamo ricevuto, né trovato, alcuna segnalazione, si indica "annullata". 

Ultime news: 11/3/2020, Athletic Kenya sospende i viaggi dei tesserati sino a nuova data 

Ultime variazioni del calendario in rosso

Gare italiane, aggiornamento al 10/03/2020

23/2/2020 Treviglio, mezza maratona, ANNULLATA EDIZIONE 2020

1/3/2020  Bologna Maratona, ANNULLATA CON PROMESSA DI NUOVA DATA

8/3/2020  Roma, mezza maratona RomaOstia, ANNULLATA 

8/3/2020  Brescia, Maratona, RINVIATA A DATA DA DESTINARSI 

8/3/2020  Parabiago (MI) Parabiago Run, RINVIATA AL 18 OTTOBRE 

8/3/2020, Motta Visconti (MI) - Tra i girasc e scaron ANNULLATA

8/3/2020  Casola Valsenio (RA) - 8° Ultratrail ANNULLATA

8/3/2020  Illasi (VR) -16^ Corrillasi ANNULLATA

8/3/2020, Cagliari - SoloWomen Run, RINVIATA AL 6 GIUGNO

8/3/2020  Paderno Dugnano (MI) - Cross per tutti, ANNULLATA , SOSPENSIONE DEFINITIVA, IL CIRCUITO TERMINA DOPO 4 TAPPE 

8/3/2020  Voghera (PV) - Pink Run, ANNULLATA

8/3/2020  Roma - RomaOstia, ANNULLATA 

8/3/2020 Torino - Just the woman I am, ANNULLATA

8/3/2020 Canonica d'Adda - 10^ Camminata degli Alpini, ANNULLATA

14-15/3/2020 Campi Bisenzio (FI) - Festa del Cross, ANNULLATA

15/3/2020 Sperlonga (LT) - Corrisperlonga, ANNULLATA

14/3/2020 Latina - Giocagin, RINVIATA AL 26 MAGGIO 

14/3/2020 Castelnovo ne' Monti (RE) - Cross della Pieve, ANNULLATA

15/3/2020 Vangadizza di Legnago (VR) - Quattro salti con le rane, ANNULLATA 

15/3/2020 Messina - Fontalba Marathon Messina, (anche Mezza e 7 km), ANNULLATA

15/3/2020 Reggio Emilia, La 21 di Reggio Emilia, mezza maratona, ANNULLATA

15/3/2020 Brescia, Corritalia, RINVIATA AL 31 MAGGIO

22/3/2020 San Pietro Terme (BO) - Campionati Nazionali cross UISP, ANNULLATA

22/3/2020 Novellara (RE) - Mezza Maratona, ANNULLATA

22/3/2020 Rovigo - Rovigo Half Marathon, ANNULLATA

22/03/2020 Rimini - Maratona di Rimini, - ANNULLATA

22/3/2020 Rovigo, mezza maratona, annullata LEGGI QUI

22/3/2020 Milano, Stramilano, RINVIATA, IN ATTESA DI NUOVA DATA. Possibile il 20 settembre

22/3/2020 Biella, Biella-Piedicavallo, RINVIATA AL 25 APRILE  

 27-28/2/2020 Naturno (BZ), Alpen Otzi Trail Run, ANNULLATA

28-29/3/2020 Asti, 24 x 1 ora ANNULLATA

29/3/2020 Roma, maratona, ANNULLATA EDIZIONE 2020 - LEGGI QUI

29/3/2020 Treviso, maratona, RINVIATA, FATTA RICHIESTA PER IL 20 settembre LEGGI QUI

29/3/2020 Capanne (PG), Stramarzolina, ANNULLATA EDIZIONE 2020

29/3/2020 San Michele Tiorre (PR), Trail del salame, RINVIATA AL 2/6/2020

29/3/2020 Milano, Women in RUN Race, ANNULLATA

29/3/2020 Cernusco Lombardone (LC), mezza maratona, ANNULLATA EDIZIONE 2020

3/4/2020 Bologna, Ultratrail Via degli Dei / Flaminia Militare / Monte Senario Trail, RINVIATA AL 16/4/2021

