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Maurizio Lorenzini

Maurizio Lorenzini

appassionato di atletica, istruttore Fidal e runner

Martedì, 03 Marzo 2020 22:52

Annullata la RomaOstia

Avevamo espresso alcune perplessità, vedere precedente articolo:

https://www.podisti.net/index.php/notizie/item/5858-decreto-coronavirus-romaostia-per-tutti.html

ora è ufficiale. La RomaOstia l'8 marzo non si correrà proprio, pare che si cerchi una data in ottobre.
A seguito di un incontro tenutosi in prefettura questa mattina, è arrivata la decisione, presenti il sindaco Virginia Raggi, il prefetto Gerarda Pantalone e il governatore del Lazio Nicola Zingaretti. 

Comunicato ufficiale del 2/3/2020

Roma, 3 marzo 2020 – GSBRun Gruppo Sportivo Bancari Romani comunica che la gara in programma l’8 marzo sarà annullata.
La Prefettura di Roma Capitale, oggi riunita sul tema emergenza epidemiologica Coronavirus, ha deciso l’annullamento della mezza maratona RomaOstia in calendario domenica a seguito delle valutazioni medico sanitarie provenienti degli organismi competenti.
Sulla base di dette valutazioni, di concerto con le Istituzioni presenti al tavolo della Prefettura, così come previsto dall'ultima circolare del Ministero dell'Interno, sarà emanato un provvedimento del Campidoglio per l’annullamento della gara.
Gli aggiornamenti e i dettagli inerenti alla nuova data saranno comunicati nei prossimi giorni dal Comitato Organizzatore.

Vedere in fondo all'articolo il riepilogo complessivo degli annullamenti, aggiornato in ordine di data.
Ricordiamo comunque che tutte le manifestazioni sull'intero territorio nazionale sono sospese sino al 3 aprile 2020 (Decreto DPCM4-3-2020). Qui cerchiamo di dare tutte le notizie utili relativamente ad annullamenti definitivi o rinvii a nuove date.

Comunicazione Fidal del 5 marzo 2020 relativa alla sospensione di tutte le attività agonistiche LEGGI QUI

aggiornamento al 06/03/2020
29/3/2020 Maratona di Roma comunica l'annullamento della garaLEGGI QUI
5/4/2020 Maratona di Parigi, rinviata al 18/10/2020  - LEGGI QUI
 
22/3/2020 Rovigo, mezza maratona, ANNULLATA LEGGI QUI
22/3/2020 Rimini, maratona, ANNULLATA
22/3/2020 Novellara (RE), Mezza maratona di Novellara, ANNULLATA
29/3/2020 San Michele Tiorre (PR), Trail del salame, RINVIATO AL 2/6/2020
15/3/2020 Verona, Palio del Drappo Verde ANNULLATA, IN ATTESA DI NUOVA DATA LEGGI QUI
15/3/2020 Vigevano (PV), Scarpad'oro ANNULLATA DEFINITIVAMENTE L'EDIZIONE 2020
29/3/2020 Milano, Women in Run Race, ANNULLATA
13/4/2020 Dongio (CH), ANNULLATA DEFINITIVAMENTE

Gare pendenti
29/3/2020 Praga (CZE), al momento gli organizzatori la mantengono in calendario, promettendo straordinarie misure in termini di prevenzione, qualora venga autorizzata  

aggiornamento del 04/03/2020
Annullato il cross di Castelnuovo ne Monti del 14/03

aggiornamento del 03/03/2020
Rimandate Treviso Marathon e RomaOstia

aggiornamento del 29/02/2020
Annullata mezza maratona di Parigi (1 marzo), Brescia Art Marathon (8 marzo); Stramilano in stand by. A Malta gli italiani hanno corso ugualmente.

Ultimi aggiornamenti: difficile stare dietro a tutto (vedere comunque in fondo al pezzo), ormai l’elenco delle gare annullate è infinito, in particolare alla luce del decreto LEGGIQUI  (dal 5 marzo esteso a tutta Italia e con decorrenza un mese), che impone un'altra settimana di stop. E ovviamente non si parla solo del nostro mondo, ma scuole di ogni ordine e grado, corsi di ogni genere, musei; aperture in qualche modo contingentate degli uffici postali e altri luoghi pubblici.

Parigi: freschissima la notizia del rinvio al 18 ottobre

Brescia Art Marathon (8 marzo): è di ieri la notizia, non si farà, gli organizzatori comunicheranno quanto prima la nuova data. Quindi tecnicamente si parla di rinvio, a data da destinarsi.

Scarpa D'Oro Vigevano, mezza maratona (15 marzo). Si resta in attesa di comunicazioni da parte delle autorità competenti.

Stramilano, mezza maratona (22 marzo): l’intendimento è quello di spostare la data, probabilmente si vuole dare la notizia dell’annullamento unitamente alla nuova data.

Roma-Ostia, mezza maratona (8 marzo): tutto confermato, si tratta di capire come verranno gestiti i partecipanti provenienti dalle zone classificate a rischio, che di norma sono molti a questa manifestazione.

Malta Marathon: ne avevo scritto qui:

https://www.podisti.net/index.php/notizie/item/5829-gare-internazionali-many-italians-not-welcome.html

da quanto scritto dagli organizzatori gli italiani provenienti da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna non potevano partecipare, ma c’era molta confusione. La gara si è corsa oggi: 54 i connazionali classificati in maratona e 113 sulla mezza. Scorrendo la lista si notano tanti iscritti a gruppi sportivi proprio di quelle zone; questo non vuole dire che siano residenti, io posso abitare in Puglia ed essere iscritto al Running Team XYZ di Bergamo, anche se è circostanza un po’ rara. Inoltre ci sono diversi “no team”, qualcuno è regolarmente tesserato per gruppi sportivi che però, per qualche motivo, non volevano rappresentare in questa gara. A dissuadere molti italiani dal viaggio era arrivata una comunicazione dell'ambasciata italiana  a Malta secondo cui i partecipanti che provengono da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia non sarebbero stati ammessi.

Situazione generale sempre complicata per gli organizzatori, rimandare? Attendere le decisioni ufficiali? E i costi sostenuti, per mettere in piedi la gara, chi li rimborsa? E la tassa di iscrizione pagata dai partecipanti, che fine fa?

Certo che vengono da farsi tante domande su come vengono gestite queste situazioni: sicuramente non è facile decidere, però ieri si è regolarmente giocata a Roma la partita di calcio Lazio-Bologna, 45.000 spettatori. Non mi pare si sia posto il problema del coronavirus, ma quanti erano i tifosi del Bologna? Ed allora, perché dovrebbe esserci il dubbio (da molti ipotizzato) di correre o meno la Roma-Ostia?

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Di certo a chi ci segue interessano maggiormente gli aspetti sportivi della vicenda, ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo un paese bloccato, in particolare in determinate aree. Chiuse le scuole di ogni ordine e grado nelle regioni a maggiore rischio (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli; anche le Marche ma sembra che la delibera sarà impugnata), annullate gite scolastiche, fiere, spettacoli, conferenze, manifestazioni, giusto per citare le prime cose che vengono in mente o quantomeno quelle di maggiore impatto dal punto di vista sociale.

