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Ott 11, 2020 Roberto Matteucci 3526volte

Monza (MB) - Run for Life

Partenza della 21 chilometri Partenza della 21 chilometri Foto R.Mandelli

Monza, 11 ottobre. Run for Life together is better, questo il nome completo di una manifestazione  non competitiva, che proponeva tre percorsi di 5 km, 10 km e 21 km (i due più lunghi cronometrati con chip e con piccoli riconoscimenti ai migliori tempi). 

Si potrebbe anche aggiungere "chi la dura, la vince", infatti la data originaria di marzo è stata prima spostata a maggio per il divieto imposto a tutte le manifestazioni sportive e poi riprogrammata per domenica 11 ottobre, finendo per essere disputata con un buon successo anche in termini numerici.

I dati parlano di circa 130 finisher sui 21 km e oltre 430 nella 10 km, più qualche altro centinaio di runner/camminatori sul percorso più breve: una buona metà degli iscritti che risultavano dalle liste dei giorni precedenti hanno purtroppo rinunciato a partecipare, ma considerando quanto tempo è passato e quante cose sono successe da marzo ad oggi è comprensibile.

Importante comunque che la buona causa a favore della quale la manifestazione è stata organizzata (sostegno al Comitato Maria Letizia Verga di Monza) abbia raccolto i fondi che rappresentano il vero senso di eventi di questo genere.

Dal punto di vista organizzativo e più strettamente podistico si può parlare di un successo ancora più indiscutibile: fattori vincenti il percorso, che considero uno dei più belli in assoluto nei dintorni di Milano; la massiccia presenza dei Gamber de Cuncuress a supportare la gestione di tutti i dettagli legati alle partenze; il rispetto di tutte le procedure previste dai protocolli FIDAL (partenza a onde con distanziamento, mascherina obbligatoria per i primi 500 metri e dopo l'arrivo, accesso con misurazione della temperatura e auto-certificazione delle condizioni sanitarie individuali) che ha consentito a tutti di correre in condizioni di sicurezza; gli spazi molto ampi della Cascina San Fedele, base logistica e sede di partenza e arrivo per tutti i percorsi; dulcis in fundo la presenza del sempreverde Roberto Mandelli che ha documentato per ore la presenza di tutti i runner nella zona del traguardo.

Un po' di pioggia caduta nella notte ha lasciato spazio ad un cielo moderatamente sereno al mattino, con temperatura piuttosto fresca all'orario di partenza della 21 km (09.30) e via via più tiepida con il passare dei minuti. I tratti non riparati dagli alberi risultavano perfino piuttosto caldi durante il secondo giro del percorso, che solo i runner della 21 km hanno percorso.

La 10 km si è sviluppata sul percorso fisso, tracciato dalle frecce rosse sull'asfalto dei viali del parco, mentre per la 21 km si è optato per due giri più una variante di raccordo dopo alcuni chilometri della seconda tornata, per guadagnare il chilometro mancante. Come ben sanno le migliaia di runner che si allenano con frequenza al Parco di Monza, è un percorso vario e non facilissimo, che presenta numerosi cambi di direzione e anche alcune ondulazioni, non eclatanti, ma che soprattutto al secondo giro si sentono sulle gambe.

La carenza di gare che ha caratterizzato gli ultimi otto mesi ha attratto numerosi runner di buon livello dalle province di Monza e Brianza, Bergamo e Milano, sicché i migliori tempi sono stati realizzati da atleti di una certa notorietà e sicuramente sono risultati rispettabili per una non competitiva: sui 10 km migliore in assoluto Giacomo Piazza (36:22) e Andrea Nicole Fionez prima in campo femminile (41:57), mentre sulla 21 km top performer è Alessio Finolezzi (1:20:22) e Giulia Sommi (1:25:48).

In conclusione, vorrei sommessamente suggerire che eventi organizzati come la Run for Life oggi potrebbero rappresentare il futuro prossimo del podismo: di certo non si prestano ad obiettivi di business, perché non attireranno mai le folle oceaniche di certe corse very fashionable nel centro delle grandi città, ma correre in spazi così ampi, e con tutte le opportune garanzie per il distanziamento, potrebbe essere la soluzione anche per proporre manifestazioni agonistiche, anche in abbinata con le non competitive se si vogliono avere più partecipanti, in tempi che si prospettano ancora bui per alcuni mesi.

Temo infatti che le autorità non tarderanno ad individuare in sportivi e podisti (chi ha già scordato la caccia al runner untore di aprile scorso??) facili bersagli per accontentare demagogicamente le cassandre e i benpensanti, sospendendo nuovamente le manifestazioni sportive dilettantistiche. Sperando con grande sincerità di sbagliarmi, ovviamente!

 

Informazioni aggiuntive

Fotografo/i: Roberto Mandelli

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