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Dic 03, 2023 Luca Cassai - Comunicato Fidal 818volte

Valencia Marathon: record italiano per Sofiia Yaremchuk; Neka Crippa quarto azzurro di sempre

Sofiia Yaremchuk in azione Sofiia Yaremchuk in azione Foto Fidal

3 Dicembre - Splendida giornata per gli azzurri alla maratona di Valencia. Nella gara femminile Sofiia Yaremchuk migliora il record italiano con 2h23:16 e dopo oltre undici anni toglie quasi mezzo minuto al primato di Valeria Straneo, stabilito con 2h23:44 a Rotterdam nel 2012. La portacolori dell’Esercito riesce a cogliere l’obiettivo correndo a ritmo costante intorno a 3:24-3:25 ogni mille metri, con un parziale di 1h11:44 alla mezza e una seconda metà più veloce grazie a un finale in crescendo, piazzandosi al nono posto.
Quest’anno la 29enne nata in Ucraina, seguita a Roma dal tecnico Fabio Martelli, era già scesa a 2h24:02 in primavera sulle strade di Londra dove aveva staccato il pass per le Olimpiadi. Ecco i crono intermedi di Sofiia Yaremchuk sui 42,195 chilometri della città spagnola: 17:02 (5 km), 34:00 (10 km), 51:01 (15 km), 1h07:59 (20 km), 1h11:44 (mezza maratona), 1h25:06 (25 km), 1h41:57 (30 km), 1h59:01 (35 km), 2h15:48 (40 km).

Tra gli uomini sensazionale progresso di Nekagenet Crippa con un 2h07:35 per diventare il quarto azzurro di sempre, a soli 19 secondi dal record italiano siglato nel mese di marzo da Iliass Aouani. È un salto di qualità che porta il trentino classe 1994, recente vincitore del titolo tricolore nella mezza, ad abbattere il primato personale di oltre quattro minuti e mezzo rispetto al tempo di 2h12:11 ottenuto a Roma in questa stagione.
L’atleta dell’Esercito, allenato da Piero Incalza e Najibe Marco Salami a Modena, arriva ventunesimo e realizza lo standard per i prossimi Giochi di Parigi fissato a 2h08:10. Cresce anche il molisano Giovanni Grano (Nuova Atl. Isernia) con 2h13:18 al 58° posto, abbassando il proprio limite di 22 secondi, mentre Yassine El Fathaoui (Circolo Minerva) si ferma dopo il 15° km per un problema muscolare.
Vince l’etiope Sisay Lemma in 2h01:48, quarto di ogni epoca con il record della gara, davanti al keniano Alexander Mutiso (2h01:48) che precede gli etiopi Dawit Wolde (2h03:48) e Kenenisa Bekele, 2h04:19 a 41 anni di età.
Tripletta dell’Etiopia al femminile con Worknesh Degefa (2h15:51), settima donna alltime, davanti ad Almaz Ayana (2h16:22) e Hiwot Gebrekidan (2h17:59).

“CHE ORGOGLIO” - “Finalmente sono riuscita a chiudere una maratona con una bella progressione!”, racconta Sofiia Yaremchuk. “Per me questo risultato è un grande orgoglio, così come mi sento fiera di aver potuto indossare quest’anno la maglia azzurra. Sono felicissima per il record e davvero grata agli italiani che mi trasmettono sempre tanto affetto. Credo di aver fatto una gara intelligente, di questo sono particolarmente contenta. Ogni maratona è diversa, fa imparare qualcosa di nuovo e quella di Londra, dove avevo pagato la partenza veloce, per me è stata un insegnamento. Ma c’era anche un po’ di timore e quindi non ho voluto aumentare troppo, perché negli ultimi chilometri può succedere di tutto. A Valencia ho trovato tanto tifo del pubblico e un ottimo pacemaker che teneva il ritmo giusto per il mio gruppo. Anche se venerdì mi ero preoccupata, quando ho visto che tirava vento, in gara le condizioni erano perfette. Mi sentivo molto bene, sarebbe stato bello scendere anche sotto 2h23 ma per me contava soprattutto finire in progressione, era ancora più importante del record o del crono. Se sono arrivata a questo punto, devo essere riconoscente al mio allenatore Fabio Martelli che ha sempre creduto in me fin dall’inizio. Per questa maratona mi sono preparata soprattutto a Roma e anche a Tarquinia per i lavori lunghi, ma senza andare in altura. La dedica è per il centro sportivo dell’Esercito, siamo un bellissimo team con tutto lo staff che mi sostiene. Voglio godermi un po’ questa gioia, farò un paio di settimane di riposo e poi si riparte. Questo record è una tappa fondamentale verso le Olimpiadi”.