3/4/2020 Bobbio, Abbotts Way, RINVIATA AL 4/4/2020 in ora da comunicare (mattinata)

5/4/2020 Milano, maratona, RINVIATA, IN ATTESA DI NUOVA DATA LEGGI QUI

5/4/2020 Dolo (VE), Mezza maratona dei Dogi, ANNULLATA EDIZIONE 2020, iscrizioni tenute valide per il 2021

5/4/2020 Russi (RA), Maratona del Lamone, ANNULLATA L'EDIZIONE 2020, prossima data 4/4/2021 

11/4/2020 Pedavena (BL), Dolomiti Beer Trail, RINVIATA ALL'11 OTTOBRE. Iscrizioni valide per la nuova data oppure per l'edizione 2021

18/4/2020 Roccamalatina (MO), Trail della Riva, ANNULLATO, seguiranno informazioni in merito ai rimborsi

17-18/4/2020 Castiglione d'Orcia (SI), GARA SOSPESA; DECISIONE AD INIZIO APRILE

19/4/2020 Verbania (VCO), mezza maratona del lago Maggiore, CONFERMA ENTRO il 30/3/2020

21/6/2020 Pont Sant Martin, maratona Valle d'Aosta, ANNULLATA EDIZIONE 2020

Gare estere, aggiornamento al 10/3/2020

15/3/2020 Barcellona (ESP), maratona, RINVIATA AL 25 OTTOBRE LEGGI QUI

15/3/2020 New York (USA), mezza maratona, EDIZIONE 2020 ANNULLATA, previsto rimborso o spostamento iscrizione al 2021 

20/3/2020 Gerusalemme (ISR), RINVIATA AL MESE DI OTTOBRE

22/3/2020 Atene, mezza maratona, RINVIATA

22/3/2020 Lisbona, mezza maratona 

29/3/2020 Gdynia (Pol) campionati mondiali di mezza maratona, RINVIATA AL 17 OTTOBRE, LEGGI QUI

28/3/2020 Praga (CZE), mezza maratona, RINVIATA, sempre nel 2020

5/4/2020 Parigi (FRA), maratona, RINVIATA AL 18/10/2020

3-13/4/2020 Marocco, MARATHON DES SABLES, RINVIATA AL 18-28 SETTEMBRE 2020

13/4/2020 Dongio CH), Media Blenio, ANNULLATA EDIZIONE 2020 

26/4/2020 Londra (GB), maratona, ultimo aggiornamento del 3/3/2020, CONFERMATA

5/4/2020, Rotterdam, maratona 

5/4/2020 Berlino mezza maratona LEGGI QUI

19/4/2020 Vienna (AUT), maratona ANNULLATA EDIZIONE 2020 

3/5/2020 Praga (CZE), maratona, CONFERMA ENTRO IL 31/3/2020

16-17/5/2020 Lugano (CH), attualmente CONFERMATA, in caso di impossibilità rinvio al 29/8/2020 LEGGI QUI

Notizie a carattere generale

Rinviato il 23° congresso AIMS (in programma il 23-26 aprile, a Batumi, Georgia), l'associazione che si occupa essenzialmente di maratone, ma anche di mezze maratone e gare su distanze minori, sempre di grande caratura internazionale.

Kenya. 11/3/2020. Con una lettera in data odierna, inviata a tutti i manager degli atleti, Athletics Kenya sospende tutti i viaggi dei tesserati sino a nuova data.  

