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Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

Buona la prima a Vignate. Consentiteci di utilizzare questa frase, spesso abusata, ma in questo caso assolutamente appropriata, per descrivere il pomeriggio di atletica che ha avuto luogo ieri, sabato 19 giugno a Vignate (MI), dove era in programma il 1° Miglio di Vignate – memorial Ruggero Tagliaferri, atleta ed allenatore di Athletic Team Pioltello e poi nell’Atletica Vignate 1984, prematuramente scomparso nel 2019. Ruggero sarebbe stato molto contento di vedere il centro sportivo affollato di Ragazzi/e, Cadetti/e impegnate nei 60 metri, 1000 metri e salto in lungo, prima delle gare sulla distanza anglosassone. Per tutti i risultati ed i meravigliosi servizi fotografici di Monica Cappato e Andrea Lo Faro, potete cliccare qui e navigare sulla pagina del Club del Miglio dedicata al calendario.

Parlavamo di centro affollato, così come gli insufficienti parcheggi che lo circondano, presi d’assalto da atleti ed accompagnatori. In mancanza di meglio, molti hanno lasciato l’auto in sosta vietata. E così, in strade periferiche di questo piccolo centro, dimenticate da Dio, ma non dai locali Vigili Urbani, è stata una strage di multe. Ora io non mi permetto di entrare nel merito delle ammende comminate, faccio solo notare che in caso di un sovraffollamento del genere, le forze dell’ordine oltre a staccare dei biglietti da lasciare sui parabrezza, avrebbero dovuto anche svolgere un’attività di supporto agli automobilisti. Mentre io (che ho parcheggiato regolarmente) non ho visto in giro una pattuglia né all’arrivo, né quando ho lasciato il centro, né tantomeno nei miei giri di riscaldamento e defaticamento pre e post gara. A questo punto speriamo solo che i soldi raccolti servano per fare qualche miglioria all’impianto.

Venendo ai risultati del Club, festeggiamo due nuovi record italiani: SM85 con Pietro Ferrari (Road Runner Milano) in 12’35”30 ed SF70 con Annamaria Vaghi (Atletica Pavese) in 7'26"98. Ci ha provato, ma senza riuscirci, anche Giuseppe Lombardo che a dispetto del cognome è un ligure. Il sessantacinquenne ha corso in 5’29”12, ovvero alla media di 3’24” al km. Mica male.

Nelle due batterie femminili la più veloce è stata Ilaria Arini dell’Atletica Bellinzona in 5’26”48, davanti a Matilde Confalonieri e Dayana Aleksova, per un derby italo-svizzero che è continuato tra i maschi. Anche qui successo rossocrociato con Roberto De Lorenzi (Unione Sportiva Capriaschese) in 4’25”04 che ha preceduto Luciano Bedin ed il connazionale Fabio Caramella.

Sabato 17 luglio 2021 si disputerà la 22^ Edizione del Miglio di Lonato, ma attenzione, si correrà presso il Centro Sportivo Sanpolino a Brescia. E’ l’ultima tappa del Club del Miglio prima delle vacanze estive. Ricordiamo tre aspetti importanti relativamente alle iscrizioni: 1) vanno inserite nel portale FIDAL dalle società di appartenenza entro il martedì precedente la gara 2) le iscrizioni dovranno poi essere confermate entro il giovedì sempre sullo stesso sito federale 3) per chi non ha corso il miglio negli ultimi anni è bene inserire un tempo di accredito o comunicarlo al Club del Miglio in maniera di predisporre delle batterie equilibrate che sono alla base di un sano divertimento oltre che da stimolo per ottenere i migliori risultati personali.

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

A soli 75 anni, l'11 giugno ci ha lasciato Paola Pigni, un’autentica icona dell’atletica femminile italiana. Per chi non la conosceva bene, dai notiziari avrà forse appreso che stiamo parlando di una donna capace di vincere medaglie ad olimpiadi, mondiali ed europei, di conquistare record mondiali su tutte le distanze del mezzofondo a partire dai "suoi" 1500 con 4.12:4 nel 1969 a Milano. Un crono che in seguito migliorò di una decina di secondi. E sui 3000, 5000, 10000… ultimo in ordine cronologico quello sui 1609,34 metri, una distanza che sta particolarmente a cuore a me ed a tutti i frequentatori del circuito del Club del Miglio. Insomma una campionessa a tutto tondo, peraltro in un periodo dove il doping anche al femminile era una piaga molto diffusa specialmente nei paesi dell’est europeo. Chissà quante altre soddisfazioni avrebbe potuto prendersi se avesse potuto combattere ad armi pari. Quando il professionismo, almeno ad occidente, nell’atletica era l’eccezione, non la regola. Infatti per diversi anni Paola si allenava al mattino presto ed alla sera, dopo una giornata di lavoro.

