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Fabio Maderna

Fabio Maderna

10 novembre - Se la memoria non mi inganna, mancavo da Busto (come spettatore si intende), da due anni e, se le previsioni meteo non fossero cambiate, probabilmente avrei saltato un altro anno. Non che mi fidassi al 100% delle nuove previsioni, ma la fiducia è stata ben riposta e il clima è stato perfetto.
Il Palascastiglioni, con i suoi spazi, è sempre una certezza e ha accolto comodamente i partecipanti sia alla Maratonina, che quest’anno spegneva le 28 candeline e per l’occasione era anche campionato provinciale di categoria, che alla 9,9 km non competitiva. A proposito di questa manifestazione, le migliorate condizioni metereologiche hanno dato impulso alle iscrizioni e ieri mattina chi si iscriveva - e non erano pochi in coda - doveva lasciare un contatto per ricevere l’ormai esaurita maglia.
Come al solito Busto accoglie i partecipanti della mezza con la giornata ecologica, ma come in passato non è un blocco rigido del traffico e qualche macchina in giro si vede lo stesso.
Poco prima delle 9,00 via Cadorna, a qualche centinaio di metri dal Palacastiglioni, si riempie dei partecipanti alla 9,9 km che entrano nelle griglie già predisposte per chi, mezz’ora più tardi, attenderà lo sparo della mezza maratona. In realtà alle 9,30 sono partiti i 'Maratonabili' mentre per la mezza si è dovuto aspettare qualche minuto: poi i quasi 1400 partecipanti si sono messi in “moto” sul percorso ormai collaudato con la sola variante del mancato passaggio sulla pista di atletica, a circa metà gara, per i lavori di ristrutturazione.
Mentre aspettavo la partenza ho incrociato Andrea Soffientini, vincitore dell’edizione n. 27 e reduce dalla vittoria di domenica scorsa nella maratona del Lago Maggiore, e gli ho chiesto se pensava di fare il bis; la sua risposta era stata “speriamo!”. Fra gli altri “famosi”, Giuseppe Molteni e Massimiliano Milani, l’atleta di casa reduce dalla maratona di New York dove è risultato il primo degli italiani.    
Dopo la partenza, mi sono spostato verso il 13° km, non lontano dal Palacastiglioni, e poco dopo la mezz’ora di gara il primo a passare è stato proprio Andrea seguito, come un’ombra, da un ragazzo che non conoscevo e che in un secondo momento ho scoperto essere Andrea Nervi, arrivato quarto nel 2018. Quando li ho visti passare mi sono chiesto se Andrea avesse smaltito la fatica della maratona tanto da resistere al suo avversario. Abbastanza staccata un’altra coppia formata da Giuseppe Molteni e Massimiliano Milani mentre da lontano li seguiva Mattia Parravicini.
La prima donna è passata accompagnata da un gruppetto di uomini e qualcuno intorno a me ha osservato come fossero ... poco cavalieri nel lasciare tirare a lei. Molto staccata è passata la seconda che, solo quando mi è stata vicina, ho riconosciuto essere Karin Angotti, la forte atleta pavese che domina praticamente tutte le gare della zona, corte o lunghe che siano, come ogni domenica, o quasi, ci racconta Claudio Baschiera. Passata la terza donna, a debita distanza da Karin, ho abbandonato la postazione tornando all’arrivo, dove sono giunto in tempo per vedere la volata trionfale di Andrea Soffientini che ha stroncato la resistenza di Andrea Nervi con un poderoso allungo. Per Andrea un crono finale di 1:09:00 (lo scorso anno il suo tempo fu 1:10:22). Secondo Andrea Nervi in 1:09:10 e terzo Giuseppe Molteni in 1:11:22, mentre Massimiliano Milani deve aver pagata la fatica di New York perché ha finito al 5° posto rimontato dal sempreverde Mattia Parravicini, 4°.
Al femminile la vincitrice della 28^ maratonina di Busto Arsizio è stata Melissa Peretti, già prima al 13° km, con il tempo di 1:20:35. Melissa negli ultimi 8 km ha mantenuto, se non addirittura incrementato, il vantaggio su Karin Angotti seconda in 1:25:17. Terza si è classificata Antonia Giancaspero e, ad essere sincero, non sono sicuro che fosse lei la terza passata al 13° km. Antonia ha chiuso la sua gara in 1:25:47.
Dalla classifica finale sono 1308 gli atleti che si sono messi al collo la medaglia ricordo, mentre lo scorso anno erano stati 1165.