Data l'evoluzione dei giorni scorsi, c'era da prevederlo: il decreto (vedi pdf in fondo alla pagina) della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DDPCM 4 marzo 2020) stabilisce che fino al 3 aprile (cioè per 30 giorni dall'emanazione: è un puro caso che il 3 aprile sia un venerdì, e dunque significhi la chiusura delle scuole per tutta la 'settimana corta', ma in teoria salvi il weekend) tutte le manifestazioni, agonistiche e no, sono sospese. Si potrà fare solamente ciò che è possibile fare ma a porte chiuse; vale a dire che le gare indoor non sono fattibili, tuttavia in questi impianti sarà possibile allenarsi, una modalità che però riguarda solo gli atleti professionisti. Possibili le partite di calcio ma senza il pubblico. Il decreto riguarda tutto il territorio nazionale.

Salta quindi tutto il calendario agonistico di marzo, dopo l'annullamento della RomaOstia e Treviso Marathon, anche Scarpa D'oro, Stramilano (che aveva già deciso di spostarsi), Mezza di Torino, Maratona di Roma, Maratona di Rimini, Maratona della Grecìa Salentina, Mezza di Rovigo, Valli e Pinete di Ravenna (dopo un primo spostamento, deciso l'annullamento definitivo), Maratona Unesco di Cividale...
La maratona di Milano si salverebbe, perché in programma il 5 aprile, però l'expo dei giorni precedenti non sarebbe compatibile con le normative che lo vietano. 

 

 

La verità è che ad oggi non si sa; le varie autorità nazionali stanno lavorando con l’organizzazione mondiale della sanità (O.M.S.) per definire delle linee guide dalle quali scaturiranno delle decisioni. Ricordiamoci sempre che se dal nostro personale osservatorio di settore vediamo una specifica realtà, il mondo intero ha diversi elementi di preoccupazione ben maggiori.

Rimanendo nel nostro ambito, abbiamo dato uno sguardo al panorama delle gare internazionali, prendendo in esame alcune di quelle importanti e/o ad elevata partecipazione: proprio per quest’ultimo motivo sono quelle che sarebbero maggiormente toccate da limitazioni o addirittura annullamenti.

I comunicati sono piuttosto generici, né potrebbe essere diverso, sono tutti in attesa. Qualcuno fa proprio finta di niente, altri danno consigli "curiosi".

Gerusalemme, 20 marzo. Il sito recita: “ following the announcement made by the Director General of the Ministry of Health, the Jerusalem Municipality will examine carefully the guidelines set forward by the Ministry of Health and will publish the decision regarding the Jerusalem Marathon in the near future”

Vale la pena ricordare che, quantomeno dal punto di vista degli italiani, le cose non sembrano messe bene da queste parti; già in occasione della maratona di Tel Aviv (28 febbraio) con un avviso last minute sono stati bloccati, lo avevamo raccontato qui: maratona-di-tel-aviv-per-40mila-ma-non-per-i-cento-italiani

Roma 29 marzo, nessun avviso sul sito, per ora cancellata la conferenza stampa

Milano 5 aprileCari Runners, vi confermiamo che stiamo lavorando per il regolare svolgimento della Generali Milano Marathon.
Siamo in costante contatto con gli organi competenti e, di concerto con loro, potremo prendere tutte le misure più idonee per lo svolgimento della manifestazione stessa”.

Mezza di Berlino 5 aprile. “At the moment, we are still planning the 40th Generali Berlin Half Marathon. Of course, we are following the developments concerning COVID-19 (Corona virus) on a daily basis and work closely with the German health authorities as well as the local authorities. We will proactively inform our participants about the official orders and procedures that will be indicated from the competent regional and municipal authorities with regard to the event.

Parigi 5 aprile. Tutto tace, del resto anche in occasione della mezza maratona (1 marzo) non avevano comunicato nulla, sino al giorno prima della gara, quando ormai erano tutti arrivati. Invece, in qualche modo rilancia, precisando che le uniche possibilità rimaste di iscriversi sono tramite charity oppure acquistando il pacchetto completo tramite i tour operator.