Non entriamo nel merito delle decisioni prese anche se (opinione di chi scrive), si è fatto (troppo) poco prima e irragionevolmente troppo adesso: scelte sciagurate (nel senso etimologico, non "augurate"), per le quali paghiamo e temo pagheremo per lungo tempo le conseguenze. Invece andiamo a vedere cosa è successo e cosa sta succedendo nel nostro orticello che è poi un orto grande quanto l'Italia.
Domenica 23 febbraio sono saltate tutte le manifestazioni (sempre riferendomi alle regioni a cosiddetto rischio: l'Emilia non lo era ancora): tra le gare più significative solo la Verdi Marathon (ex Maratona delle Terre Verdiane) ha trovato una finestra utile e si è potuta correre, come le altre manifestazioni emiliano-romagnole. Io ero a Treviglio, l’organizzatore ha ricevuto l’ordinanza alle 06.30: ha subito messo sul sito della manifestazione la notizia dell’annullamento, ma ormai la maggior parte dei partecipanti era per strada. (E, si potrebbe aggiungere, quelli già arrivati hanno 'contagiato' l'aria di Treviglio anche senza correre).

Ma, cosa più importante e interessante, andiamo a vedere cosa accadrà domenica 1 marzo. Sostanzialmente, sempre nelle regioni a rischio, non si corre: abbiamo già dato notizia dell’annullamento della maratona di Bologna (viene da dire che davvero non trova pace questa manifestazione, che si cerca da tempo di riportare in vita). Qui, anche se il sito (https://www.bolognamarathon.run/) non lo riporta, pare che gli organizzatori stiano cercando un’altra data, quindi si dovrebbe parlare di spostamento; guardando il calendario gare, se non è una mission impossible trovare un’altra data (senza pestare i piedi agli altri), poco ci manca. La data del 25 ottobre è invece già stata comunicata dagli organizzatori della 18^ Ultramaratona della Sabbia (San Benedetto del Tronto, 1° marzo): http://www.clubsupermarathon.it/maratone/4803-la-maratona-della-sabbia-rimandata-al-25-ottobre-2020.html

Annullata la mezza maratona di Lecco http://www.spartacusevents.org/maratoninacittadilecco/, qui si prevede lo spostamento su altre gare della medesima organizzazione.

Rimandato a data da destinarsi il campionato nazionale indoor master, previsto per il 29-2 e 1/3. Ancona è fuori dalla zona a rischio, ma è evidente che una manifestazione del genere avrebbe raccolto partecipanti provenienti da tutta Italia. http://www.fidal.it/content/Rinvio-Campionati-Italiani-Master-Indoor/126393; lo stesso accade per il campionato italiano di marcia (Bergamo, 1 marzo, a zona “rossa”).

Poi ci sono annullamenti in ordine sparso, magari non sempre comprensibili, come la mezza maratona della Concordia (Agrigento, 1 marzo); un'ordinanza del sindaco l’aveva già annullata ben prima che la situazione degenerasse. E tanto per restare in Sicilia, la maratona di Messina prevista per il 15 marzo è stata rinviata a data da destinarsi: i maligni insinuano che rischiasse di ridursi ancora il numero dei partecipanti, che nel 2019 erano stati 'ben' 78 contro i 114 del 2018: vedremo se, a smentirci, sarà proposta una nuova data.

Annullate anche le conferenze stampa di presentazione della Stramilano e Milano Running Festival (Milano Marathon), rispettivamente previste per il 26 febbraio e 3 marzo.

Assodato quindi che l’1 marzo non si gareggerà nelle zone a rischio, ci si chiede cosa accadrà dopo.

La maratona di Brescia, 8 marzo, resta in attesa di indicazione da parte degli organi preposti http://bresciamarathon.it/; quanto alla Roma-Ostia (8 marzo): nessuna indicazione da parte del Comitato Organizzatore, salvo la promessa di attenersi alle indicazioni degli enti preposti, del resto è fuori dalla “zona “rossa”.

Per quanto ci riguarda cercheremo di tenere aggiornato il nostro calendario, tuttavia non sempre ci sono informazioni precise; un po’ ovunque si scrive “siamo in attesa di indicazioni…”. Altri organizzatori non scrivono proprio nulla, preferiscono informare a cose decise. Data l’incertezza della situazione è quantomai opportuno l’invito a contattare direttamente gli organizzatori. In ogni caso, anche in presenza di un rientro anche solo parziale delle restrizioni, è facile prevedere un calo di presenze alle manifestazioni, di qualunque tipologia si trattino.

Notizie in ordine sparso.

A Milano, ma vale un po’ per tutta la Lombardia (e anche l'Emilia, da martedì), le piste di atletica sono aperte, ma non sono utilizzabili gli spogliatoi. Sospesi i corsi e più in generale sconsigliati gli allenamenti collettivi. In qualche modo curiosa la notizia che la messa a Cusano Milanino (MI), grazie ad prete indomito e già attivo sui social, viene trasmessa tramite face book e Instagram. Le condizioni del paziente/podista del lodigiano, che aveva partecipato alla mezza delle Due Perle, restano gravi, ma stabili.   

Altri annullamenti ufficiali (calendario Fidal):

http://www.fidal.it/calendario/IV%5E-Corri-Arcola-ANNULLATA/COD8517

http://www.fidal.it/calendario/Ai-Confini-delle-Marche-2020-ANNULLATA/COD8466

http://www.fidal.it/calendario/30-KM-DEI-PORTICI-Gara-di-circa-30-km-RINVIATA/REG22872

http://www.fidal.it/calendario/CAMPIONATI-REGIONALI-RAGAZZI-RINVIATI/REG22459

http://www.fidal.it/calendario/1a-Camminata-di-Carnevale-Km--6-ANNULLATA-ANNULLATA-ANNULLATA/REG23388

http://www.fidal.it/calendario/30a-Nove-Miglia-di-Bra-Km--15-4-ANNULLATA-ANNULLATA-ANNULLATA/REG22981

29/2/2020, Novara, Cross dell'Allea

1/3/2020, Lecce, mezza maratona

1/3/2020, Paderno Dugnano (MI), Cross per Tutti

29/2/2020, Castelnovo ne' Monti, campestre provinciale

1/3/2020, Arcola (SP), 4^ Corriarcola

1/3/2020, Volpiano (TO), Cross di Volpiano

8/3/2020, Brescia Art Marathon

Altre corse annullate/rinviate, competitive e no, soprattutto a breve (prossimo week end) 