Malgrado questo splendido curriculum, la grandezza di Paola sta nella sua opera di autentica apripista della corsa femminile. Combattendo contro regolamenti e pregiudizi. Oggi ci sembra normale che una ragazza possa fare atletica, allenarsi su tutte le distanze, correre la maratona. Cinquant'anni fa non era così. Infatti Paola cominciò con i 100 ed i 200 metri e ci volle tutta la sua tenacia per riuscire a spostarsi nel mezzofondo, diventando una regina sui 1500 metri, a quei tempi la distanza più lunga compresa nel programma olimpico al femminile.

Non ho informazioni precise, ma ritengo che Paola sia stata anche la prima maratoneta italiana. Giusto 50 anni fa (31 dicembre 1971), decise di fare questo esperimento alla maratona di San Silvestro di Roma. Per capire meglio il contesto, nel 1966 Roberta Gibb, vistasi respinta l’iscrizione in quanto donna, si nasconde tra i cespugli e s’inserisce nel gruppo della maratona di Boston, protetta e coccolata dai maratoneti maschi. L’anno successivo sono sempre gli altri concorrenti a fare da guardia del corpo a Kathrine Switzer (iscrittasi inserendo solo la sigla del nome) evitando fisicamente che venga placcata dai giudici e fermata in gara. Ricordiamo che la maratona femminile fu disputata per la prima volta solo ai giochi di Los Angeles del 1984.

Paola Pigni chiuse la sua gara in 3.00:47. Pochissimi mesi prima, il 19 settembre a New York, Beth Bonner, con 2:55’22” era stata la prima donna a vincere la maratona di New York, e la prima atleta ad abbattere il muro delle tre ore in compagnia della seconda classificata, Nina Kuscsik, che l'anno dopo avrebbe di nuovo abbassato il record, ma francamente non è delle prestazioni cronometriche che vorrei parlare.

Quello che ci tengo a dire è che se oggi tante ragazze italiane possono correre liberamente su tutte le distanze, se possono decidere di andare anche all’estero a correre una maratona, un ringraziamento particolare dovrebbero farlo proprio a Paola Pigni. E’ bello vedere quanta strada sia stata fatta anche nell’emancipazione sportiva delle donne. Restando tuttavia ben consapevoli come questo percorso di emancipazione non sia assolutamente terminato, e non ci riferiamo solo alla corsa. Ancora oggi dobbiamo registrare femminicidi posti in essere da stranieri, ma anche da nostri connazionali, solo perché alcune donne vorrebbero semplicemente decidere cosa fare della loro vita.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

 

Colonnina di mercurio sopra i 20 gradi oggi domenica 6 giugno al Parco delle Cave, oasi verde di circa 135 ettari che è stata regalata alla cittadinanza milanese nel 2002, dopo un lungo lavoro di bonifica e riqualificazione. Si disputa la quinta tappa del circuito Milano&Monza Run Free, fortemente voluto dal team di Sportitude e che sta offrendo ghiotte occasioni agonistiche ai runner lombardi in questo periodo di ripresa. Ieri ed oggi potevano correre i non competitivi, stamattina alle ore 9,30 è scattata la gara agonistica maschile, seguita dopo circa 5 minuti dal via anche per le donne. Il tracciato di 5 km, da ripetere due volte, è quello ben conosciuto dai podisti locali fin dai tempi della GreenRace per chi ha memoria buona. Un misto di asfalto e sterrato, senza dislivelli significativi, ma condito da molte curve.