Rotterdam 5 aprile, presenta una comunicazione che personalmente trovo un po’ … banale:

“The organisation is keeping a close eye on the development of COVID-19 and follows the current updates and advice of the RIVM, GGD and GHOR. In general, the organisation advises the following: We strongly advise participants not to participate in the NN Marathon Rotterdam if you have fever symptoms (at least 38.0 degrees Celsius) prior* to the event and at least one of the following symptoms: coughing, shortness of breath.

Vero che i podisti sono talvolta un po’ matti e incoscienti, ma fatico a credere che una persona dotata di un minimo di buon senso si metta a correre per 42 chilometri con oltre 38 gradi di temperatura, tosse e difficoltà di respirazione.

Poi ci sono le solite ed ormai note raccomandazioni a cura delle autorità sanitarie: Wash your hands regularly, cough and sneeze on the inside of your elbow, use paper handkerchiefs

Londra, 26 aprile. Comunicazione asciutta, essenziale: “Covid 19 update, We are monitoring closely the developments relating the spread of COVID 19 and noting updates and advice given by the UK Government”

Poi ci sono altre manifestazioni il cui sito non dice proprio nulla: ad esempio Atene 22 marzo, Düsseldorf 26 aprile, Copenhagen 17 maggio, Helsinki 16 maggio.

Eventi asiatici cancellati (Seul, Pechino, Taipei…), direi quasi ovviamente.

Non è superfluo evidenziare che lo scenario è in continua evoluzione, il drammatico sviluppo del virus impone un monitoraggio attento ed accurato; abbiamo ragione noi italiani ad aver affrontato da subito la questione? Hanno ragione gli altri ad averla presa…. diversamente? Chissà. Di certo ci si augura che vengano prese le migliori decisioni in rapporto alla gravità della situazione.

 

Avevamo informato (leggi qui) dell’iniziativa degli organizzatori che, attraverso un comunicato, sostanzialmente invitavano i podisti italiani provenienti dalle zone a rischio a starsene a casa. Diversamente rischiavano di presentarsi al ritiro pettorale e … non riceverlo, salvo dimostrare attraverso la carta di imbarco o altre modalità di verifica che non erano a rischio, quantomeno secondo le autorità italiane (poi nel frattempo la situazione si è parecchio evoluta).

Sono diversi quelli che, con rammarico ma anche molta diligenza, hanno rinunciato alla trasferta, perdendo i soldi di viaggio, albergo, iscrizione.

Se scorriamo le classifiche, maratona e mezza, scopriamo che qualcuno “sospetto” ce l’ha fatta comunque ad esserci, e soprattutto a correre; come possa essere accaduto resta un mistero. Mancanza di controlli? Diverse valutazioni che hanno portato ad una linea morbida last minute? Chissà. Sono 10 i partecipanti tesserati per gruppi sportivi che risiedono nelle zone a rischio; naturalmente non è scontato che gli stessi abitino nelle stesse zone, sia pure che normalmente è improbabile che un podista palermitano si tesseri con un gruppo di Ferrara, e viceversa. Poi ci sono un paio di “no team”, pur tesserati Fidal, e qualche “tesserato” Travel Marathon (preciso, nessuna evidenza della loro provenienza), che non risulta essere un gruppo sportivo, quantomeno affiliato alla federazione di atletica leggera. Su quest'ultimo passaggio chiarisco che quando si corre all'estero (gare competitive) le normative sono infinitamente meno complesse rispetto all'Italia. 

Sono soprattutto dispiaciuto per quelli che diligentemente hanno rinunciato a partire.

Capisco, da podista, il desiderio di correre, un po’ meno di volerlo fare a tutti i costi nelle gare competitive; la situazione è difficile, anzi grave, è da temere un ulteriore peggioramento, ognuno di noi ha il dovere di affrontarla in modo responsabile, valutando attentamente il fatto che le nostre azioni possono dare un contributo, in un senso o nell’altro.

 

Martedì, 03 Marzo 2020 23:25

Decreto coronavirus: RomaOstia per tutti?