L’IMPRESA - Tracciato veloce e meteo ideale, con cielo sereno e temperatura di poco sopra i dieci gradi. Poteva essere la gara giusta dopo l’acuto di Londra, dove con 2h24:02 si era portata ad appena 18 secondi dal primato riscattando il ritiro di Milano. E anche nella scorsa stagione a Francoforte aveva mantenuto per circa 35 chilometri un ritmo da record prima di chiudere in un comunque notevole 2h25:36 nella seconda esperienza sulla distanza, a un anno dall’esordio vincente di Venezia nel 2021. A Valencia sfrutta l’occasione Sofia Yaremchuk che va a segno con una prova di esemplare regolarità, decisamente più giudiziosa in confronto all’avvio troppo rapido nella maratona della capitale britannica. Nell’ultima parte, dal 35° chilometro in avanti, incrementa ulteriormente l’andatura per un ‘negative split’ con la seconda metà completata in 1h11:32.

LA PRIMATISTA - Dopo aver già avvicinato il record italiano nella mezza maratona, in 1h08:56 conquistando il titolo tricolore a Pisa nel 2022, e anche nei 10 chilometri di corsa su strada, in 32:06 nel 2021 a Lens in Francia, oltre che nella maratona con il crono di Londra, adesso Sofia Yaremchuk firma il primato sulla distanza regina. Nata a Leopoli, nell’Ucraina occidentale, ha iniziato ad allenarsi in Italia dal 2016 per inseguire i suoi sogni di atleta.

Ha ottenuto la cittadinanza nel gennaio del 2021 e ha debuttato in maglia azzurra un paio di mesi fa, nei Mondiali di mezza maratona a Riga dove si è piazzata undicesima in 1h09:37, terza delle europee, prima del nono posto ai Mondiali militari di fine ottobre a Lucerna.

IL RECORD - Ha tremato più volte nelle ultime stagioni il primato di Valeria Straneo, protagonista in azzurro con le medaglie d’argento ai Mondiali nel 2013 e agli Europei nel 2014. In ordine cronologico a sfiorarlo erano state Sara Dossena (2h24:00 a Nagoya nel 2019) e Giovanna Epis, che ha corso in 2h23:54 a Valencia nella scorsa edizione ed è arrivata a due secondi dal record quest’anno ad Amburgo con 2h23:46 nello stesso giorno della maratona di Londra dove Sofiia Yaremchuk si era migliorata in 2h24:02.

NEKA BOOM - È la svolta della carriera. Alla sua terza maratona Nekagenet Crippa non solo demolisce il personal best sulla distanza, ma stampa un crono di valore internazionale che lo proietta ai piani alti della graduatoria italiana alltime. Soltanto il primatista Iliass Aouani, Eyob Faniel e Stefano Baldini hanno fatto meglio nella storia tra gli azzurri. Dopo il poco significativo debutto di qualche stagione fa (2h21:17 a Verbania nel 2016) quando ancora non era un atleta a tempo pieno e il promettente 2h12:11 del sesto posto centrato in marzo a Roma, si esalta il trentino con una gara che lo vede transitare a metà in 1h04:02 prima di un gran finale. Questi i parziali: 14:58 (5 km), 30:15 (10 km), 45:30 (15 km), 1h00:41 (20 km), 1h04:02 (mezza maratona), 1h16:07 (25 km), 1h31:21 (30 km), 1h46:29 (35 km), 2h01:09 (40 km). Il migliore degli europei è il francese Mehdi Frère, nono in 2h05:43, tallonato dall’israeliano Gashau Ayale (2h05:46) e dallo spagnolo Tariku Novales, 2h05:48 per il nuovo primato nazionale. Finisce 37esimo Joshua Cheptegei, primatista mondiale di 5000 e 10.000 su pista: 2h08:59 per l’ugandese, campione olimpico dei 5000 e tre volte iridato sulla doppia distanza.