29/2/2020, Milano, Park Run

29/2/2020, Andora (SV), Ultra Andora Run

29/2/2020, Cologne (BS), Monte Orfano Cross Race

29/2/2020, Cremona, 2° Trofeo San Zeno

29/2/2020, Villanova di Bagnacavallo (RA), la corsa del Fugaren

1/3/2020, Rosta (To), cross UISP

1/3/2020, 21 e 10 k del Po

1/3/2020, Trail alpino UISP

1/3/2020, Trecate (NO), mezza maratona e 10 k

1/3/2020, Albareto (MO), 32^ camminata della Mimosa

1/3/2020, Abbiategrasso (MI), 23^ Corriamo per l'Hospice

1/3/2020, Lugagnano di Sona (VR), 46° Trofeo Monte Spada Lugagnano Unito

1/3/2020, Cardano al Campo (VA), Corricardano

1/3/2020, Casale Monferrato (AL), Trofeo Avis ANNULLATA

1/3/2020, Rimini, Podistica Coop Celle, rinviata al 13 aprile ANNULLATA

1/3/2020, Ravenna, 46^ Valli e Pinete ANNULLATA

1/3/2020, Massafiscaglia (FE), Trofeo Otto Comuni ANNULLATA

1/3/2020, Brescia, La Corsa Rosa ANNULLATA

1/3/2020, San Giorgio Piacentino (PC), I love Paganuzzi Run ANNULLATA

1/3/2020, Zandobbio (BG), 29^ tutti insieme sui colli di Zandobbio ANNULLATA

1/3/2020, Poviglio (RE), 13° Trofeo Terramara ANNULLATA

1/3/2020, Valera Fratta (LO), 46^ Camminata tra le Cascine ANNULLATA

1/3/2020  Venegono Superiore (VA), 4° a spasso in Pianbosco ANNULLATA

1/3/2020 Finale Ligure (SV), Trail del Marchesato ANNULLATA

1/3/2020  Alpe Devero (VB), la Traccia Bianca, definitivamente annullata (c'era un'ipotesi per il 15 marzo). Iscrizioni valide per il 2021

1/3/2020  Ravenna, Valli e Pinete (ANNULLATA DEFINITAMENTE EDIZIONE 2020, PROSSIMA DATA 7/3/2021)

6-8/2020  Bulichella di Suvereto (LI) - Wine Cup Classic ANNULLATA

7/3/2020  Bra (CN) - Indoor giovanili  ANNULLATA

8/3/2020  Parabiago (MI) Parabiago Run - rimandata a data da destinarsi 

8/3/2020, Motta Visconti (MI) - Tra i girasc e scaron ANNULLATA

8/3/2020  Casola Valsenio (RA) - 8° Ultratrail ANNULLATA

8/3/2020  Illasi (VR) -16^ Corrillasi ANNULLATA

8/3/2020, Cagliari - SoloWomen Run, rinviata al 6 giugno

8/3/2020  Paderno Dugnano (MI) - Cross per tutti, sospensione definitiva, il circuito termina dopo 4 tappe 

8/3/2020  Voghera (PV) - Pink Run, rimandata a data da destinarsi

8/3/2020  Roma - RomaOstia, rimandata a data da destinarsi 

8/3/2020 Torino - Just the woman I am ANNULLATA

8/3/2020 Canoninca d'Adda - 10^ Camminata degli Alpini ANNULLATA

14-15/3/2020 Campi Bisenzio (FI) - Festa del Cross ANNULLATA

15/3/2020 Sperlonga (LT) - Corrisperlonga, rimandata a data da destinarsi

14/3/2020 Latina - Giocagin (rinviata al 26 maggio 2020) 

14/3/2020 Castenovo ne' Monti (RE) - Cross della Pieve ANNULLATA

15/3/2020 Vangadizza di Legnago (VR) - Quattro salti con le rane (rinviata) 

15/3/2020 Messina - Fontalba Marathon Messina (anche la 21 e la 7 km) ANNULLATA

15/3/2020 Reggio Emilia, la 21 di Reggio Emilia, mezza maratona e 10 km: decisione fin troppo tempestiva, e grave, trattandosi di gare competitive abbinate (sia la 21 sia la 10) a vari circuiti regionali

22/3/2020 San Pietro Terme (BO) - Campionati Nazionali cross UISP, rimandata a data da destinarsi

22/3/2020 Novellara (RE) - Mezza Maratona ANNULLATA

22/3/2020 Rovigo - Rovigo Half Marathon ANNULLATA

22/03/2020 Rimini - Maratona di Rimini - ANNULLATA

28-29/3/2020 Asti - 24 x 1 ora ANNULLATA

29/3/2020 Treviso Marathon - rimandata, fatta richiesta a Fidal per il 20 settembre 

29/3/2020 Roma - Maratona di Roma ANNULLATA

13-18/6/2020 Varese - Giochi Nazionali Special Olympics ANNULLATA

21/6/2020 Pont S.Martin (AO) - Maratona Valle d'Aosta ANNULLATA

 

Il caso che riportiamo è relativo alla maratona di Malta, in programma l’1 marzo, ma temo che riguarderà molte altre gare internazionali. Questo il testo pubblicato dal comitato organizzatore, che si rivolge agli iscritti (italiani) alla manifestazione.

Dear 2020 GiG Malta Marathon applicant,

There has been an important update to the situation in Malta in relation to the coronavirus and the 35th Malta Marathon. As a precautionary measure against the spread of the coronavirus as a result of the staging of the Malta Marathon, the local health authorities have instructed us to ensure that no applicant travelling from a high-risk country be allowed to take part in this Sunday's 35th Malta Marathon.

Sostanzialmente dice che non sono ammessi alla gara i partecipanti provenienti da paesi considerati ad alto rischio.

In view of this, we regret to inform you that, to enforce the health authorities instructions, race numbers for the participation in Sunday's 35th Malta Marathon will only be given to applicants on presentation of their boarding passes, flight tickets or any other document that shows that the applicant did not travel to Malta from a high-risk country or province.

Qui specifica che il pettorale sarà consegnato solo a partecipanti che presenteranno una carta di imbarco o comunque un documento che dimostri la provenienza da paesi oppure zone non ad alto rischio (high-risk country). Qui viene un dubbio: "paese" non pare nel senso di nazione Italia ma solo della regione 'infetta'? Se un lombardo, oppure un veneto, invece di partire con volo diretto da Bergamo, Verona, Milano, perfino da Bologna - che non è infetta ma è in 'quarantena' - si fa uno scalo a Roma, può gareggiare?  Dubbio pericoloso. Invece, come si legge dal comunicato, nessuna specifica in merito a rimborsi, quantomeno del pettorale. La cosa è tragicomica se si pensa che già nel 2019 la maratona di Malta, frequentata da centinaia di italiani, era stata annullata la sera prima causa previsioni meteo disastrose, e non è mai stato proposto il rimborso del pettorale ma nemmeno la sua convalida per l'anno successivo. E non parliamo delle spese di viaggio e alloggio, che i maltesi ovviamente si sono tenute.

Siamo in contatto con Alberto della Travel Marathon, che da sempre accompagna i maratoneti italiani a Malta: da lui sappiamo che ieri (venerdì) è già atterrato alle 14,44 un volo da Bergamo, oggi (giovedì) un Linate alle 16,59 e un Fiumicino alle 17,28. Allo sbarco, nessun controllo particolare. Allora il fatto è questo: se gli italiani 'infetti' sono già a Malta, che differenza fa se correranno o no? I virus volano anche se non si indossano le scarpette. Comunque Alberto venerdì mattina andrà a ritirare i pettorali e ci dirà come è andata.

Il resto del comunicato lo potete leggere di seguito; a me viene da dire che abbiamo fatto (i nostri governanti) un bel casino, dal quale stiamo facendo una rapida retromarcia: bar chiusi alle 18? Ma no, abbiamo scherzato (ordinanza rientrata). Musei chiusi? Abbiamo cambiato idea. Scuole tutte chiuse? Ma forse può bastare solo nelle specifiche zone identificate come a rischio. Palestre aperte ma senza corsi. Insomma, riaprono i musei e riapre il Duomo di Milano, i turisti possono accomodarsi in coda per entrare (ne avranno ancora voglia?). Invece diversi italiani “are not allowed”, non possono partecipare alle gare podistiche, ma nemmeno farsi una vacanza a Mauritius (rispediti indietro) o andare un po’ ovunque.