L’Auditorium di Torre Generali ha ospitato questa mattina la conferenza stampa di presentazione della Generali Milano Marathon che il prossimo 5 aprile compirà vent’anni.
A condurre la conferenza stampa di presentazione che ha visto importanti partecipanti, Lucilla Andreucci che vent’anni fa fu la prima vincitrice al femminile della maratona milanese.
A fare gli onori di casa il Presidente di Assicurazioni Generali il Dott Gabriele Galateri di Genola che ha poi lasciato il microfono a Isabelle Conner, Group Chief Marketing Officier Generali, che ha avuto bellissime parole per Milano. E’ poi stata la volta del Presidente di RCS, Urbano Cairo che si è proposto per una frazione della staffetta, e del Sindaco di Milano, Beppe Sala che ha ricordato come le Olimpiadi invernali assegnate a Milano e Cortina forniranno la spinta a rafforzare gli impianti sportivi milanesi di cui ha ammesso l’attuale carenza.
Dopo gli interventi del Direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti e di Paolo Bellino, Amministratore Delegato di RCS Sport che ha lanciato la sfida di arrivare a 20,000 iscritti alla sola maratona, è toccato ad Andrea Trabuio illustrare le novità del percorso 2020 che saranno:
- Una partenza più scorrevole con la possibilità per i runner di utilizzare, rispetto all’anno scorso, entrambe le dei bastioni fino a piazza Lega Lombarda;
- Minor impatto sulla viabilità e rete tramviaria con l’accorciamento del tratto di andata e ritorno fra via Buonarroti e via Washington;
- E’ previsto, intorno al 15^ km l’attraversamento di City Life con passaggio vicino al quartier generale di Generali;
- Sono stati allungati i tratti percorsi all’interno del Parco Portello e parco Sempione con il duplice obiettivo di ridurre l’impatto sulla rete stradale e allo stesso tempo valorizzare i polmoni verdi di Milano;
- E’ poi previsto, compatibilmente con la chiusura dei lavori, il passaggio sulla pista dell’Arena Civica che dovrebbe essere percorso per circa 300 metri in prossimità del 38° km di gara.
Confermato il Milano Running Festival da giovedì 2 a sabato 4 aprile. Sabato 4 si svolgerà la School Marathon dedicata ai giovanissimi mentre sempre più importanza rivestirà la Milano Relay Marathon e il suo charity program che lo scorso anno, è stato più volte ricordato durante la mattinata, ha permesso di raccogliere 1,3 milioni di euro.

SERVIZIO FOTOGRAFICO - Milano 20 ottobre - Si è corsa la 2^ CorriBicocca e l’edizione 2019, rispetto alla gara voluta l’anno scorso dall’Università Bicocca per festeggiare i suoi “primi vent’anni”, possiamo dire abbia mantenuto solo il nome e il Cus Milano come partner per l’organizzazione.
La prima grande novità è stata lo spostamento della manifestazione dagli spazi davanti all’ateneo al nuovissimo Bicocca Stadium che, inaugurato a fine settembre, è stato il centro della gara con tutta la logistica, dalla segreteria al deposito borse, dal ristoro agli spogliatoi, ospitata negli ampi spazi a disposizione che sono stati affollati dai 2500 partecipanti alle tre corse in programma: la 10k competitiva, la 10 e 5k non competitive, e la gara a squadre sempre sulla distanza di 5 km.
Nuovo anche il percorso di 5 km, con partenza in viale Sarca, che i partecipanti alla competitiva hanno dovuto compiere due volte mentre l’arrivo era per tutti sulla pista di atletica nuova fiammante.
Pessime le previsioni meteo alla vigilia, però  smentite dai fatti, tanto chesolo una leggera pioggia è caduta a tratti non disturbando particolarmente la voglia di divertirsi dei partecipanti, soprattutto dei non competitivi.
Partenza alle 10,00 per la 10 e la 5 km, mentre la gara a squadre è partita dopo circa 15 minuti.
Fra i partecipanti che si stavano scaldando nel pregara, spiccava la presenza di Giovanna Epis, l’atleta nazionale italiana, reduce dai mondiali di Doha: su di lei obiettivo puntato, quasi fisso, di RobertosuperclikMandelli.
Al termine del primo giro al comando della gara maschile è passato un terzetto di atleti che generalmente non frequentano le gare del milanese, mentre la Epis, che passava nelle prime posizioni assolute, era già saldamente al comando della gara femminile scortata dal rientrante Dario Rognoni (bentornato!).
La gara maschile si è decisa nel secondo giro col modenese Riccardo Tamassia che ha prodotto l’allungo decisivo accumulando un leggero vantaggio che ha poi mantenuto fino al traguardo, ha tagliato dopo 30’43” di gara. Secondo posto per Samuele Madolago in 30’55” e terzo posto per il più veloce del Cus Milano, Valerio Patanè, con un crono di 31’10”.
All’entrata in pista, Dario Rognoni si è scansato e ha lasciato che Giovanna si scatenasse nello sprint finale, che le è valso il sesto posto assoluto,  e quello di prima donna in 33’16”. Seconda, staccata di quasi tre minuti, Sarah Giomi (36’05”), che ha mantenuto la posizione per tutta la gara; terza Giulia Sommi arrivata in 40’00”.
Alla fine festa per tutti, compresi i 359 arrivati alla competitiva, a mio avviso un po’ trascurati dagli speaker più impegnati a intervistare i non competitivi tanto da non  annunciare nemmeno l’arrivo della seconda e terza donna.