Circa 500 gli atleti impegnati nella varie competizioni, nella gara FIDAL vittoria di Francesco Bona (Caivano Runners) in 32’45” che ha distaccato di 15 secondi Giuseppe Molteni (Atl. Desio) e di 1’01” Manuel Sella (Atl. Lecco-Colombo Costruzioni). In campo femminile vittoria in 37’05” della sua compagna di squadra Maria Righetti che peraltro è la moglie di Francesco Bona, per una insolita doppietta tutta in famiglia. A completare il podio Claudia Gelsomino (Atletica Bovisio Masciago) in 37’48” e Amodio Banchialem (Atl. Bergamo 1959) con 38’31”. Qui trovate tutte le classifiche.

Il circuito Milano&Monza Run Free chiuderà con la sesta ed ultima tappa al Parco Sempione venerdì 18 e sabato 19 giugno. Per dribblare il caldo della domenica mattina, la gara competitiva verrà anticipata e scatterà sabato sera alle ore 19,30.

Rodolfo Lollini – Redazione di Podisti.net

Dopo le piacevoli sorprese delle due tappe iniziali che rappresentavano delle prime assolute, qui potete leggere nei dettagli cosa è successo a Milano ed a Concesio (BS), anche il terzo appuntamento del Club del Miglio è stato ricco di sorprese.

E’ sabato 5 giugno e siamo a Carate Brianza (MB), a casa dei “Daini”. Il miglio è oramai una tradizione giunta alla 9^ Edizione del trofeo intitolato alla memoria di Gino Riva. Pomeriggio caratterizzato dal cielo coperto e da qualche spruzzata di pioggia che però non ha assolutamente rovinato la festa nel bel centro sportivo XXV Aprile, umidificando solo qualche manche, ma regalando un bellissimo arcobaleno finale a mò di scusa. Il programma sui 1609 metri, come buona abitudine da queste parti, è incluso all’interno di un meeting di atletica leggera che ha coinvolto circa 400 atleti. Allievi e Cadetti M/F hanno gareggiato sui 1000 metri e sui 1200 siepi.

Per i senior erano previsti anche i 100 ed i 3000 metri. Su quest’ultima distanza il livello delle batterie è stato notevole. Non a caso erano presenti diversi tecnici di spessore, due nomi su tutti, Giorgio Rondelli e Stefano Baldini. Nella più veloce, in 7’59”47 ha vinto Manuel Medolago, un classe 1995 dell’Atletica Val Brembana, davanti a Mattia Padovani ed Omar Boumer. Per tutti i risultati del meeting, potete cliccare direttamente qui.

Nelle dodici serie del Club del Miglio si è registrato un record italiano. Scusate, ma “migliore prestazione” che è il termine più appropriato, non ci piace. Autore della performance il classe 1940 Gianfranco Marengoni dei Road Runner Milano che con il tempo di 7’18”87 ha letteralmente sbriciolato il primato SM80 di Oscar Jacoboni, che ha corso nella stessa batteria e si è sportivamente felicitato con lui. Sempre sul miglio i due migliori crono della giornata sono stati appannaggio di Viola Taietti (Atl Bergamo 1959 Oriocenter) con 5’20”10 e Carlo Bedin (Team A Lombardia) con 4’31”44.

Dopo questo trittico ravvicinato, il Club del Miglio si prende una settimana di vacanza per tornare nel pomeriggio di sabato 19 giugno per il 1° Miglio di Vignate, Memorial Ruggero Tagliaferri. Iscrizioni, come sempre, tramite il portale FIDAL. 

Rodolfo Lollini – Redazione Podisti.net

Venerdì, 04 Giugno 2021 14:35

La preghiera del maratoneta

Per coloro che ancora non la conoscessero e con l’augurio di fare cosa gradita non solo ai maratoneti cristiani/cattolici, ma a tutti i runner, ecco la “preghiera del maratoneta”:

“Grazie, Signore, perché mi fai correre e non mi lasci solo al km 35 della grande maratona della mia vita. Grazie, Signore, per la bellezza della corsa da solo nei boschi e tra la gente, con il freddo e il Caldo, la pioggia e il vento. Grazie, Signore, perché mi sei accanto nei momenti di stanchezza quando il sudore annebbia lo sguardo, la fatica mi fa piegare le gambe e mi vorrei fermare. Ma vado avanti con te. Questo mio correre fatto con umiltà e passione è una preghiera di lode a te che ripeto anche negli ultimi, interminabili, 195 metri della maratona della mia vita. E ti ringrazio, Signore, per gli amici con cui condivido la gioia di correre spalla a spalla. Signore, facendomi il segno della croce, inizio a correre sicuro che il tuo sorriso accompagnerà le mie falcate.”