Speriamo davvero che i blocchi e le severe limitazioni siano servite a qualcosa (ma è difficile avere controprove oggettive); altrimenti saranno serviti solo a ... fare un gran casino, con pesantissime ripercussioni nel mondo sportivo ma ancora di più in ambito finanziario, economico e sociale.

 

Applicants that have flown into Malta from the following countries or provinces will not be given a race number:

  1. China
  2. Hong Kong
  3. Singapore
  4. Japan
  5. Iran
  6. South Korea
  7. Northern part of Italy - Lombardy, Piedmont, Veneto and Emilia-Romagna

We know that it will be a great disappointment to those athletes who will not be given a race number but the health and safety of those participating in the 35th Malta Marathon and the spread of the coronavirus is of paramount importance over anything else.

 

Therefore, we ask athletes that have travelled to Malta from any of the above countries or provinces not to present themselves at registration to collect their race number. Similarly, athletes not in possession of any document proving their source of entry into Malta are not to present themselves at registration, even if they have not travelled to Malta from any of the above high-risk countries or provinces.

Race numbers will not be given to anyone who is not in possession of a document that proves that their entry into Malta was from a country or province not mentioned above.

Again, we regret to inform you of the above. I repeat that the health and safety of those participating in the 35th Malta Marathon and the spread of the coronavirus is of paramount importance over anything else.

I thank you in advance for your full cooperation in this matter.

Joe Micallef

Malta Marathon Race Director.

 

Con la dovuta premessa che ognuno di noi ha le sue preferenze, ovvero caldo e freddo sono fattori soggettivi, è chiaro che ci sono delle condizioni limite nelle quali è più complicato correre. Al caldo, a parte la temperatura, la differenza principale è nella durata dell’uscita, 30-40-50 minuti si può sopravvivere, magari facendo sedute più leggere e scegliendo orari migliori. Più difficile se si tratta di una competizione, o di un allenamento più lungo, “obbligatorio”, nella prospettiva di voler gareggiare.

Quando si corre si produce calore, anche molto, sia in estate che in inverno. Se ci vestiamo troppo disperdiamo più calore del dovuto, quindi energia che dopo può venirci a mancare. Sarebbe meglio evitare i capi in cotone a diretto contatto con la pelle: assorbono e trattengono il sudore anziché lasciarlo evaporare, a differenza di un (buon) capo tecnico. È facile accorgersene al termine dell’allenamento o della gara: dopo pochi minuti dal termine sentiamo molto freddo, non è una sensazione gradevole, oltre alle possibili conseguenze che si determinano col raffreddamento corporeo.

Ancor di più da evitare i capi impermeabili, non lasciano respirare la vostra pelle. Chiaro che pochi minuti dopo averli indossati danno la sensazione di caldo, ma di qui a poco si comincia a sudare in modo eccessivo. Può funzionare il classico “vestirsi a cipolla”, appena ci si scalda si toglie un capo; una cosa che giustamente molti fanno è di presentarsi al via con un capo dismesso, da tenere addosso fino all’ultimo, per non raffreddarsi (può andare anche il classico sacco della spazzatura, ma da rimuovere prima possibile dopo essere partiti. Da preferire sempre i capi tecnici, ce ne sono per tutti i gusti ed i costi. Se fa molto freddo i pantaloni (corti o lunghi che siano, anche qui è questione di abitudine e preferenza) ed il resto devono aderire bene al corpo, per mantenere tutto il calore intorno ai muscoli.

Situazione completamente rovesciata quando invece le temperature sono elevate, in questo caso meglio che circoli aria tra il vestito e la pelle, per favorire l’aerazione, e lasciando scoperta la maggior superficie possibile di pelle. Ovviamente ci sono dei limiti per i quali è da valutare bene se sia il caso di correre comunque: ad un certo livello (30 gradi e oltre) il sudore non farà in tempo ad evaporare raffreddando il nostro corpo.

I materiali che indossiamo, oltre a lasciar traspirare, devono essere sufficientemente morbidi per evitare abrasioni, da fare attenzione alle cuciture, che siano ben ribassate. L’abbigliamento diventa molto importante in relazione alla durata della nostra corsa, soprattutto quando fa molto caldo, o molto freddo.

Ci sono poi delle aree del nostro corpo che ricevono meno sangue durante la corsa, ad esempio testa e mani, da proteggere quando fa freddo secondo abitudine; non è il caso delle calze, che non dovrebbero mai essere troppo pesanti perché ovviamente i piedi lavorano parecchio durante la corsa.

E quando piove? Inevitabile bagnarsi e tendenzialmente più roba abbiamo addosso e più roba si bagna, ci appesantiamo e rischiamo di avere più freddo del dovuto. Qui i capi tecnici fanno il loro dovere sino ad un certo punto, quindi ci garantiscono protezione per corse dalla breve durata. Dopo la gara o seduta è sicuro che, prima possibile, bisognerà ancora correre, ma a farsi una doccia calda o comunque cambiarsi molto rapidamente.  

In conclusione, teniamo ben presente che il corpo umano sa adattarsi molto bene alle diverse condizioni climatiche, più di quanto si possa credere. Forse il vero problema di correre in condizioni estreme è che ne risentono le prestazioni, non dovremmo quindi stupirci se il nostro cronometro ci racconta che siamo andati più piano. Ci sta e deve essere accettato. Non è mai banale ricordare la scelta degli orari migliori, laddove ciò sia possibile. Difficile stabilire un range di temperatura ottimale per correre, sono troppe le variabili: la soggettività, la distanza, l’umidità…ma ascoltando le esperienze di molti podisti ed anche atleti di livello, e se prendiamo la classica maratona, la temperatura ottimale è qualcosa tipo 10-12 gradi. Preferibilmente senza vento, e senza pioggia. Ma forse è chiedere troppo.

Infine, quando la temperatura è molto bassa, è buona norma riscaldarsi prima di andare all’aria aperta, per ridurre l’impatto con l’esterno, per attivare tutti i distretti muscolari e migliorare la lubrificazione delle articolazioni (viscosità del liquido sinoviale). Anche lo stretching (dinamico, seguendo la respirazione) aiuta il corpo a predisporsi ad una corsa al freddo.

le precedenti puntate:

cosa-succede-quando-si-corre 

qualche-idea-per-correre-meglio

la corsa quali scarpe scegliere

dove-correre-le-principali-superfici

 

Di certo a chi ci segue interessano maggiormente gli aspetti sportivi della vicenda, ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo un paese bloccato, in particolare in determinate aree. Chiuse le scuole di ogni ordine e grado nelle regioni a maggiore rischio (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli; anche le Marche ma sembra che la delibera sarà impugnata), annullate gite scolastiche, fiere, spettacoli, conferenze, manifestazioni, giusto per citare le prime cose che vengono in mente o quantomeno quelle di maggiore impatto dal punto di vista sociale.