Mercoledì, 09 Ottobre 2019 22:14

A Giussano (MB) il 1° Memorial Sergio Pozzoli

Sabato 19 ottobre l’Atletica Vis Nova Giussano, organizza il 1° Memorial Sergio Pozzoli una gara su strada di 10 km FIDAL. Alla gara è abbinata anche una Staffetta giovanile mista (4 x 800) le cui squadre dovranno essere composte da 1 ragazza, 1 ragazzo, 1 cadetta e 1 cadetto.
La Staffetta partirà alle ore 15,30 mentre la 10 km prenderà il via alle 16,30.
Il ritrovo, dalle 14,00, è presso il Centro sportivo “Stefano Borgonovo” in Largo Donatori di Sangue 6 a Giussano.
Per altre info e il regolamento completo www.atleticavisnovagiussano.it

Lunedì, 07 Ottobre 2019 22:04

Mantova – 25^ Mantova Half Marathon

6 ottobre - Il ritorno della Mezza Maratona a Mantova (mancava dal 2015) è stato un successo con il “sold out" dei pettorali (1200) già qualche giorno prima della chiusura delle iscrizioni.
Mantova, per i milanesi, non è proprio dietro l’angolo, ma quando in società avevamo compilato il calendario delle gare sociali non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di una gita mantovana, e infatti quasi tutti i miei compagni hanno approfittato della gara per raggiungere la città già il sabato e abbinare turismo e sport.
Io, per impegni, ho potuto raggiungere Mantova solo domenica mattina e non dovendo correre, ma solo supportare la squadra soprattutto nel post gara, me la sono presa comoda e quando sono arrivato le strade erano già chiuse: devo ringraziare un comprensivo agente della polizia locale che mi ha fatto accedere a un parcheggio al di là delle transenne fornendomi anche preziose indicazioni per raggiungere velocemente piazza Sordello, il cuore di tutta la manifestazione. Con i miei l’appuntamento era in zona deposito borse e quando, dopo le foto di rito, ho raggiunto la piazza, i primi della 10 km, in programma alle 8,30 e che ha fatto da cornice alla Mezza Maratona, erano già arrivati. Per la cronaca ad aggiudicarsela sono stati Fabio Lusuardi con il tempo di 35’36” e Isabella Morlini in 39’50”. In totale sono stati 142 a tagliare il traguardo di questa gara.
A proposito del traguardo, lo direi molto scenografico con l’arrivo appena al di fuori del porticato di Palazzo Ducale.
Il percorso di questa rinata mezza maratona si articolava su due giri quasi uguali, se si escludono i primi due km circa con passaggio sul Ponte di San Giorgio prima di immettersi nel giro da ripetere due volte e che toccava molti dei monumenti presenti in città, come Palazzo Te.
Mattinata nuvolosa e temperatura fresca alla partenza delle 9,30, poi però un tiepido sole ha riscaldato la piazza all’arrivo dei concorrenti, diciamo, meno veloci.
Essendo io fuori zona non avevo idea, vedendo chi si stava scaldando, se ci fossero dei favoriti, anche se una ragazza con il pettorale n 6 mi ha dato l’idea di essere una “forte”.
Il via è puntuale. Dopo aver visto sfilare tutti i partecipanti mi sono spostato con Roberto, compagno di squadra infortunato e quindi impegnato a tifare per la moglie Gloria,  all’imbocco del ponte di San Giorgio per il passaggio al secondo chilometro: e i primi a passare, con già un discreto margine di vantaggio, sono stati due atleti di colore, mentre alle loro spalle un gruppetto di italiani battagliava per la terza posizione. Con molto piacere ho poi notato che la prima fra le donne era proprio la n 6, Seraghiti, come ho letto sul pettorale.
Passati tutti i nostri compagni, ci siamo spostati in zona Rotonda di San Lorenzo (bellissima!) e lì abbiamo assistito ai passaggi dell’11° km e 20,5 km, circa, di gara.    
In entrambi i passaggi, al comando della gara, appaiati, i due ragazzi che erano passati al comando al secondo chilometro facendomi immaginare una volata finale negli ultimi metri di gara. Anche il terzo posto è sempre stato occupato dallo stesso atleta; stessa situazione anche per la gara femminile che è sempre stata saldamente nelle “gambe” della Seraghiti, così come il secondo e terzo posto sempre occupati dalla Cunico (bella cosa i nomi sui pettorali), e Darra.
La volata finale sulla rampa di circa 200 metri in ciottolato che portava all’arrivo di piazza Sordello, se la è aggiudicata Robert Kirui (Kenia) che ha vinto la 25^ Mezza di Mantova con il crono di 1:08:30 davanti al connazionale Alfred Ronoh (1:08:33) e a Marco Montorio, terzo in 1:11:42.
Al femminile, vittoria per Monica Seraghiti che ha portato a termine la sua gara in 1:22:16 mentre al secondo posto si è classificata Maurizia Cunico (1:25:06), e terza Elena Darra (1:31:01).
Alla fine, sono stati 1070 gli arrivati e per tutti un piatto di riso alla pilota, specialità mantovana, che aveva davvero un bell’aspetto. Al piatto di riso aveva diritto chi consegnava il buono  presente nel pacco gara. Bene, mentre aspettavo che ritirassero il loro piatto Davide e Gaetano, gli unici che non si sarebbero fermati poi a pranzo, in coda si sono presentati un uomo e una donna e quest’ultima, che avevo di fianco alle transenne a fare il tifo, ha candidamente dichiarato di aver perso il buono e alla domanda dell’addetta che ritirava i buoni:” ma hai corso?” ha risposto sicura ”certo!”. Credo che dalla mia faccia l’addetta abbia capito di essere stata presa in giro, ma ormai era andata.
Per quel che riguarda la gara, fra compagni e “commenti rubati”, direi che l’unica critica riguardi il ciottolato presente in molti tratti e che, mi è stato detto, si cercava di evitare con zig zag per accaparrarsi i lati “lisci” della strada ed evitarlo.
Il mio terzo tempo con compagni di squadra a gustare le specialità mantovane ha reso perfetta una bellissima mattinata di sport.