Leggendo il comunicato che trovate sotto non ci sono dubbi, nessuna ordinanza che vieta la partecipazione, nessuna esclusione in base alla provenienza. Quindi, dal punto di vista dell’organizzatore, nessuna esitazione: si corre.

Però…estrapoliamo qui uno specifico passaggio del decreto: (scaricabile integralmente, vedere download in fondo all'articolo)  

Art. 2

(Misure urgenti di contenimento del contagio nelle regioni di cui all’allegato 2)

È fatto divieto di trasferta organizzata dei tifosi residenti nelle regioni di cui all’allegato 2 per la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni;

Allegato 2

Regioni:

  1. a) Regione Emilia-Romagna;
  2. b) Regione Lombardia;
  3. c) Regione Veneto

Si parla di tifosi, quindi il principale riferimento è al calcio ( e qui viene da pensare alla partita Lazio-Bologna, giocata sabato 29 febbraio, 43.000 spettatori dei quali una parte, sia pur minore, veniva dall'Emilia Romagna). Poi però estende a " partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle altre regioni".

Per la RomaOstia ci saranno certamente gruppi di atleti che si sono “organizzati” per recarsi a Roma, in macchina, treno, aereo, bus, del resto difficilmente si affronta una trasferta del genere da soli. Come si intende, e traduce, il termine “trasferta organizzata”?

Quale forma di tutela viene messa in atto per garantire la massima sicurezza possibile di fronte al rischio contagio? Non se ne parla affatto. Alla maratona di Malta ogni iscritto ha ricevuto (due giorni prima della gara) una mail con l'indicazione di starsene a casa, se proveniva dalle zone a rischio (italiane, ma non solo).

La Deejayten in programma a Bari nella stessa giornata, 8 marzo, è stata annullata, idem SoloWomenRun di Cagliari, gare ad elevata partecipazione, ma certamente con numeri limitati rispetto alla presenza di partecipanti del nord Italia. Invece la RomaOstia è gara molto apprezzata dagli atleti settentrionali. Rinunceranno per questioni di coscienza? Oppure avrà il sopravvento la crisi di astinenza dalle gare? Poi viene da pensare anche alle tante aziende presenti all’Expo, la maggior parte provenienti dal nord Italia. Ma non è questo il punto.

L’atteggiamento degli organizzatori della Roma-Ostia è formalmente ineccepibile (se nessuno mi dice che non posso ….), però ci si chiede se davvero correranno tutti, indistintamente. Oppure se interverranno blocchi e limitazioni “last minute” per chi proviene dalle zone a rischio, quando ormai il viaggio è stato organizzato, pagato l’albergo, il treno, il volo. A Parigi, mezza maratona dell’1 marzo (40.000 partecipanti), hanno comunicato l’annullamento il pomeriggio che precedeva la gara. Eppure sembra una nazione a rischio nettamente più basso del nostro.

Va detto che ci sono altre manifestazioni nelle aree non a rischio, tuttavia con un minore impatto sia in termini numerici, sia per quanto riguarda la provenienza dei partecipanti. 

Il comunicato

Roma, 2 Marzo 2020 - Domenica 1 marzo 2020 è stato approvato un nuovo Decreto Legge in merito al COVID-19.

In riferimento alle disposizioni adottate, non vi sono divieti relativi allo svolgimento di manifestazioni sportive nella regione Lazio e in Roma Capitale.  

Il Comitato Organizzatore ha messo al corrente l’amministrazione comunale e quella regionale. Le stesse amministrazioni non hanno espresso alcun divieto in merito al regolare svolgimento della manifestazione sportiva RomaOstia.

Considerato che alcuna indicazione ostativa è stata manifestata neppure dagli organismi sportivi Federali, il Comitato Organizzatore della RomaOstia conferma, pertanto, che in assenza di eventuali futuri interventi, la manifestazione sportiva RomaOstia verrà regolarmente svolta in data 8/03/2020.

 

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