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Giu 03, 2019 Ufficio Stampa Evento 1746volte

Passo Durone (TN) – 4° Comano Ursus Extreme Trail

Un passaggio in quota Un passaggio in quota Foto Samuele Guetti

2 Giugno - Il bergamasco Luca Carrara e l’altoatesina Annemarie Gross nella 60 km, i trentini Andrea Debiasi ed Erica Leonardelli nella 28 km.

Sono loro i quattro vincitori della quarta edizione della Comano Ursus Extreme Trail, che ha visto schierati ai nastri di partenza 250 atleti di 11 nazioni, premiati da una splendida giornata di sole e dal grande lavoro svolto dallo staff della Comano Mountain Runners. Un lavoro che, negli ultimi giorni, è stato necessario per garantire alcuni passaggi in quota, con oltre 40 volontari impegnati a spalare la neve e a tracciare il passaggio per gli atleti.

Carrara, che lo scorso anno aveva preso il via ma era stato costretto al ritiro a causa di problemi fisici, ha trovato pronto riscatto e ha messo nero su bianco il pronostico della vigilia, imponendosi d’autorità nella gara lunga di 60 chilometri e 4800 metri di dislivello, caratterizzata dai paesaggi mozzafiato del “giro delle Cime” e dagli altrettanto suggestivi scenari offerti dai transiti in Val Lomasona, sul Monte Brento e sul Monte Casale.

Il forte bergamasco del Team Salomon, scattato alle 6 del mattino dal Passo Durone assieme agli altri iscritti alla CUET 60 km, ha portato a termine la propria trionfale fatica in 8h35’28”, tempo di oltre 15 minuti più basso rispetto a quello del secondo classificato, il tedesco Anton Philipp, con il trentino Manuel Degasperi (fresco di conquista del record di dislivello a piedi in 24 ore) a completare il podio.

«Dopo il ritiro dello scorso anno, ci tenevo particolarmente a esserci e a fare una bella gara – ha detto Carrara - Prima della partenza ho detto ad alcuni amici e compagni di fatica che, quando si fanno queste corse, il vero obiettivo è quello di arrivare. Essere arrivato per primo ed essere riuscito a iscrivere il mio nome nell’albo d’oro di questa gara, molto tecnica e spettacolare, è un onore e un piacere. La fatica è stata tanta e il caldo si è fatto sentire».

Più combattuta la CUET 28 km, che è scattata alle 9 del mattino e ha vissuto sul testa a testa tra i due trentini Andrea Debiasi e Gabriele Leonardi e che ha portato i concorrenti a percorrere le splendide creste della Val Marcia. I due sono transitati assieme a metà gara, al passaggio da Malga Nardis: l’accelerazione decisiva è arrivata nel finale, quando Debiasi è riuscito a fare la differenza e a liberarsi della compagnia del rivale. Il vincitore ha coperto i 28 km e i 2800 metri di dislivello del tracciato in 3h26’15”, infliggendo un distacco di 5’10” al rendenese Leonardi, comunque soddisfatto del proprio secondo posto. Più distanziato il terzo classificato, Michele Laghetto (3h41’57”), con Marco Gubert autore di una bella rimonta nella seconda parte di gara e alla fine quarto a 1’37” dalla zona podio.

«Non conoscevo queste zone, al di là del tratto finale, dove sono riuscito ad attaccare e a distanziare Leonardi – ha commentato il vincitore della CUET 28 km Andrea Debiasi – La gara è stupenda e altrettanto tecnica. La neve in quota ha dato un tocco di spettacolarità in più. Meritano un plauso gli organizzatori e tutti i volontari, che hanno fatto un grande lavoro».

Appassionanti anche le due sfide femminili, in particolar modo la CUET 28 km in rosa, vinta da Erica Leonardelli in 4h26’11” (14° tempo assoluto) con un vantaggio di 1’37” sulla polacca con passaporto italiano Wiktoria Piejak. Quest’ultima è stata vittima di un errore di percorso nel finale di gara, ma è comunque riuscita a garantirsi la piazza d’onore, mentre la medaglia di bronzo è finita al collo della giudicariese Michela Foresti, che ha conquistato un ottimo terzo posto nella gara di casa, chiudendo in 4h39’25”.

La CUET 60 km femminile, infine, ha premiato l’altoatesina Annemarie Gross, che ha raggiunto il traguardo di Passo Durone dopo 11h57’19” di gara. Seconda piazza in 12h11’08” per la svedese Helen Westerberg, che ha dato un tocco di internazionalità al podio di una gara che ha ospitato nella propria starting list atleti di 11 nazioni, con runner provenienti da Germania, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Belgio, Russia, Svezia, Polonia e anche dai lontani Stati Uniti e da Singapore.

Gli arrivi, intervallati da una nuova edizione del MinitrAil riservato ai giovani runner, si sono succeduti fino alle prime ore della sera, tra gli applausi del pubblico presente. Non sono mancati nemmeno quelli per il comitato organizzatore presieduto da Marco Buratti, che ha raccolto tanti apprezzamenti da parte degli atleti.

 

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