La preghiera è stata composta nel 2017 dai sacerdoti/atleti che compongono il team dell’Athletica Vaticana. Tradotta in 35 lingue, ha l’obiettivo di rilanciare la dimensione spirituale della corsa insieme agli atleti di tutte le religioni e tutte le culture. Siano essi dei top runner oppure semplici dilettanti.

Rodolfo Lollini –Redazione Podisti.net

Domenica, 30 Maggio 2021 16:40

Brescia capitale della ripresa podistica

SERVIZIO FOTOGRAFICO * - Domenica 30 Maggio la Brescia Art Marathon ha dato un chiaro segnale di come, a livello numerico, la ripresa della “normalità” podistica sia ormai una realtà. Nel rispetto delle vigenti normative anti-Covid sono arrivati al traguardo quasi 2000 atleti suddivisi tra 10k, mezza e maratona. Competizioni aperte a tutti i tesserati, senza nessuna gara esclusivamente per gli assoluti. Gli unici ancora a casa, confinati nell’agone virtuale, i partecipanti alle non competitive. Complimenti quindi agli organizzatori dell’A.S.D. Rosa Running Team.

Venendo ai risultati agonistici, nella maratona vittoria di Atef Saad e Cristina Gogna. Personale per il tunisino (2h13’25”) che stacca il biglietto per Tokio, dopo la sua partecipazione ai giochi di Rio.  Secondo posto per Luca Parisi (che abbastanza incredibilmente corre con una Runcard) in 2h22’15”. Marco Ferrari terzo classificato in 2h28’50”.
Al femminile l’atleta non udente "Superchicca" Gogna ferma il cronometro dopo 3h00’24”. Completano il podio Eva Liz Mognon (3h12’13”) ed Annalisa Campagna (3h18’29”).

Nella mezza successo per lo slovacco Marck Hladik, con un crono di 1:09:07, davanti a Marco Losio (1:11:18) ed Alessandro Paura (1:11:47).
Sara Dossena è stata la più veloce tra le donne con un tempo di 1:16:03, ulteriore riscontro a una settimana da Paratico e dopo la pausa forzata per l’operazione che ha subito al piede. Speriamo che ritorni in forma in tempo per l’appuntamento olimpico. Dietro a lei si sono classificate Giulia Sommi (1:18:27) e la peruviana Luz Nadine De La Cruz Aguirre (1:22:02).

Nella 10k Antonino Lollo, il siciliano ormai diventato bergamasco, ha preso il largo già alla prima curva ed ha vinto in 30’37”. Bravi Roberto De Lorenzi e Stefano Lombardi che non hanno mollato fino all’ultimo, staccati rispettivamente di 21 e 31 secondi. Più agevole il successo di Mara Ghidini (35’38”) su Federica Frigerio e Sara Sandrini.

Nel collage di copertina sulla sinistra Antonino Lollo già al comando in solitaria nella 10k dopo meno di un chilometro. Al centro l’opera realizzata per questo evento dall’artista bresciano Bruno Rinaldi che illustra i tesori della città. Le litografie dell’opera sono state consegnate ai vincitori ed ai partner della manifestazione. Sulla destra l’arrivo di Atef Saad, ahimé che tristezza vederlo confuso tra i finisher della mezza.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

* Il servizio fotografico pubblicato è volutamente ridotto per rispettare l'esclusiva dell'Agenzia ufficiale.

Giornata ricca, oggi sabato 29 maggio, al centro sportivo di Concesio (BS), città natale di Papa Paolo VI. Prima edizione del Miglio intitolata al santo. Presenti anche alcuni sacerdoti tra cui il padre francescano Jason Welle, direttore del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'Islamistica (PISAI) che non si è limitato a recitare la preghiera del maratoneta, di cui Vi parleremo in un prossimo articolo, ma si è anche infilato le scarpette per gareggiare, vincendo la sua batteria, malgrado domani sia atteso ai nastri di partenza della maratona di Brescia.