 

 

Sabato, 28 Settembre 2019 17:24

Martinengo (BG) – 22° Palio delle Porte

MINI SERVIZIO FOTOGRAFICO

Martinengo 27 settembre. Si è corso ieri sera con condizioni climatiche ideali (le ragazze impegnate nella maratona di Doha avrebbero pagato profumatamente per avere anche là la stessa temperatura!), il 22° Palio delle Porte, ultima delle cinque prove, tutte nella bergamasca, del circuito Diamond Cup.
Anche se non è veloce da raggiungere da Milano, la trasferta a Martinengo vale sempre la pena di farla e ieri sera con me Roberto Mandelli senza “attrezzi del mestiere”, ma solo con il fido cellulare tanto gli è bastato per fare un mini-servizio fotografico della gara.
Martinengo evoca in me degli ottimi ricordi, sia personali che di squadra perché al Palio delle Porte, l’Atletica Lambro fino a una decina di anni fa, si presentava in massa e faceva man bassa di premi di categoria, mentre io mi accontentavo di correrlo con l’obiettivo di non essere doppiato. Era poi bello, finita la gara, assistere a quella, a inviti, riservata agli atleti élite.
Ieri sera invece della nostra squadra era presente la sola Valentina Galbuseri (e non Galbusera come ha continuato a chiamarla lo speaker) che con il suo sesto posto assoluto (anche se non era per niente soddisfatta) ha mantenuto la tradizione dell’AL.
La partenza della gara femminile, 2 giri per un totale di 5850 metri, alle 20,00 ma, come dicevo prima, la lontananza da Milano e il traffico del venerdì sera, ci ha fatto arrivare con qualche minuto di ritardo e le atlete erano partite da poco tanto che fatte sfilare le meno veloci, abbiamo raggiunto la piazza di Martinengo che è il fulcro della gara con i suoi portici perfetti “spogliatoi” per tutte le condizioni meteo.
Da quello che ho visto, la gara è stata dominio assoluto di Clara Faustini, figlia d’arte, che già al passaggio del primo giro aveva un già un buon margine di vantaggio sulla seconda. Essendo, come dicevo, la Diamond Cup un circuito di gare che si corrono nella bergamasca, anche la quasi assoluta maggioranza degli atleti presenti erano della zona e pochi, soprattutto per i miei ricordi, i milanesi in trasferta e, soprattutto delle prime (ma vale lo stesso discorso per la gara maschile) non conoscevo nessuna.
Nessuna sorpresa nel secondo giro con Clara Faustini vincitrice in 21’41” davanti a Katiuscia Nozzi Belli (22’09”) e Nadia Calvi (22’59”).
Poco dopo l’arrivo dell’ultima delle 55 atlete al traguardo, è partita la gara maschile e per loro i giri da fare erano 3 per un totale di 8800 metri.
Poco dopo la partenza, ci siamo spostati nel punto della piazza dove il percorso l’attraversa per una decina di metri prima di mandare nuovamente gli atleti per le vie di Martinengo. Al primo passaggio erano due gli atleti appaiati (Sebastiano Parolini e Abteljabbar Hamouch) al comando Più staccato l’atleta che occupava il terzo posto seguito poco dopo da uno con la maglia dell’Atletica Paratico. Nel tratto di strada dalla piazza al gonfiabile di partenza/arrivo, Sebastiono Parolini ha operato l’attacco decisivo ed è passato primo in solitaria e il suo vantaggio è aumentato giro dopo giro fino all’arrivo che ha tagliato dopo 27’06” di corsa. Abteljabbar ha tenuto con disinvoltura la seconda posizione e alla fine si è detto soddisfatto per il risultato riconoscendo a Sebastiano la superiorità atletica. Per Abteljabbar il crono si è fermato a 27’59”.
Già al termine del secondo giro, Antonio Belotti, l’atleta con la malia dell’Atletica Paratico, aveva colmato il gaap con chi lo precedeva conquistando il terzo posto, che ha difeso fino all’arrivo.
Per la cronaca sono stati 252 gli arrivati della gara maschile. Avevamo detto che la vincitrice era una figlia d’arte, ma lo stesso vale anche per Sebastiano Parolini figlio di Daniela Vassalli grande protagonista della corsa in montagna e che ieri sera è comunque salita sul podio come 10^ classificata.