Non entriamo nel merito delle decisioni prese anche se (opinione di chi scrive), si è fatto (troppo) poco prima e irragionevolmente troppo adesso: scelte sciagurate (nel senso etimologico, non "augurate"), per le quali paghiamo e temo pagheremo per lungo tempo le conseguenze. Invece andiamo a vedere cosa è successo e cosa sta succedendo nel nostro orticello che è poi un orto grande quanto l'Italia.
Domenica 23 febbraio sono saltate tutte le manifestazioni (sempre riferendomi alle regioni a cosiddetto rischio: l'Emilia non lo era ancora): tra le gare più significative solo la Verdi Marathon (ex Maratona delle Terre Verdiane) ha trovato una finestra utile e si è potuta correre, come le altre manifestazioni emiliano-romagnole. Io ero a Treviglio, l’organizzatore ha ricevuto l’ordinanza alle 06.30: ha subito messo sul sito della manifestazione la notizia dell’annullamento, ma ormai la maggior parte dei partecipanti era per strada. (E, si potrebbe aggiungere, quelli già arrivati hanno 'contagiato' l'aria di Treviglio anche senza correre).

Ma, cosa più importante e interessante, andiamo a vedere cosa accadrà domenica 1 marzo. Sostanzialmente, sempre nelle regioni a rischio, non si corre: abbiamo già dato notizia dell’annullamento della maratona di Bologna (viene da dire che davvero non trova pace questa manifestazione, che si cerca da tempo di riportare in vita). Qui, anche se il sito (https://www.bolognamarathon.run/) non lo riporta, pare che gli organizzatori stiano cercando un’altra data, quindi si dovrebbe parlare di spostamento; guardando il calendario gare, se non è una mission impossible trovare un’altra data (senza pestare i piedi agli altri), poco ci manca. La data del 25 ottobre è invece già stata comunicata dagli organizzatori della 18^ Ultramaratona della Sabbia (San Benedetto del Tronto, 1° marzo): http://www.clubsupermarathon.it/maratone/4803-la-maratona-della-sabbia-rimandata-al-25-ottobre-2020.html

Annullata la mezza maratona di Lecco http://www.spartacusevents.org/maratoninacittadilecco/, qui si prevede lo spostamento su altre gare della medesima organizzazione.

Rimandato a data da destinarsi il campionato nazionale indoor master, previsto per il 29-2 e 1/3. Ancona è fuori dalla zona a rischio, ma è evidente che una manifestazione del genere avrebbe raccolto partecipanti provenienti da tutta Italia. http://www.fidal.it/content/Rinvio-Campionati-Italiani-Master-Indoor/126393; lo stesso accade per il campionato italiano di marcia (Bergamo, 1 marzo, a zona “rossa”).

Poi ci sono annullamenti in ordine sparso, magari non sempre comprensibili, come la mezza maratona della Concordia (Agrigento, 1 marzo); un'ordinanza del sindaco l’aveva già annullata ben prima che la situazione degenerasse. E tanto per restare in Sicilia, la maratona di Messina prevista per il 15 marzo è stata rinviata a data da destinarsi: i maligni insinuano che rischiasse di ridursi ancora il numero dei partecipanti, che nel 2019 erano stati 'ben' 78 contro i 114 del 2018: vedremo se, a smentirci, sarà proposta una nuova data.

Annullate anche le conferenze stampa di presentazione della Stramilano e Milano Running Festival (Milano Marathon), rispettivamente previste per il 26 febbraio e 3 marzo.

Assodato quindi che l’1 marzo non si gareggerà nelle zone a rischio, ci si chiede cosa accadrà dopo.

La maratona di Brescia, 8 marzo, resta in attesa di indicazione da parte degli organi preposti http://bresciamarathon.it/; quanto alla Roma-Ostia (8 marzo): nessuna indicazione da parte del Comitato Organizzatore, salvo la promessa di attenersi alle indicazioni degli enti preposti, del resto è fuori dalla “zona “rossa”.

Per quanto ci riguarda cercheremo di tenere aggiornato il nostro calendario, tuttavia non sempre ci sono informazioni precise; un po’ ovunque si scrive “siamo in attesa di indicazioni…”. Altri organizzatori non scrivono proprio nulla, preferiscono informare a cose decise. Data l’incertezza della situazione è quantomai opportuno l’invito a contattare direttamente gli organizzatori. In ogni caso, anche in presenza di un rientro anche solo parziale delle restrizioni, è facile prevedere un calo di presenze alle manifestazioni, di qualunque tipologia si trattino.

Notizie in ordine sparso.

A Milano, ma vale un po’ per tutta la Lombardia (e anche l'Emilia, da martedì), le piste di atletica sono aperte, ma non sono utilizzabili gli spogliatoi. Sospesi i corsi e più in generale sconsigliati gli allenamenti collettivi. In qualche modo curiosa la notizia che la messa a Cusano Milanino (MI), grazie ad prete indomito e già attivo sui social, viene trasmessa tramite face book e Instagram. Le condizioni del paziente/podista del lodigiano, che aveva partecipato alla mezza delle Due Perle, restano gravi, ma stabili.   

Altri annullamenti ufficiali (calendario Fidal):

http://www.fidal.it/calendario/IV%5E-Corri-Arcola-ANNULLATA/COD8517

http://www.fidal.it/calendario/Ai-Confini-delle-Marche-2020-ANNULLATA/COD8466

http://www.fidal.it/calendario/30-KM-DEI-PORTICI-Gara-di-circa-30-km-RINVIATA/REG22872

http://www.fidal.it/calendario/CAMPIONATI-REGIONALI-RAGAZZI-RINVIATI/REG22459

http://www.fidal.it/calendario/1a-Camminata-di-Carnevale-Km--6-ANNULLATA-ANNULLATA-ANNULLATA/REG23388

http://www.fidal.it/calendario/30a-Nove-Miglia-di-Bra-Km--15-4-ANNULLATA-ANNULLATA-ANNULLATA/REG22981

29/2/2020, Novara, Cross dell'Allea

1/3/2020, Lecce, mezza maratona

1/3/2020, Paderno Dugnano (MI), Cross per Tutti

29/2/2020, Castelnovo ne' Monti, campestre provinciale

1/3/2020, Arcola (SP), 4^ Corriarcola

1/3/2020, Volpiano (TO), Cross di Volpiano

Altre corse annullate/rinviate, competitive e no, soprattutto a breve (prossimo week end) 

29/2/2020, Milano, Park Run

29/2/2020, Andora (SV), Ultra Andora Run

29/2/2020, Cologne (BS), Monte Orfano Cross Race

29/2/2020, Cremona, 2° Trofeo San Zeno

29/2/2020, Villanova di Bagnacavallo (RA), la corsa del Fugaren

1/3/2020, Rosta (To), cross UISP

1/3/2020, 21 e 10 k del Po

1/3/2020, trail alpino UISP

1/3/2020, Trecate (NO), mezza maratona e 10 k

1/3/2020, Albareto (MO), 32^ camminata della Mimosa

1/3/2020, Abbiategrasso (MI), 23^ Corriamo per l'Hospice

1/3/2020, Lugagnano di Sona (VR), 46° Trofeo Monte Spada Lugagnano Unito

1/3/2020, Cardano al Campo (VA), Corricardano

1/3/2020, Casale Monferrato (AL), Trofeo Avis

1/3/2020, Rimini, Podistica Coop Celle, rinviata al 13 aprile

1/3/2020, Ravenna, 46^ Valli e Pinete

1/3/2020, Massafiscaglia (FE), Trofeo Otto Comuni

1/3/2020, Brescia, La Corsa Rosa

1/3/2020, San Giorgio Piacentino (PC), I love Paganuzzi Run

1/3/2020, Zandobbio (BG), 29^ tutti insieme sui colli di Zandobbio

1/3/2020, Poviglio (RE), 13° Trofeo Terramara

1/3/2020, Valera Fratta (LO), 46^ Camminata tra le Cascine

1/3/2020, Venegono Superiore (VA), 4° a spasso in Pianbosco

1/3/2020, Finale Ligure (SV), Trail del Marchesato

7/3/2020, Bra (CN), indoor giovanili 

8/3/2020, Casola Valsenio (RA), 8° Ultratrail

8/3/2020, Illasi (VR), 16^ Corrillasi

8/3/2020, Cagliari, SoloWomen Run, rinviata al 6 giugno

15/3/2020, Messina, Fontalba Marathon Messina (anche la 21 e la 7 km)