Dicevamo miglio d’inclusione ed infatti c’è stato spazio per le batterie FISPES, promosse dalla società di casa, l’Olympia Athletic Team Asd. Prove generali ottimamente riuscite in preparazione dei Campionati Italiani Assoluti Paralimpici che il sodalizio presieduto dall’avvocato Andrea Boroni ospiterà il 3-4 luglio. In quell’occasione sarà selezionata la nazionale italiana che parteciperà alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Nella gara del paramiglio, vittoria per Antonio De Nobili (Categoria M12) in 5’38”26, davanti a Davide Foglio che ha concluso in 6’25”18 mentre Nicola Rocca si è aggiudicato la categoria T46 in 5’41”16.

Il meeting, patrocinato e sostenuto dalla Provincia di Brescia, dal Comune di Concesio e dalla Comunità Montana di Val Trompia, ha registrato degli ottimi risultati anche nelle categorie master, a partire dal nuovo record italiano SF70 di Annamaria Vaghi (Atl Pavese) col crono di 7’35”46.

A livello assoluto esibizione di potenza da parte dell’ospite d’onore, l’azzurra cinque volte campionessa d’Italia Giulia Aprile (Esercito) che ha fatto subito il vuoto. Chiusura in 4’49”52, solo un assaggio delle sue grandi potenzialità. Seconda piazza per Francesca Faustini (Atl. Gavardo 90) in 5’17”94 e terzo posto per Chiara Stefani (Corrintime) in 5’18”34. Tra i maschi successo dell’elvetico Fabio Caramella (Virtus Locarno) in 4’36”62, davanti a Imad Ouadani (C.S. Rocchino) in 4’40”26 e Federico Mantovani (Free Zone) con 4’43"36. Per i due vincitori assoluti in premio anche una bella medaglia d’argento commemorativa di Paolo VI.

Cadetti e cadette hanno invece gareggiato sui 1000 metri con successi Giorgia Canziani (Free-Zone) in 3’11”60 e Camillo Filippi (Corrintime) con 2’46”50.

Sabato 5 giugno 2021 il Club del Miglio si sposterà a Carate Brianza (MB) per la sua terza tappa, la 9a edizione del Miglio Gino Riva a.m. che si disputerà nell’ambito del Meeting Caratese. Ricordiamo che le iscrizioni devono essere presentate dalle società di appartenenza degli atleti tramite il portale FIDAL entro martedì 31 maggio pv.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Sabato 22 Maggio il nuovo parco del centro Milano City Life è stato cornice ed a sua volta protagonista di un evento che sarebbe riduttivo catalogare come una semplice corsa podistica. Siamo sul terreno di quella che era la sede della vecchia Fiera Campionaria di Milano, ora completamente trasformata in un modernissimo centro che vede convivere in maniera bilanciata zone verdi, attività commerciali, uffici ed abitazioni. I recenti grattacieli fanno ormai da nuovo biglietto da visita per il capoluogo lombardo.

Il programma delle corse è iniziato alle ore 14.30, con tutte le batterie accuratamente preparate dai tecnici del Club del Miglio, in maniera di proporre serie bilanciate quanto combattute. La gara inaugurava infatti il circuito annuale sui 1609 metri, giunto ormai alla sua diciannovesima edizione. Gli atleti sono stati salutati da un bagno di folla che ha seguito prima con sorpresa e poi con attenzione tutte le batterie. Percorso lievemente ondulato e che si sviluppava in un giro unico. Nel finale si passava ad un fondo in ghiaia con delle curve secche che in alcuni casi hanno contribuito a mantenere la tensione fino all’ultimo o addirittura rimescolato le classifiche al traguardo.

Ottima e curata in ogni dettaglio l’organizzazione di questo 1°Miglio Milano City Life da parte di Sportitude, l’azienda che sta proponendo il circuito Milano&Monza Run Free di cui la gara di ieri rappresentava la quarta tappa.

Terminata la parte agonistica, è venuto il momento di ragazzi molto speciali appartenenti alla società monzese Corona Ferrea. Gli Special Olympics praticano diverse discipline, tra cui nuoto e molte specialità dell’atletica leggera. In questo sport sono coordinati ed amorosamente seguiti da Francesco Panetta, straordinario mezzofondista che aveva nei 3000 siepi la sua gara preferita dove ha conquistato un titolo mondiale, un europeo e di cui a 34 anni di distanza è ancora il primatista italiano. Panetta e gli altri assistenti li hanno accompagnati nella loro corsa. Un momento certamente emozionante vedere impegnati questi atleti affetti da disabilità. A seguire sono scesi in campo i giovanissimi dell’Atletica Meneghina su distanze più adatte alla loro età.