LE ALTRE ITALIANE - All’esordio in maratona la vicentina Marta Fabris (Team Km Sport) corre in 2h35:29. Si migliorano Elisabetta Iavarone (Lieto Colle, 2h37:46) e l’ex campionessa tricolore Arianna Lutteri (Team Km Sport, 2h43:48), invece Sara Galimberti (Bracco Atletica) chiude in 2h44:26 e Giulia Sommi (Cus Pro Patria Milano) si ferma poco dopo la mezza. Cade il record spagnolo anche al femminile per merito di Majida Maayouf che è quinta in 2h21:27 con lo stesso crono della turca Sultan Haydar, sesta al traguardo.


Tempi di passaggio

 

Valeria Straneo

Sofiia Yaremchuk

 

Rotterdam 2012

Valencia 2023

5 km

16:48

17:02

10 km

33:57

34:00

15 km

50:45

51:01

20 km

1h07:50

1h07:59

21,097 km

1h11:44

1h11:44

25 km

1h25:12

1h25:06

30 km

1h42:29

1h41:57

35 km

1h59:21

1h59:01

40 km

2h16:21

2h15:48

42,195 km

2h23:44

2h23:16


Le maratone di Sofiia Yaremchuk

2h29:12 (1) Venezia, 24 ottobre 2021
2h25:36 (4) Francoforte, 30 ottobre 2022
rit. Milano, 2 aprile 2023
2h24:02 (9) Londra, 23 aprile 2023
2h23:16 (9) Valencia, 3 dicembre 2023

Lista italiana alltime maratona femminile
2h23:16 Sofiia Yaremchuk, Valencia 3 dicembre 2023
2h23:44 Valeria Straneo, Rotterdam 15 aprile 2012
2h23:46 Giovanna Epis, Amburgo 23 aprile 2023
2h23:47 Maura Viceconte, Vienna 21 maggio 2000
2h24:00 Sara Dossena, Nagoya 10 marzo 2019
2h25:17 Franca Fiacconi, New York 1 novembre 1998
2h25:28 Bruna Genovese, Boston 17 aprile 2006
2h25:32 Anna Incerti, Berlino 25 settembre 2011
2h25:57 Maria Guida, Carpi 10 ottobre 1999
2h26:10 Rosaria Console, Berlino 25 settembre 2011

Cronologia record italiano maratona femminile
2h54:23 Silvana Cruciata (Fiamma Roma) Monza 6 gennaio 1977

2h54:16 Maria Pia D’Orlando (Cus Milano) Monza 15 gennaio 1978
2h49:22.4 Maria Pia D’Orlando (Cus Milano) Rieti 12 ottobre 1980
2h44:31 Silvana Cruciata (Fiamma Roma) Roma 28 dicembre 1980
2h32:55 Rita Marchisio (Roata Chiusani) Osaka 24 gennaio 1982
2h31:49 Laura Fogli (Snia Milano) New York 23 ottobre 1983
2h29:28 Laura Fogli (Snia Milano) Los Angeles 5 agosto 1984
2h27:49 Laura Fogli (Cus Ferrara) Seul 23 settembre 1988
2h25:17 Franca Fiacconi (Cus Bologna) New York 1 novembre 1998
2h23:47 Maura Viceconte (Maratona Torino) Vienna 21 maggio 2000
2h23:44 Valeria Straneo (Runner Team 99 Sbv) Rotterdam 15 aprile 2012
2h23:16 Sofiia Yaremchuk (Esercito) Valencia 3 dicembre 2023

Lista italiana alltime maratona maschile
2h07:16 Iliass Aouani, Barcellona 19 marzo 2023
2h07:19 Eyob Faniel, Siviglia 23 febbraio 2020
2h07:22 Stefano Baldini, Londra 23 aprile 2006
2h07:35 Nekagenet Crippa, Valencia 3 dicembre 2023
2h07:52 Giacomo Leone, Otsu 4 marzo 2001
2h08:02 Alberico Di Cecco, Roma 13 marzo 2005
2h08:05 Yassine Rachik, Londra 28 aprile 2019
2h08:19 Gelindo Bordin, Boston 16 aprile 1990
2h08:33 Danilo Goffi, Rotterdam 19 aprile 1998
2h08:49 Francesco Ingargiola, Roma 1 gennaio 2000

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