15/3/2020, Reggio Emilia, la 21 di Reggio Emilia, mezza maratona e 10 km: decisione fin troppo tempestiva, e grave, trattandosi di gare competitive abbinate (sia la 21 sia la 10) a vari circuiti regionali.

13-18/6/2020, Varese, Giochi Nazionali Special Olympics

 

 

 

 

23 febbraio - Edizione in qualche modo fortunata questa 23^, dato che è riuscita ad inserirsi nell’unica finestra utile: infatti dopo il blocco in Lombardia e Veneto, attuato dal 23 febbraio, da questa domenica sera anche in Emilia Romagna non si potrà gareggiare. Prima vittima illustre la maratona di Bologna, in programma domenica 1 marzo.

I numeri complessivi hanno parzialmente risentito della situazione venuta a crearsi, ma forse neanche poi tanto se osserviamo il panorama generale: dai 1760 classificati nel complesso di gare del 2019 ai 1560 di questa edizione: gli organizzatori quantificano in circa il 18% il "totale di non partecipanti a causa della preoccupazione per il Coronavirus" (un centinaio di iscritti non sono potuti arrivare perché residenti nelle zone isolate).

Solito menu, ormai consolidato ed apprezzato da chi corre, perché permette a tutti di trovare la distanza che fa al caso proprio; tutte le gare partono da Salsomaggiore, godendo pienamente dei primi velocissimi chilometri, infatti si scende di un centinaio di metri. 10 km (scarsi, non competitiva) con arrivo a Fidenza. Mezza maratona con i finisher che concludono la loro fatica nella piazza della bella Rocca Sanvitale di Fontanellato. La corsa del Principe (Diofebo Meli Lupi), quasi 30 km, con arrivo a Soragna. Infine la maratona, che termina a Busseto, sotto  la statua di Giuseppe Verdi, e ha totalizzato 400 arrivati (erano stati 511 nel 2019, 535 nel 2018).

Ecco le classifiche.

10 k uomini

1) Fabio Ciati, 28:12 (Ballotta Camp); 2) Michele Bartolamedi, 28:36, (GS Valsugana); 3) Alessandro Bossi,29:25 (GP Garlaschese)

10 k donne

1) Moira Civiello,37:02 (Multisport Cantù); 2) Daniela Sestini,38:10 (Podistica Prato Nord); 3) Martina Gelati,39:00 (Circolo Minerva)  

Mezza di Fontanellato uomini

1) Matteo Maiocchi,1:10:29 (G.S. Valpose); 2) Luca Ronchi, 1:10:49 (Peperoncino Running); 3) G.Enrico Ponta, 1:11:39 (APS La Fenice)

Mezza di Fontanellato donne

1) Sarah Martinelli,1:22:35 (GP Quadrifoglio); 2) Lara Villa, 1:23:51 (Ravenna Runners); 3) Odilla Lorenzoni, 1:25:50 (Km Sport)

30 chilometri del Principe uomini

1) Loris Mandelli, 1:38:16 (Pol. Carugate);2) Emanuele Massoni, 1:47:37 (GP Garlaschese); 3) Daniele Stefanina,1:49:27(Circ. Amatori Podisti)

30 chilometri del Principe donne

1) Anna Zilio, 2:01:35 (Km Sport); 2) Alessia Colnaghi, 2:02:59 (ALS Cremella); 3) Valentina Agù, 2:08:34 (GSR Ferrero)

Maratona uomini

1) Levente Tugy, 2:32:18 (Ungheria); 2) A.Mario Fiadone,2:37:22 (Passologico); 3) Andrea Spaggiarin, 2:38:26 (Run Spinea)

Maratona donne

1) Villa Elisabetta, 2:56:03 (Azzano Runners); 2) Silvia Simunovic, 2:59:16 (Croazia) 3) Julia Kessler, 2:59:20

Predisposta come sempre una complessa ed articolata organizzazione che permetteva ai partecipanti di rientrare alla partenza, ma anche in senso inverso, qualora avessero deciso di ritrovarsi la macchina all’arrivo. Festeggiatissimo il padre della corsa, Giancarlo Chittolini, presentatosi in maschera (nel ricordo di un amico scomparso) e con una stampella a sorreggerlo dopo un recente grave infortunio, e che (sollevando in aria l'attrezzo come il mitico Enrico Toti) ha manifestato la sua soddisfazione per aver "dato in sposa" questa sua "figlia prediletta" ai nuovi organizzatori della Parma Marathon. I quali hanno ripristinato a furor di popolo anche le musiche verdiane sul percorso, altra 'invenzione' di Chittolini che era stata silenziata l'anno passato.

CLASSIFICHE COMPLETE:

XXIII VERDI MARATHON

CORSA DEL PRINCIPE

MEZZA DI FONTANELLATO

SALSO - FIDENZA

I segnali premonitori c’erano tutti, dalla fantastica vittoria ottenuta alla BoClassic del 31 dicembre scorso a quella con nuovo personale sulla mezza maratona a Siviglia (1:00:44). Però stavolta il nostro atleta ha sorpreso ancora di più: con 2:07:19 realizza il nuovo record sui 42195 metri, battendo il precedente di 3 secondi (Stefano Baldini, 2:07:22, Londra 2006).

Gara perfetta, viene da dire, per l’atleta allenato da Ruggero Pertile, con passaggio alla mezza in 1:03:36 (passaggi 10 km = 29:52, 30 km = 1:30:23, 40 km = 2:00:56).

Con questo tempo Eyob realizza anche con grande abbondanza il minimo per partecipare alle prossime Olimpiadi di Tokio, infatti stabilito in 2:11:30. Ricordiamo che la maratona si correrà a Sapporo, per le note ragioni sui problemi climatici.

Gara di ottimo livello, vinta dall'etiope Mekuant Ayenew Gebre, che con il tempo di 2h04:46 stabilisce anche la miglior prestazione mondiale stagionale. Secondo posto per Barnabas Kiptum (Kenya, 2:05:05) e terzo per un altro etiope, Regasa Bejiga (2:06:04). I primi tre classificati realizzano tutto il proprio record personale.

Molto bene anche Yassine El Fathaoui, ripete ed anzi migliora l'exploit di Berlino 2019, quando chiuse col personale di 2:11:08; nuovo personal best di 2:10:10, anche qui minimo per Olimpiadi portato a casa.