Da Martinengo per quest’anno è tutto.

SERVIZIO FOTOGRAFICO
Domenica 22 settembre, piazza Esedra, nel centro di Cesano Maderno, è stata festosamente invasa dagli oltre 400 partecipanti, fra competitivi e no, della CorrinCesano, penultima prova del circuito Corrimilano 2019.
Anche per questa gara, come per quasi tutte quelle 2019 del circuito, il rischio pioggia è stato elevato, ma alla fine la corsa si è svolta solo sotto un cielo grigio e con una temperatura fresca che la Ross (al secolo: Risanna Massari) e Davide, gli speaker della gara, hanno più volte definito “ideale per correre”.
Lo scorso anno non avevo potuto essere presente alla gara e mi ero perso “il ritorno”, dopo l’esilio del 2017, in piazza Esedra, che avevo auspicato alla fine del mio commento; e quest’anno sono stato contento che quanto avevo sperato si fosse realizzato perché la piazza è funzionale, offre spazi adeguati alla logistica della gara, ed è caratteristica per le foto dell’arrivo.
A proposito di foto, occorre ringraziare RobertosuperclikduracellMandelli che, dopo il sabato sera a Monza, domenica mattina era già issato sulla scala alla partenza.
Percorso confermato su una distanza di circa 9,9 km con un mini-giro di lancio di circa 2 km e poi 2 giri con passaggi nel magnifico Parco Borromeo; arrivo, come detto, in piazza Esedra.
Partenza alle 9,15 e in prima fila il più quotato, stando alle mie conoscenze, per la vittoria finale è Loris Mandelli, mentre le donne “giocano a nascondino” e non riesco a individuare una favorita.  
Dopo lo sparo Loris, che quest’anno ha già in “saccoccia” due primi posti e tre secondi, parte subito forte e al termine del mini-giro è già davanti a tutti seguito, a debita distanza, da Mattia Parravicini.
La prima donna a passare è un volto conosciuto, ma devo aspettare l’annuncio di Davide, al suo passaggio dopo il primo giro, per ricordarmi che si tratta di Laura Nardo, già seconda a Cusano Milanino. Dietro di lei passano altre due ragazze per me sconosciute e la terza veste i colori dell’Atletica Cesano Maderno.
Al termine del primo giro “grande”, circa al sesto km di gara, Loris è sempre più padrone della gara e Mattia sempre più secondo, mentre al terzo posto arrivano affiancati Claudio Marzorati e Luca Olivieri. Colpo di scena invece nella gara femminile dove la portacolori della squadra di casa, Giulia Merola, è risalita dalla terza posizione alla prima e ha già anche staccato Laura Nardo, mentre al terzo posto transita Giulia Collico.
Poco dopo i 32 minuti (32’09” per l’esattezza) di gara giunge, insieme ad atleti che stanno portando a termine i loro primi 6 km, Loris Mandelli che vince in scioltezza la 12^ CorrinCesano e mette il terzo sigillo stagionale sul circuito Corrimilano. Secondo posto confermatissimo per Mattia Parravicini che chiude la sua gara in 32’46”, mentre ad aggiudicarsi il terzo posto è Luca Olivieri (33’ 12”).
Nessuna sorpresa nella gara femminile con Giulia Merola che, per la soddisfazione di Luca Caffù, si impone nella gara di casa con il tempo 37’36”. Conferme anche per seconda e terza piazza con Laura Nardo (38’16”) e Giulia Collico (38’44”). Alla fine sono stati 295 gli arrivati alla competitiva, questo sia detto giusto per la cronaca.
Da segnalare, per la classifica del Corrimilano, il settimo posto assoluto per Paolo Donati che consolida il suo primato nella classifica assoluta maschile. Nella classifica femminile, Roberta Ghezzi, dopo il sorpasso dovuto all’assenza di Elvira Marchianò alla Azzurra Happy Run, con il 6° posto assoluto conferma il primato proprio davanti a Elvira.
Finite le premiazioni dei master, il palcoscenico se lo sono presi i giovanissimi con le gare, novità di questa edizione, riservate a loro.
Per quanto riguarda il Corrimilano, l’appuntamento è con la prova finale il 27 ottobre a Milano con il nuovissimo Trofeo Montestella.