Terminata la loro fatica, o meglio il loro divertimento, l’attenzione è ritornata sul palco del villaggio gara in Piazza Burri dove non mancava veramente nulla, compreso il deposito borse ed un centro massaggi. E’ stato il momento delle premiazioni di giornata di cui ci limitiamo a citare i due podi per gli assoluti in ordine di arrivo: Nicola Fumagalli (GP Valchiavenna), Alessandro Castelli (La Michetta) e Davide Rescalli (DK Runners) al maschile; Benedetta Broggi (Raschiani Triathlon Pavese), Cristina Ballabio (Runner Desio) e Viola Taietti (Atletica Bergamo) per le donne. Francesco ha pazientemente premiato tutti, compreso i vincitori delle classifiche generali del Club del Miglio edizione 2020, ma d’altro canto stiamo parlando del Panetta che in una finale europea (Helsinki 1994) si ferma per rialzare un campagno caduto (Lambruschini che poi vincerà il titolo) e dunque da uno come lui non ci si poteva aspettare il contrario.

Concludiamo ricordando i prossimi appuntamenti agonistici del Club del Miglio e del Milano&Monza Run Free. Sabato 29 Maggio a Concesio avrà luogo il 1° Trofeo San Paolo VI che prevede al mattino il ParaMiglio e nel pomeriggio le gare dei normodotati (per info Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ). Domenica 6 giugno si tornerà a correre 10 km al Parco delle Cave per la 5^ e penultima tappa del Milano&Monza Run Free, ( per info https://www.sportitude.it/run-free-milano-e-monza/run-free-parco-delle-cave/ ).

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

 

ALBUM FOTOGRAFICO

Domenica scorsa 16 maggio, se la Milano Marathon ha fatto di certo il botto a livello cronometrico, con i migliori risultati di tutti i tempi sul territorio italiano, come raccontato in questo nostro articolo, la festa ambrosiana della corsa non è assolutamente finita verso le 8e30. Dopo meno di un’ora ha infatti preso il via la 10k, gara questa si, aperta a tutti gli amatori e che ha visto transitare sul traguardo 550 finisher. Corsa su due giri che sostanzialmente ripercorrevano il veloce anello della 42k intorno al Parco Sempione, solo leggermente accorciato sull’andata/ritorno di Corso Sempione. Vittoria di Francesco Agostini (Casone Noceto) in 30’33”, un crono che per le ragioni che Vi illustreremo in seguito, è anche meglio di quanto non sembri a prima vista. Distaccati di rispettivamente 5 e 9 secondi si sono piazzati Antonino Lollo (Atl Bergamo) e Filippo Ba (Alpinistico Vertovese). Più larga la vittoria di Sara Galimberti della Bracco Atletica in 35’42” su Mara Ghidini (Metall. S. Marco BS) e Najla Aqdeir (LBA Sprint Academy).

Grande entusiasmo tra i partecipanti, molti dei quali arrivati in anticipo per sbirciare i top runner impegnati in precedenza e che poi si sono goduti la loro gara, anche se non è mancato qualche chiaroscuro. Amici ci hanno raccontato che al venerdì, alla consegna dei pettorali, hanno dovuto aspettare circa tre quarti d’ora l’arrivo dei numeri oltre il 500. Se la gara è partita nel solito grande rispetto delle disposizioni anticovid, addirittura con partenze di solo 4 atleti per volta, con i quartetti distanziati di una decina di secondi, al meeting point dell’Arco della Pace si sono verificati numerosi imbottigliamenti. Quanto alla distanza, premesso che non vi erano segnalazioni chilometriche e che i GPS non vanno certo presi per oro colato, l’impressione di molti atleti è stata quella che la lunghezza fosse decisamente abbondante rispetto ai nominali 10000 metri. Oltre a quanto ci si possa normalmente aspettare in gara quando non sempre si prendono le traiettorie più brevi utilizzate per certificare un tracciato.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

 

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