Tra le donne vince all’esordio sulla distanza Juliet Chekwel (2:23:13, Uganda); seconda Gada Bontu (2:23:39, Etiopia), terza Sifan Melaku (2:23:49, Etiopia).

Questa la lista italiana aggiornata alltime sulla maratona maschile:

2:07:19 Eyob Faniel, Siviglia 23 febbraio 2020
2:07:22 Stefano Baldini, Londra 23 aprile 2006
2:07:52 Giacomo Leone, Otsu 4 marzo 2001
2:08:02 Alberico Di Cecco, Roma 13 marzo 2005
2:08:05 Yassine Rachik, Londra 28 aprile 2019
2:08:19 Gelindo Bordin, Boston 16 aprile 1990
2:08:33 Danilo Goffi, Rotterdam 19 aprile 1998
2:08:49 Francesco Ingargiola, Roma 1 gennaio 2000
2:08:59 Daniele Caimmi, Milano 1 dicembre 2002
2:09:07 Ottaviano Andriani, Milano 2 dicembre 2001
2:09:07 Migidio Bourifa, Parigi 7 aprile 2002

21 febbraio 2020. Continua l’ondata dei record nelle corse su strada: stavolta è stata l’etiope Ababel Yeshaneh a spostare i limiti, 1:04:31 è il nuovo record del mondo femminile in gara mista (precedente Joyciline Jepkosgei, 1:04:51, Valencia 2017). Tutti si aspettavano Brigid Kosgei, favorita d’obbligo, arrivata seconda ed anche lei andata sotto il record del mondo, col tempo finale di 1:04:49. Terza Rosemary Wanjiru in 1:15:34, notevole il suo tempo, se si pensa che era all’esordio sulla distanza! Questo per dare il quadro di una gara di altissimo livello. E, ovviamente, con considerevole budget.

Gara maschile con un autentico parterre de roi alla partenza, ben undici atleti dotati di personali sub 60 minuti, e alla fine sono stati cinque a correre entro questo tempo. Vince il keniano Kibiwott Kandie, che realizza anche il suo nuovo primato personale chiudendo in 58:58 (precedente 59:31). Secondo posto per il connazionale Alexander Mutiso (59:16) e terzo per l’etiope Mule Wasihun (59:47).

Primo non africano, e mi pare unico europeo in gara, Julien Wanders, cui stavolta non è riuscita l’impresa di correre forte come voleva; proprio qui, nell'edizione del 2019, realizzò il personale col tempo di 59:13. Ha chiuso in 11^ posizione col tempo di 1:00:46.

Gara di alto livello con un montepremi già buono di suo (circa 12.000 euro per primo/a classificato/a), ma ancora più attraente grazie ai cosiddetti “time bonus” ovvero la possibilità di aumentare l’introito correndo forte. In questo modo la vincitrice Ababel Yashaneh totalizza circa 110.000 euro, sommando la vittoria, il bonus per aver corso sotto 1:05:30 (5.000 euro) e, soprattutto, il record del mondo, che le dà un supplemento di circa 93.000 euro! Peggio, si fa per dire, è andata al vincitore della gara maschile, Kibiwott Kandie, che sommando il premio per la vittoria al time bonus (previsto per chi correva sotto 59 minuti), si porta a casa circa 18.000 euro.

Per curiosità, previsti premi in denaro anche per le “age groups”, quindi le categorie, da 16 a 30 anni e poi a seguire di dieci in dieci: 250 euro per il/la primo/a e poi a scalare fino al terzo posto.

Mercoledì, 19 Febbraio 2020 21:37

Dove correre, le principali superfici

Si discute spesso su quale fondo sia meglio correre: in realtà ogni superfice ha le sue caratteristiche, vantaggi e svantaggi. Poi chiaramente dipende dalle preferenze e dalle disponibilità: chi vive in montagna in genere non ama l’asfalto, forse anche solo per abitudine; viceversa che vive in città può trovarsi a disagio nel percorrere sentieri o strade sterrate, magari con fondi irregolari.

Proviamo ad elencare le superfici più note e comuni, analizzando sommariamente le loro caratteristiche.

La corsa su asfalto: è oggettivamente la superficie più comune, perché la trovi un po’ ovunque, anche se non sempre fruibile perché generalmente utilizzata per il traffico veicolare, salvo non si tratti di strade secondarie oppure di una gara ed allora (sperabilmente) è riservata solo a chi corre. In considerazione del fondo su cui si corre è l’ideale per gli allenamenti di qualità (ripetute, variazioni, ritmi medi) oppure se si vogliono i confronti col cronometro e bisogna preoccuparsi solo di spingere forte. Tuttavia bisogna considerare che proprio questa rigidità della superficie se da parte consente di ottenere la miglior risposta possibile, dall’altra sottopone tendini ed articolazioni ad un maggiore stress, oltre a portare, nel medio e lungo termine, ad una riduzione della sensibilità dei nostri piedi, che appoggeranno sempre allo stesso modo.

La corsa su fondi erbosi: correre su queste superfici è certamente più faticoso, gli appoggi sono generalmente più morbidi e si perde molto in termini di restituzione dell’energia, nella fase della rullata e della successiva spinta. Altrettanto vero che le caviglie sono sottoposte ad un lavoro supplementare, ma è proprio questo il motivo per cui …. vale la pena correre sui prati di tanto in tanto; c’è una caratteristica fondamentale che tutti quelli che corrono (non importa a che livello) dovrebbero sviluppare, la propriocettività, ovvero la sensibilità del piede di adattarsi in relazione al terreno su cui si appoggia: una caratteristica che, oltre a farci correre meglio, ci permetterà entro ampi limiti di correre sui fondi più svariati senza particolari problemi.

Sicuramente è meglio evitare i campi lavorati dalle macchine agricole: disseminati di solchi e buche rappresentano una considerevole insidia per caviglie e ginocchia.

Il mio non è necessariamente un invito verso le corse campestri, specialità che peraltro rappresenta un ottimo modo per potenziarsi dal punto muscolare nel periodo invernale, ma di non evitare a tutti i costi la corsa “fuori strada”. Se qualcuno ha avuto modo di assistere a gare o allenamenti in pista avrà notato che dopo le prove gli atleti tolgono le scarpe, spesso chiodate, e finiscono la seduta correndo a piedi scalzi sull’erba. Non è una buona idea solo per gli atleti, ma per tutti; e non è necessario disporre di un campo di atletica, basta un prato anche di dimensioni contenute.

Sterrato e sentieri: per molti aspetti sono le migliori superfici su cui correre, a condizione di essere discretamente regolari. Su sterrato, al momento del primo appoggio, il piede «scivola» di qualche millimetro, non troppo per perdere equilibrio e stabilità ma abbastanza per ridurre l’impatto al suolo, una sorta di ammortizzamento naturale.

Su sterrato è ovvio che si corre più piano, a parità di sforzo (indicativamente si perde da 2-3 a 10-15 sec/km, in relazione al valore atletico del runner), ma non ha molto senso fare un confronto cronometrico tra asfalto e sterrato, quantomeno a livello amatoriale.

I sentieri, magari boschivi, sono una bella opportunità per correre lontano dalle strade e dal traffico, specialmente nel periodo estivo; il fondo è generalmente più morbido quindi, così come sull’erba, fanno “lavorare” maggiormente le caviglie, si acquisisce una migliore elasticità muscolare. Da non trascurare l’aspetto mentale, perché secondo la scelta dei posti diventa una vera e propria corsa nella natura, sarebbe il caso di lasciare a casa il cronometro e godersi quello che ci sta intorno. Possono essere utili delle scarpe più protettive, in particolare dotate di un grip più consistente per avere sempre una maggiore stabilità negli appoggi.