Lunedì, 16 Settembre 2019 23:15

Milano – 9^ Salomon Running Milano

Milano 15 settembre. Si è disputata ieri Salomon Running Milano che, con vari cambi di nome, ha festeggiato la nona edizione.
I lavori di rifacimento dell’Arena Civica, iniziati poche settimane fa, hanno costretto gli organizzatori a un cambio drastico di location e la scelta è “caduta” sull’area City Life per la logistica e il lungo rettilineo di viale Boezio, a poche centinaia di metri da segreteria, deposito borse ecc, per la partenza e arrivo. Spazi abbondanti e facilità di raggiungere il posto con la linea 5 della metropolitana, mi fanno dire che, a parte il fascino ineguagliabile dell’Arena, la scelta di City Life sia stata azzeccata e che l’esperienza possa essere ripetuta anche nelle prossime edizioni.
Una mattinata nuvolosa e umida ha fatto da scenario alle varie gare previste, prima fra tutte la gara Top di 25 km competitiva che puntuale è partita alle 9,00. Lo sparo della Michelina, coperto dal suono assordante di due cornamuse che hanno accompagnato tutte le partenze previste, ha messo in moto gli oltre 1000 partecipanti e fra loro i favoriti Giulio Ornati e Gabriele Pace, già secondo lo scorso anno, fra gli uomini e Sarah Giomi fra le donne. Mi ha fatto molto piacere sentire da Gianni Mauri o Daniele Bonesini, non ricordo, citare fra le partenti anche Carolina Chisalè che sapevo infortunata e infatti Carolina, campionessa del Corrimilano 2018, mi ha poi detto nel post gara, che la Salomon rappresentava il suo rientro agonistico dopo il lungo infortunio.
Dopo la Top, alle 9,15, è partita la gara a staffetta il cui ricavato, lo ricordo, è stato devoluto al progetto “Case del Cuore” promosso da LILT Milano. Una sessantina le squadre al via ben al di sotto del tetto massimo di 300 fissato dagli organizzatori, ma, direi, che per essere la prima edizione, si può essere soddisfatti.
Nell’attesa della partenza della 15 e della 9,9km, sono andato a fare un sopralluogo all’entrata della Torre Allianz e la tentazione di fare i 23 piani per ammirare i murales che sono stati realizzati è stata tanta, ma ho desistito pensando alla sudata che avrei fatto senza avere un cambio, che invece mi ero portato 2 anni fa.
Anche la gara sui 15 km, partita alle 10,00, ha visto al via otre 1000 iscritti mentre alle 10,15 erano forse un “cicinin” meno quelli che si sono cimentati sulla distanza più breve di 9,9 km.
Nelle scorse edizioni per 2 o 3 volte, non ricordo, ero stato spettatore privilegiato del passaggio dei concorrenti sulla Torre Allianz mentre lo scorso anno, non essendo sicuro di esserci, non avevo chiesto il pass e quindi mi ero “accomodato” all’ingresso della Torre. Quest’anno, scartata l’idea di salire, il dubbio era se confermare la postazione “last year” oppure andare al vicino arrivo.
Nell’attesa di decidere e dei primi della gara Top, mi sono intrattenuto con Tiziano al ristoro “veloce” allestito subito dopo l’arrivo. Alla fine, dopo una approfondita riflessione, l’opzione uno ha prevalso e salutato Tiziano (ci siamo dati appuntamento al Palio delle Porte a casa sua il prossimo 27/9) sono andato all’ingresso della Torre ad applaudire tutti e a incitare, con più entusiasmo, gli amici che, man mano, scendevano le scale per immettersi nella porta e dare inizio alla salita dei 23 piani.   
A proposito di scale, non sono pochi quelli che sono caduti nello scenderle fortunatamente senza gravi conseguenze se, almeno questa l’impressione, non prendendo grandi botte al deretano.
Il primo a varcare la porta della Torre Allianz è stato proprio Giulio Ornati che poi avrebbe vinto la gara con il tempo di 1:34:57. Dietro di lui Gabriele Pace che anche quest’anno ha trovato un avversario più forte sulla sua strada. Gabriele ha chiuso in 1:35:12 e la mia sensazione è che fra Torre Allianz e ultimi metri di gara sia riuscito a recuperare un po’ del distacco che aveva all’ingresso della Torre. Terzo a salire e all’arrivo, Manuel Molteni e per lui un tempo finale di 1:35:54.
Pronostici rispettati nella gara femminile con, così raccontava radio corsa, Sarah Giomi al comando sin dalle prime battute di gara e infatti è stata lei, la prima donna ad affrontare i 23 piani e poi andare a vincere la Salomon Running Milano con il tempo di 1:47:59. Dal passaggio di Sarah all’arrivo di Carolina Chisalè, seconda, saranno passati almeno 5’ e tanto è stato il distacco all’arrivo. Per Carolina, anche se non al meglio della condizione, un ottimo secondo posto in 1:53:09 e tanta era la soddisfazione che ho colto parlando con lei in attesa delle premiazioni. Terza si è classificata Laura Brenna che ha chiuso la sua gara in 1:57:54.      
Non ho visto tutti i 1046 arrivati iniziare la salita, ma poco ci è mancato perché quando ho sentito lo speaker che annunciava l’inizio delle premiazioni, mi sono spostato “al piano di sopra” e l’attesa (l’inizio non è stato così imminente come aveva annunciato) mi è servita per cogliere commenti sulla gara diretti, parlandone con amici, e indiretti “origliando” le conversazioni di chi mi stava vicino e quello che ho colto è che tutti erano rimasti entusiasti dei percorsi. A proposito, ho scoperto solo nel post gara, che era previsto anche un passaggio all’interno del Vigorelli, anche questo decisamente apprezzato.

Per la cronaca, il più veloce nella scalata alla Torre Allianz è stato Matteo Geninazza che ha impiegato 3’19” a salire i 23 piani mentre la più veloce fra le donne è stata Emilia Korkowiak (3’58”) e a loro è andato il Trofeo Allianz.
Il Trofeo Suunto, che ha premiato i più veloci nel tratto del percorso fra il Montestella e la Collina Alfa Romeo, di circa 4 km, se lo sono aggiudicati Matteo Giovinazza al maschile e Sarah Giomi al femminile.

Finite le premiazioni, aperte dai premi consegnati ai più veloci fra i dipendenti Allianz in gara, e mentre venivano chiamati i premiati di categoria, mi sono tolto il pass media e via verso la metropolitana: fine della bella mattinata di sport che mi è stata offerta! 