Tapis roulant

Piove? Fa molto freddo? Ecco una soluzione per correre comunque. Personalmente intendo la corsa come sport da esterno (fatta eccezione per le gare indoor), quasi in qualunque condizione, tuttavia posso capire chi integra i propri allenamenti anche su “tappeto mobile”.  

In questa condizione la corsa dovrebbe risultare più facile, perché non si deve vincere la resistenza dell’aria e la strada (il nastro) “ci viene incontro”; il fondo è più morbido dell’asfalto. Si possono simulare degli allenamenti in salita, impostando la pendenza desiderata, una buona idea per chi vive in pianura: anche se in realtà un cavalcavia lo si trova sempre.

La corsa su tapis roulant può essere, in determinati casi, un modo efficace per integrare e in (minima) parte sostituire la corsa su strada. Però, secondo le mie preferenze, andrebbe limitata ad alcune occasioni particolari, perché mancano tante cose alle quali non vale la pena rinunciare; il percorso che cambia sotto i piedi, il paesaggio che ti sta attorno, si riduce l’istintività del gesto atletico (non ci sono curve e nemmeno salite e discese che magari non ti aspetti), è difficile correre a lungo perché è noioso. Infine, si corre in ambienti chiusi: a parte ogni considerazione sulla salubrità dell’aria che si respira (e correndo si iperventila mica male) lo trovo in contrasto con lo spirito di questo sport.

La corsa in pista: ecco un contesto al quale sfugge la maggior parte degli atleti amatoriali, eppure ci sono diversi vantaggi a correre sul tartan, almeno occasionalmente. Intanto, sarà banale, ma si corre in un luogo sicuro, nessun rischio di investimento auto, magari solo … con altri runner. La pista è certamente precisa in termini di distanze, per cui quando vogliamo testarci questo è il posto migliore per farlo, e magari avere delusioni dopo essersi illusi in una gara su strada non correttamente misurata (succede, eccome se succede). Ideale per i lavori brevi, tipo ripetute almeno sino ai mille metri, ideali per migliorare la propria potenza aerobica, quindi aumentare la cilindrata del proprio motore. Il fondo è particolare, fatto da materiali sintetici a base di poliuretano, che rendono la superficie molto morbida, elastica e reattiva, ma non è così semplice sfruttare appieno queste caratteristiche ed è proprio questo un altro buon motivo per correrci sopra.

Ci sarebbe altro da dire sulle superfici dove correre, corsa in acqua, sulla sabbia, ma fermiamoci alle più comuni.

Ovviamente i differenti fondi su cui corriamo richiederanno diverse calzature. Indicativamente sull'asfalto se si dovrà correre a lungo meglio privilegiare la protezione, a meno di non dover fare prove corte e veloci. Pista, e sopratutto tapis roulant, sono superfici più morbide, vanno bene scarpe relativamente più leggere; lo sterrato, sopratutto se un po' sconnesso e/o bagnato, richiede scarpe con un buon battistrada.   

In conclusione, il suggerimento è di variare il fondo su cui correre, adattando con gradualità le proprie caratteristiche alle diverse superfici. Se l’asfalto ci rende più veloci, la corsa su altri terreni ci renderà più agili e reattivi; se si riesce a trovare un buon compromesso, distribuendo con attenzione le nostre uscite, ne trarremo notevole beneficio ovunque ci troveremo a correre.

Le precedenti puntate:

cosa-succede-quando-si-corre 

qualche-idea-per-correre-meglio

la corsa quali scarpe scegliere

 

 

Martedì, 18 Febbraio 2020 23:56

Recensione scarpe: New Balance 1080

Se esistono i veicoli “multi purpose”, quelli con i quali si dice si possa andare ovunque, anche nel settore del running si possono trovare scarpe che vanno bene un po’ in tutti i casi, dalle corse brevi a quelle lunghe, per i podisti leggeri e per quelli che si portano dietro diversi chili. La New Balance 1080 raggiunge bene questo difficile compromesso. Intendiamoci, non esistono scarpe miracolose, leggere, reattive, resistenti all’usura, ammortizzanti, anti pronazione ….tuttavia la partita che giocano sempre di più i brand è basata sulla realizzazione di scarpe che vadano bene (quasi) per tutti gli usi. In realtà la soluzione per chi si trova di fronte alla scelta (quali scarpe) è semplice: dotarsi di due paia di scarpe, da utilizzarsi in relazione all’allenamento o gara che si deve affrontare in quella data uscita.

Resta il fatto che la maggior parte dei chilometri andrebbe fatta con la scarpa che ci protegge maggiormente, in questo senso la 1080 corrisponde bene a questa specifica esigenza.

Una scarpa nata nel 2011 e giunta alla decima edizione, infatti la sigla completa (1080V10) comprende il numero 10; si tratta già di una discreta longevità in un settore che corre più veloce degli stessi runner, sfornando nuovi modelli senza soste.  Scarpa da allenamento, da lunghe distanze, per chi comincia a correre; realizzata per dare innanzitutto un grande confort durante l’utilizzo. Un drop equilibrato (8 mm), lo stesso della precedente versione; invece totalmente nuova l’intersuola, si chiama Fresh Foam X, rispetto a prima c’è solo una X in più, ma assicuro che la differenza è notevole, ci si accorge già dopo pochi passi. Nuova anche la tomaia, realizzata in tessuto knit, elasticizzata nei punti dove potrebbe creare problemi di attrito, da ciò risulta un’ottima aderenza complessiva al piede; aggiungo che il materiale con cui è realizzata dovrebbe certamente ridurre l’assorbimento dell’acqua in caso di pioggia. Caratteristico il rialzo a punta in corrispondenza del tendine di Achille, l’intendimento è probabilmente quello di ridurre i fastidi in quella parte. Più leggera delle precedenti versioni, fornisce anche una notevole sensazione di morbidezza, tuttavia mantenendo un’ottima stabilità nella corsa. Completamento nuova la suola, un design innovativo rispetto non solo al modello precedente (V9), ma anche a confronto con altri prodotti. Si nota, tra le altre cose, la differente colorazione nei punti di maggiore usura, maggiormente rinforzati. Non è sempre facile capire le scelte dei produttori ed allora facciamo la cosa più semplice: usiamo le scarpe e cerchiamo di capire se vanno bene. Per queste 1080 posso confermare che la tenuta è molto valida su fondi viscidi, bagnati o lievemente irregolari.

Un occhio di riguardo anche al look per questa nuova 1080, un elemento a cui un po’ tutti i brand fanno sempre più attenzione, non sempre ricordando che “dentro e dietro” un look ci deve essere soprattutto una buona scarpa.

Infine, un dettaglio tecnico che ha sempre contraddistinto la maggior parte delle scarpe New Balance: la possibilità di scegliere diverse dimensioni in funzione della larghezza del piede. Un dettaglio che fa felici i runner dotati di pianta del piede piuttosto larga, o piuttosto stretta. Magari un po’ meno i negozianti, costretti ad aumentare la disponibilità di prodotti in stock.

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