SERVIZIO FOTOGRAFICO

Garbagnate Milanese 8 settembre. Come accade, ormai, da quattro anni, tocca all’Azzurra Happy Run il compito della ripartenza del Corrimilano. La gara organizzata dalla Azzurra Garbagnate ha, meteorologicamente parlando, ricalcato il copione già visto quest’anno al Corrimilano con previsioni pessime che poi si sono trasformate in una mattinata soleggiata e calda, ma alle 8,30 quando ho fatto il mio ingresso nel centro sportivo con l’ombrello che grondava non avevo dato molto credito a quanto stava dicendo il Bonesini che preannunciava l’arrivo del sole tanto che, fra me e me, mi sono detto: “ non ha ancora smaltito la sbornia post matrimonio (ah proposito auguri!) per dire questo”. E invece, mea culpa perché poi il sole è uscito e stanando i partecipanti che erano rintanati nella palazzina dove era ubicata la segreteria o nelle macchine, che hanno iniziato ad affollare la pista di atletica per scaldarsi e convinto RobertosuperclikMandelli a liberare dalle protezioni le sue preziose macchine.

La pioggia caduta copiosa nel pregara però hanno fatto una vittima: l’orario di partenza che è stato posticipato di 15 minuti per permettere, ai tanti volontari messi in campo dai “magnifici tre” (Sabina, Rosario e Umberto) dell’Azzurra, di controllare i 5km del percorso che i partecipanti, partendo dalla pista, dovevano ripetere due volte per un totale di 10 km certificati.
  
Alle 9,45 però tutto era pronto e lo starter ha potuto dare il via alla 5^ Azzurra Happy Run con al via circa 400 partecipanti fra competitiva e non.

Partenza fulminante di Andrea Soffientini e all’uscita dal campo sportivo il portacolori dell’Azzurra Garbagnate era già in testa e non l’ha più mollata transitando in testa anche al termine del primo giro e poi tagliando il traguardo dopo 31’55” (lo scorso anno si era piazzato al secondo posto in 32’22”). Come Andrea, anche Francesco Mascherpa e Livio Rinaldi hanno iniziato e terminato la gara rispettivamente al secondo posto e al terzo con i seguenti riscontri cronometrici: 32’12” per Francesco e 34’49” per Livio. Francesco, anche lui dell’Azzurra Garbagnate, nel secondo giro ha sensibilmente ridotto il distacco dal compagno di squadra e realizzando il suo personale sulla distanza.

La gara femminile ha avuto lo stesso copione di quella maschile. Qui è stata Elisabetta Iavarone a fare il vuoto alle sue spalle praticamente dal primo chilometro concludendo la sua fatica al 6° posto assoluto in 35’55” con quasi 4 minuti di vantaggio su Laura Brenna (39’47”) già seconda lo scorso anno. Terza sul traguardo Ombretta Riboldi in 40’43”.

Per le statistiche sono stati 283 i competitivi al traguardo, in calo rispetto ai 383 dello scorso anno.

La prossima gara del circuito sarà domenica 22 settembre a Cesano Maderno.

SERVIZIO FOTOGRAFICO

La prestigiosa sala Alessi a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, ha aperto le porte per la presentazione, questa mattina, della 9^ Salomon Running Milano che si svolgerà domenica 15 settembre.
Tre le novità dell’edizione 2019 e tutte importanti e tante conferme come la “scalata” ai 23 piani della Torre Allianz.
La prima è la Staffetta per LILT che si va ad affiancare alle gare “consolidate”: la Top Cup di 25 km, la Fast Cup di 15 km, entrambi, lo ricordiamo, competitive, e la Smart Cup di 9,9 km non competitiva. 
La Salomon Running Milano Relay si correrà sul percorso della Top e vedrà al via un massimo di 300 squadre composte da 3 atleti, l’ultimo dei quali dovrà, fra l’altro, salire i 23 piani della Torre Allianz.
Durante la conferenza stampa è stato sottolineato che i proventi della relay saranno devoluti alla LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) a sostegno del progetto “Case del Cuore” promosso da LILT Milano.
Nuova, per i lavori di ristrutturazioni che da poco sono iniziati sulla pista dell’Arena Civica di Milano, la location che sarà tutta concentrata a CityLife e così la partenza e arrivo che saranno in viale Boezio.
Novità anche nel percorso con il passaggio nei Giardini della Triennale e alla Biblioteca degli Alberi mentre sono confermati gli altri 19 punti caratteristici di Milano già “toccati” nelle precedenti edizioni.
Confermati il Trofeo Suunto, assegnato su un tratto del percorso di 4,4 km, e il Trofeo Allianz Tower che premierà i più veloci della gara Top a salire i 644 gradini della Torre Allianz.
Gli orati: la gara Top partirà alle 9,00, la staffetta alle 9,15 la Fast alle 10,00 e per ultima alle 10,15 la Smart.
Ulteriori informazioni sulla 9^ Salomon Running Milano sono disponibili sul sito www.runningmilano.it

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